ALLEGRI IN CONFERENZA: “La partita non era assolutamente semplice, anche perché il Cagliari veniva da un po’ di risultati negativi"

18.12.2014 21:49 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
ALLEGRI IN CONFERENZA: “La partita non era assolutamente semplice, anche perché il Cagliari veniva da un po’ di risultati negativi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Massimiliano Allegri risponde alle domande dei cronisti nella conferenza stampa post-partita. Ecco le sue dichiarazioni, in tempo reale:

“La partita non era assolutamente semplice, anche perché il Cagliari veniva da un po’ di risultati negativi e pensavo che stasera ci mettesse in difficoltà. E solo con una prestazione come quella fatta dalla Juventus poteva far sì che la partita si potesse mettere in questo modo. La squadra ha giocato bene fino al 2-0, giocando molto bene tecnicamente, dopo il 2-0 abbiamo un pochino smesso di giocare. Nel secondo tempo abbiamo ripreso bene, abbiamo fatto il 3-0, abbiamo subito questo gol e lì direi che abbiamo un po’ rialzato l’attenzione e la tensione. Le partite non sono mai finite, soprattutto contro questo Cagliari, che è sempre vivo fino alla fine – lo ha dimostrato anche a Roma con la Lazio quando perdeva 3-0 e ha quasi ribaltato la partita”.

Dopo il 2-0 ti ho visto abbastanza arrabbiato. Hai parlato con Tevez…
“Fino al 25’ la squadra ha  fatto bene, dopo abbiamo cominciato a gestire la palla in modo statico e permettevamo al Cagliari di aggredirci. Infatti il Cagliari credo abbia avuto 5 angoli, per dire che alla fine è stata una buona prestazione, giocando una buona partita sotto l’aspetto tecnico. Siamo usciti senza ammoniti, il che vuol dire che abbiamo usato l’intelligenza”.
 

A Tevez cosa chiedevi. Come hanno lavorato davanti?
“Hanno lavorato molto bene, ho cambiato la posizione dei tre davanti rispetto a come eravamo partiti”.
 
Il Cagliari ha giocato con quattro difensori centrali in linea. E’ rimasto stupito?
“Il Cagliari ha cercato di crearci delle difficoltà con questo atteggiamento . Credo sia stata una mossa intelligente da parte di Zeman perché giocava contro la Juventus, ha cercato di chiuderci gli spazi e di ripartire in contropiede. Noi all’inizio siamo stati bravi. Ci sono più i meriti della Juventus che i demeriti del Cagliari. All’inizio davamo una buona pressione, la palla circolava velocemente, abbiamo subito creato una palla gol con Llorente e poi siamo andati in vantaggio. Ma fino al 30’ la squadra ha giocato veramente un buon calcio”.

Come l’ha visto Vidal?
“Ditemelo voi, ieri mi avete detto che non doveva giocare, che Tevez non faceva più gol, che Llorente era in un momento  no e invece ha fatto un bel gol. Nel calcio tutte le domeniche non si può segnare, non si possono fare grandi prestazioni. Credo che Vidal sia in crescita, stasera ha fatto una bella partita sotto il piano fisico, è cresciuto ancora rispetto alle partite precedenti. Ha fatto un gran gol e lui questo ce l’ha. Credo che per lui la seconda parte di stagione sarà sicuramente migliore. Anche perché non scordiamoci che lui viene da un mondiale, è stato operato al ginocchio, l’infortunio in Nazionale, quindi per ritrovare la condizione aveva bisogno di tempo”.

Le scelte iniziali sono state in funzione della supercoppa?
“Pogba in panchina l’ho messo perché aveva giocato tanto e perché avendo Pogba e Marchisio diffidati, uno dei due ho preferito tenerlo fuori. E tra i due quello che aveva giocato di più era Pogba”.
 
Sul Sant’Elia…
“Mi ha fatto molto piacere ritornare al Sant’Elia. Mi spiace per il Cagliari, ma a me porta molto bene: sia quando ero a Cagliari, sia al Milan, sia alla Juventus. Credo ci sia grande affetto da parte della Sardegna nei confronti del Cagliari. E credo che la squadra riuscirà a rimanere in serie A e ne sarei felice perché il Cagliari e la Sardegna mi hanno dato più di quello che ho dato io a loro”.

Hai paura di questa gara col Napoli? Ci arrivate da favoriti…
“La Supercoppa è una partita secca e il Napoli è la squadra peggiore per giocarci contro in una partita secca. E quindi ha grandi qualità, ha grandi individualità e per vincere la Coppa bisogna fare una grande partita, di grande equilibrio e di grande tecnica”.

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