ALLEGRI IN CONFERENZA: "Critiche troppo feroci per la squadra dopo Atene. 2006? Sono allenatore di campo, non parlo di queste cose. Pirlo? Deve giocare per trovare il ritmo, come Llorente. Pogba? Può stare qui 10 anni"

Parla il tecnico bianconero.
25.10.2014 12:11 di  Alessandro Vignati   vedi letture
ALLEGRI IN CONFERENZA: "Critiche troppo feroci per la squadra dopo Atene. 2006? Sono allenatore di campo, non parlo di queste cose. Pirlo? Deve giocare per trovare il ritmo, come Llorente. Pogba? Può stare qui 10 anni"
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di domani pomeriggio con il Palermo, il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha evidenziato i temi della sfida contro i rosanero. Ecco quanto riportato da TuttoJuve.com

Vista la gara di mercoledì e la resa del centrocampo, dove si può migliorare per rendere l'azione più tecnica?

"Per quanto riguarda i centrocampisti, direi che mercoledì su tre che erano in campo, due hanno cominciato a lavorare con la squadra 40 giorni dopo, visto che erano Pirlo e Vidal. Direi che la condizione fisica è abbastanza buona per entrambi, è normale che stiamo cercando di andare a migliorare alcune soluzioni tattiche, soprattutto tecniche, quindi magari a volte, soprattutto dopo che ho perso per diversi giorni 16 giocatori per le nazionali, fortunatamente, perchè significa che ho ottimi giocatori, ci metti più tempo a riprendere il filo conduttore. Però credo che la squadra sia stata attaccata ingiustamente. La squadra, in fin dei conti, sta facendo ottimi risultati in campionato. E' vero, in coppa abbiamo sbagliato il primo tempo di Atene, dove però abbiamo creato 8-10 palle gol e subito su una ripartenza, su una palla sbagliata a metà campo, dove abbiamo rischiato anche in un altro paio di circostanze. Detto questo, visto che io vedo le cose in modo positivo, e bisogna esserlo, perchè il valore della squadra non si perde nel primo tempo di Atene, abbiamo tutte le possibilità per passare il turno in Champions. Addirittura la matematica ci consente di arrivare ancora primi. E' normale che bisogna riflettere su quello che è stato di sbagliato ad Atene, ma sappiamo che in Europa le partite sono completamente diverse da quelle che sono nel campionato italiano. Sicuramente abbiamo peccato giocando non bene tecnicamente, e soprattutto concendendo a loro quel che non andava concesso. Tuttavia abbiamo concesso pochi tiri in porta e creato tantissimo. Quindi ci sono anche gli aspetti positivi. Per quanto riguarda il campionato la squadra ha fatto 7 partite, 6 vittorie e un pari. Nel calcio è bello, bisogna cercare di vincere sempre, e noi cerchiamo di farlo. Però pareggi a Sassuolo una partita dove il portiere è stato il migliore in campo, così come ad Atene, vinci a Bergamo dove un episodio decisivo della gara Buffon para il rigore. Magari pareggiavi a Bergamo e vincevi a Sassuolo. Io analizzo l'andamento della squadra, che sta facendo ottime cose. Nessuno si immaginava che dopo 7 gare fossimo in testa al campionato, invece è così soprattutto per le prestazioni che la squadra ha fornito. E di questo sono molto contento. Il campionato è duro, perchè la Roma è l'antagonista principale, anche se martedì, in una partita strana, visto che difficilmente al ritorno finirà 7-1 per il Bayern, la Roma ha grandi valori, la Juventus altrettanto, e l'ha dimostrato in questo primo scorcio di stagione. E ripeto, 45 minuti ad Atene non possono far sì che la squadra subisca critiche feroci, come se tutto fosse da buttare. Io credo che da buttare non ci sia niente, ci sarà da buttare solo il primo tempo. Più che buttare, analizzare e migliorare".

Da parte di chi rimpiange Conte c'è un continuo paragone con i tuoi risultati. Cosa ne pensi?

"Questo credo sia un tema che ormai viaggia da quando sono arrivato. Se non viene la noia a quelli che continuano a scriverlo, figurati se viene a me. Il problema non è mio, è di chi continua a scriverlo. Lo ripeto, il passato nessuno lo toglie e fa parte della storia. Credo che Conte, insieme a questa squadra e a questa società, ha fatto cose straordinarie nei 3 anni. Però rimane il passato, non si può continuare a parlare di passato altrimenti potrei dire cosa potevo dovevo fare, che ho fatto... Il passato non ha più senso, fa parte della storia. Bisogna guardare solamente avanti e credo che la squadra sta facendo discretamente bene in campionato, siamo primi. La cosa che dobbiamo migliorare è che nelle ultime 3 partite abbiamo subito 4 gol, e questo mi fa altamente girare le scatole. D'altra parte nelle prime 5 non abbiamo subito nemmeno un tiro in porta. Quindi, alla fine quello che conta sono i risultati, che dicono che siamo in testa al campionato con delle statistiche importanti, che non sto qui ad elencare. La squadra crea 8-10 palle gol a partita, bisogna migliorare la fase realizzativa, visto che abbiamo solamente il 25% di realizzazione rispetto alle occasioni create. Bisogna migliorare, come bisogna tornare a migliorare la fase di sviluppo di gioco, essere più veloci nella circolazione della palla, nella gestione della palla. Sbagliare molto meno tecnicamente, ma questo torneremo presto a farlo".

