ALLEGRI: "La società è fondamentale nelle nostre vittorie. Questi successi sono solo un punto di partenza" MAROTTA: "Allegri artefice di questi successi. Ora vogliamo il sesto Scudetto"

Parlano l'allenatore e l'ad bianconero.
06.05.2016 21:35 di  Alessandro Vignati   vedi letture
ALLEGRI: "La società è fondamentale nelle nostre vittorie. Questi successi sono solo un punto di partenza" MAROTTA: "Allegri artefice di questi successi. Ora vogliamo il sesto Scudetto"
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Intervistati da Juventus.com, l'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta e l'allenatore Massimiliano Allegri hanno commentato il rinnovo del tecnico juventino al 2018. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

ALLEGRI

Mister, questo successo è un punto di partenza o un punto di arrivo?

"Non è assolutamente un punto di arrivo. E' un punto di partenza, perchè quanto fatto finora resterà nella storia della Juventus. Ma ora c'è la finale di Coppa Italia e lavoriamo per la prossima stagione per ottenere nuovi successi".

Cosa è più stimolante: prendere la Juve in piena estate o provare a riscrivere la storia?

"Tutto è stimolante. Anzitutto è una grande sfida e responsabilità allenare la Juventus. Qui bisogna sempre vincere. E' stato stimolante arrivare in piena estate due anni fa e sarà ancora più stimolante ripartire".

Quale è stato il più grande merito dei ragazzi?

"Il fatto di aver acquisito la mentalità e dna della Juventus, cercando di lavorare per ottenere il massimo dei risultati".

Dove deve migliorare la squadra?

"Nella costruzione del gioco, nei singoli giocatori, ma soprattutto deve avere un'ambizione alta, al di la delle aspettative. Dobbiamo lavorare sull'autostima".

Facciamo sei nomi: Carcano, Rosetta, Heriberto Herrera, Vyckpalek, Trapattoni e Lippi. Prima di lei solo questi sono rimasti sulla panchina della Juventus più di quattro anni. Un'onore o uno stimolo?

"Entrambi. E' una cosa per pochi. Sono orgoglioso ed entusiasta di lavorare per la Juventus perchè qui c'è sempre qualcosa da conquistare".

Quali sono gli obiettivi per i prossimi anni?

"Nei prossimi anni la Juventus dovrà essere sempre competitiva e vincente in Italia, con l'obbligo e dovere di fare una grande Champions. Quando dico così vuol dire giocare alla pari con le big europee, poi a volte la palla va dentro, a volte va fuori ed esci agli ottavi come quest'anno. Sicuramente l'obiettivo è quello di passare i gironi e giocarci la Champions".

Quanto conta la società nelle sue vittorie?

"Non solo nelle vittorie la società è fondamentale nella costruzione del tutto. L'ho sempre detto: passano i giocatori, gli allenatori ma quella che rimane nella storia è sempre la società, ovvero la Juventus".

MAROTTA

Direttore, è arrivato un rinnovo da sempre definito da lei una formalità. Possiamo dire che è il primo tassello per la Juve del prossimo anno?

"Sì, ho sempre definito il rinnovo una formalità perchè abbiamo iniziato questo rapporto con Allegri che ci ha portato a conquistare due scudetti consecutivi e altri trofei. E' fisiologico definire questo rapporto ancora in sviluppo e non c'erano elementi per divorziare, anzi per proseguire il matrimonio".

Cosa sarà più stimolante per lei su Allegri? Una sfida vinta o una grande intuizione?

"La Juventus come società è stata in grado di scegliere non solo buoni giocatori ma trovando continuità in un ottimo allenatore come Allegri, nonostante lo scetticismo di due anni fa. Merito della società nella scelta e nel supporto quotidiano".

Qual'è il più grande pregio di Allegri?

"Il fatto di aver valorizzato appieno le risorse messe a disposizione dalla società. E poi di aver trasmesso in ambito europeo consapevolezza ai giocatori, visto che abbiamo ottenuto risultati straordinari".

Quando si vincono cinque scudetti di fila si è portati a pensare che ci sia una chiusura di un ciclo. In realtà con il ringiovanimento della rosa sembra solo l'inizio...

"Sì, in continuità con il vecchio ciclo. E' normale che la Juventus ha un palmares ricco di trofei e successi. L'obiettivo è quello di continuare a vincere ogni competizione".

Quali sono gli obiettivi della Juventus del futuro?

"Il primo obiettivo è quello di vincere il sesto scudetto di fila, sarebbe un fatto straordinario e unico. Poi il fatto di partecipare alla Champions League cercando il massimo. Sappiamo che sarà difficile competere con i grandi club, ma dobbiamo trovare la forza per fare del nostro meglio".

Quanto c'è di Allegri nella vittorie della Juve?

"Quando si parla di allenatori spesso e volentieri spesso e volentieri si fatica a dare percentuali. L'allenatore è una componente importante, il leader dell'area tecnica e di un gruppo. In chiave moderna è colui che fa imparare a giocare a calcio e da teorie tattiche, ma è soprattutto il gestore del gruppo, in emotività e psicologia. Grande merito in tal senso va dato ad Allegri".