Avv. Chiappero: "La Juve non si potrà costituire parte civile. Agnelli non sapeva chi fosse Dominello. Alla Bindi dico che..."

22.03.2017 15:47 di Giovanni Spinazzola Twitter:    vedi letture
Avv. Chiappero: "La Juve non si potrà costituire parte civile. Agnelli non sapeva chi fosse Dominello. Alla Bindi dico che..."

Luigi Chiappero, legale della Juventus, tornato in audizione oggi in Antimafia, ha svelato come la società bianconera non si potrà costituire parte civile nel processo, prima di rispondere a Rosy Bindi. "Domani inizia il procedimento penale a carico degli imputati del processo torinese, voglio dire che la Juventus non si costituirà parte civile perché tecnicamente non c'è la possibilità di farlo. Il privato ha diritto di costituirsi parte civile quando è persona offesa o danneggiata, in quel caso si può costituire anche per il reato di associazione di stampo mafioso. Quando - ha affermato - manca il reato fine e non c'è una persona offesa, la possibilità di costituzione esiste per il 416 bis solo per chi tutela interessi pubblici e non per i privati. Per questo ho detto alla società che è impossibile tecnicamente costituirsi parte civile. Ci siamo sempre costituiti parte civile - pure di recente contro nostri tifosi per scoppio di petardi - ma in questo caso non ce n'è la possibilità. Alla presidente Bindi, che mi ha richiamato sul fatto che non si deve negare l'esistenza di un problema, voglio spiegare che la scorsa volta - ha sostenuto - tentavo di sostenere che noi non eravamo a conoscenza dell'esistenza del fenomeno (delle infiltrazioni mafiose nel mondo del calcio); non volevo dire che sottovalutiamo il problema, ma quando ne siamo venuti a conoscenza abbiamo preso provvedimenti. Non volevo sottovalutare, né dire che non esiste. Questa esperienza ci ha minato profondamente, questa vicenda ci ha sconvolto".

Davanti alla Commissione Antimafia, l'avvocato Chiappero ha escluso che il presidente della Juventus conoscesse Rocco Dominello. "Escludo in modo assoluto che ci siano stati rapporti amicali tra Rocco Dominello e il presidente della Juventus, non ho trovato nulla di questo tipo nelle carte, il presidente - ha spiegato - lo ha escluso pubblicamente. C'è solo una dichiarazione di Dominello che parla di un incontro a cui il presidente sarebbe stato presente. Io credo che l'intercettazione di agosto 2016, dove chiedevamo al presidente della Juventus di ricordare se per caso c'era stato questo incontro e l'esclusione di quel ricordo, dà il senso complessivo di quella telefonata e altri riferimenti non ci sono nel processo nè nella vita. Rocco Dominello è stato intercettato per due anni e mezzo e non c'è una sola telefonata riferibile ad Agnelli. Questo è quello che più ci spiace del capo di incolpazione. Ammettiamo di aver sbagliato sotto il profilo del numero dei posti riservati e pagati ma - ha sostenuto - non accettiamo che all'interno del capo di incolpazione c'è l'affermazione di aver utilizzato una persona che è quel Rocco Dominello di cui il Presidente non si è mai occupato. Questa persona è arrivata a noi insieme a un signore che si chiama Fabio Germani. Non ci sono telefonate dirette tra Dominello e Agnelli e in quelle indirette tra il presidente e D'Angelo si parla di Rocco come di un tifoso di un ultrà: Agnelli non conosceva Rocco nè sapeva chi fosse. Se per caso lo conosceva, lo conosceva come tifoso e referente di una curva".