Buongiorno, due domande. La prima su un discorso tecnico che riguarda Pirlo, visto che due settimane fa prima della partita con il Sassuolo ha lasciato Vidal fuori per farlo lavorare di più e farlo recuperare. Pirlo è nella stessa situazione, oppure ha bisogno di giocare. Poi le chiedo, visto che ha parlato di passato, che oggi apriamo i giornali e si parla del 2006. Lei come la vede, al primo anno alla Juventus?

"Innanzitutto, rispondo subito alla domanda sul 2006. Credo che di polemiche e robe ne siano già state fatte abbastanza. Credo sia inutile parlarne, visto che sono allenatore di campo parlo solo della squadra e di calcio, e di partite che giocheremo. Per quanto riguarda Andrea, è in una buona condizione fisica, ha bisogno di giocare per ritrovare ritmo. Deve riprendere a far viaggiare la palla come lui sa fare, però lo deve fare. Lo deve fare nel migliore dei modi, sennò la squadra ne risente. Lui è un giocatore unico in quel ruolo, giocando ritroverà i tempi di gioco e la velocità di azione".

Buongiorno. Le volevo chiedere, vista la buona gara di Morata in Champions, questo la mette un po' in crisi? Adesso è quasi in obbligo a preferire uno rispetto l'altro, ovvero Llorente?

"No, assolutamente. Morata ha fatto una buona gara in Champions, ma non avevo dubbi sulle sue qualità. Non mi sento in obbligo di far giocare Morata, faccio sempre scelte in funzione della partita nella gestione dei giocatori, cercando di fare le scelte migliori. Anche perchè, di solito, la prima partita è sempre quella buona, per chi non gioca da tempo. Le partite più difficili sono quelle che vengono dopo, perchè di solito c'è un piccolo contraccolpo. Morata anche ieri in allenamento stava molto bene e quindi valuterò tra lui e Llorente chi far giocare. Llorente ha lavorato sempre bene, fino all'ultima partita, per la squadra. Gli è mancato solo il gol, e credo che ritrovandolo troverà fiducia e riprenderà a segnare come ha fatto l'anno scorso. Senza scordarci, che davanti ho Giovinco che sta facendo bene, Coman, che è sempre lì ed è un ragazzino del '96 che ha giocato alcuni spezzoni e una gara intera, ma è di sicura affidabilità. Sotto quest'aspetto non vedo nessun problema".

Buongiorno, volevo chiederle due cose. Uno, alla luce dell'ultimo stop muscolare di Evra, comincia ad essere preoccupato da questi infortuni che limitano le scelte? Due, legato alle scelte, visto che giocherete ogni tre giorni, quanto turnover può applicare a questa squadra, considerando gli infortunati?

"Gli infortunati... Gli infortunati... Marrone si è aggregato alla squadra, non sarà a disposizione domani, ma dalla prossima settimana ci sarà. Caceres speriamo di recuperarlo per il ritorno con l'Olympiacos. Romulo è di nuovo con la squadra. Ieri, purtroppo, è successo questo infortunio ad Evra. Dispiace, perchè poteva poteva essere protagonista della partita di domani. Però, gravi infortuni non ne abbiamo. Stamattina ho fatto la conta dei giocatori a disposizione, credo che saremo una ventina, poi abbiamo Barzagli che purtroppo ha avuto un piccolo problemino al momento del rientro ed è in ritardo sui tempi di recupero. Poi gli altri direi che stanno più o meno tutti bene. I tre difensori stanno facendo bene, ne mancasse uno Lichtsteiner può tranquillamente fare uno dei tre centrali di difesa. Sugli esterni abbiamo Asamoah, Pereyra può fare l'esterno. Abbiamo Mattiello, che è un ragazzo giovane che sta migliorando, e che se avrò bisogno di farlo giocare lo farò giocare. Quindi credo che di grosse problematiche non ce ne sono. L'importante è tornare domani a vincere, che è la cosa più importante in questo momento".

Sull'alternanza di formazione...

"Ah, sì. Non faccio turnover prestabilito. Cerco di vedere, quando finisce la partita, facendo delle valutazioni, se c'è bisogno di far recuperare qualcuno, facendogli fare lavori specifici e facendogli saltare una partita. Però questo lo vedo di partita in partita, non dico "oggi gioca questo, mercoledì gioca l'altro", in modo scientifico. Nel calcio è impossibile fare questi ragionamenti".

Buongiorno mister. Le insidie principali della gara di domani contro il Palermo sono solo tecniche, oppure ci sarà per la prima volta quest'anno qualche timore, visto che arrivate da un pari col Sassuolo e dalla sconfitta in Champions?

"Dobbiamo aver rispetto del Palermo. Hanno fatto un'ottima partita contro l'Inter, hanno fatto una buona vittoria con il Cesena. E' una squadra che è diventata molto più solida rispetto ad inizio campionato. Davanti hanno Dybala, che sta facendo molto bene, Vazquez che ha buona tecnica. Belotti è un altro ragazzo giovane di buon avvenire. Bisogna stare molto attenti e fare una partita molto intensa, ben giocata tecnicamente. Soprattutto, dovremo giocare a calcio, visto che la cosa che mi è dispiaciuta in tutto questo, nella partita con il Sassuolo ci sono stati solo 43 minuti di gioco effettivo, e nel calcio si parla molto di mettere la moviola in campo, quando ci vuole più rispetto per gli spettatori. Una partita di 95 minuti non può durare solo 43 minuti di gioco effettivo, sennò torniamo al 1960. Queste sono problematiche da affrontare, sennò leviamo lo spettacolo".

La squadra è serena?

"Sì, la squadra è serena, perchè nell'arco di una stagione un pari e una sconfitta ci possono stare. L'importante è non perdere la serenità, la tranquillità e consapevolezza dei propri mezzi. Ripeto, non è che una squadra in una settimana perde i valori che ha. Però ci sono tante situazioni. In due partite abbiamo tirato 20 volte in porta, e i due portieri sono stati i migliori. Avremo giocato male a tratti durante le partite, ma se finivano in modo diverso nessuno avrebbe detto nulla".

Buongiorno mister. Lei ha detto prima che Pirlo deve ritrovare ritmo, e lo ritrova solo giocando, Llorente deve ritrovare il gol, e lo ritrova solo giocando. Da qui, magari, si può evincere che domani partirà con Pirlo e Llorente dall'inizio, poi magari cambierà idea. Però le chiedo in generale, in questi casi come si gestiscono? C'è un tempo prestabilito in cui si danno ai giocatori in difficoltà chance ulteriori, tipo 2-3 partite e prenderò una decisione, o è una gestione diversa, in questa situazione?

"Ma no, si vede di partita in partita. E' normale che dopo 3-4 partite in cui vedi giocatori in difficoltà, ma nessuno di questi è in difficoltà, dai una partita di riposo. Fortunatamente ho un'ottima rosa a disposizione, e l'ha dimostrato in questo inizio di campionato, nono scordiamoci che questa squadra è stata ad inizio senza Pirlo, Barzagli e Vidal, Pereyra si è dimostrata all'altezza, Morata è rimasto fuori inizialmente. Questa rosa ha qualità ed ampiezza e lo sta dimostrando, visto i risultati, ampiamente. Questo fa sì che chi è in ritardo di condizione non deve affrontare il rientro, perchè chi lo sostituisce fa cose ottime, con caratteristiche diverse".

Le caratteristiche dei centrocampisti, visto che Pogba ha prolungato, è soddisfatto di Pogba e cosa le chiede visto il contratto visto?

"Innanzitutto la società ha dato grande fiducia a Pogba. Ha qualità eccezionali, deve migliorare molto. Deve fare l'ultimo step, gliel'ho detto a Paul, deve fare il passaggio sennò il tempo passa velocemente. Lo dico anche ai giocatori più anziani, figuriamoci Paul... Deve fare questo salto, bisogna sempre migliorarsi. La società si è garantita un giocatore dal grande futuro, può stare alla Juventus per 10 anni. Lui ha un grande fisico e grande tecnica, per cui è facilitato nel poter fare la differenza".

Un aspetto sottolineato poco è che la Juventus ha avuto qualche problema inseguendo il risultato. Aggiungo, Marchisio non sembra il centrocampista imprescindible?

"Marchisio ha fatto cose importanti, sia da mezzala contro la Roma che davanti alla difesa. Ha giocato tantissime partite, è rimasto fuori a Sassuolo, mercoledì l'ho lasciato fuori per dei cambi. L'ho sempre stimato sin da quando ero al Milan, è juventino dentro e un valore aggiunto per il centrocampo come altri giocatori. A Sassuolo siamo stati svelti a recuperare, in Grecia abbiamo trovato un portiere che ha fatto cose straordinarie, come a Sassuolo. Non cambiava da parte mia avessimo pareggiato, ma i media avrebbero detto altre cose. Da parte mia non avrei cambiato giudizi, come a Sassuolo: non è che se vinciamo non ci sono errori, se perdiamo sì. Io devo analizzare il tutto".