ALLEGRI alla Gazzetta: "Modulo? 4-3 e poi vediamo. Se arriva un attaccante, non sarà di basso livello. Vidal è già in un grande club. Conte ct? Scelta migliore"

18.08.2014 08:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
ALLEGRI alla Gazzetta: "Modulo? 4-3 e poi vediamo. Se arriva un attaccante, non sarà di basso livello. Vidal è già in un grande club. Conte ct? Scelta migliore"
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Massimiliano Allegri ha concesso una lunga intervista post-tournée ai microfoni del collega de "La Gazzetta dello Sport" Giovan Battista Olivero. Ecco le sue considerazioni:

 

TOURNEE - "La tournée è servita per fare un buon lavoro: ci siamo allenati tanto e bene. Siamo cresciuti sotto l’aspetto fisico. E poi abbiamo portato avanti il 3-5-2 approfondendo anche la conoscenza di un altro sistema di gioco. Credo sia una grande fortuna avere la possibilità di alternare due moduli, perfino nella stessa partita. Ci sono momenti nella stagione in cui puoi giocare a tre e altri in cui è meglio farlo a quattro". 

NUOVO MODULO - "La squadra ha dato buoni segnali nei due spezzoni giocati con la difesa a quattro a Giakarta e Sydney e anche nell’intera gara di Singapore. Bisogna lavorare molto per acquisire la consapevolezza che si possa usare un altro modulo con la stessa affidabilità. Quest’altro modulo sarebbe il 4-3-1-2? Io dico spesso '4-3 e poi davanti vediamo'. Dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Io ho la fortuna di dover insegnare un solo sistema, perché l’altro è già memorizzato. Non ho trequartista? Posso adattare qualcuno. Pereyra ha le caratteristiche per farlo anche se non è il classico rifinitore. Pogba non lo vedo in quel ruolo, Marchisio invece sì. Tevez può farlo nel 4-3-2-1, con due giocatori che ballano tra le linee, e anche nel 4-3-1-2. Quando hai grandi giocatori è tutto più semplice. Per passare al 4-3-3 le difficoltà sono maggiori? Sì, per le caratteristiche dei giocatori. L’unico esterno è Pepe, poi c’è Coman che ha buone qualità ma è giovanissimo. Mi sarà utile già quest’anno. E a proposito di giovani, sta facendo molto bene Vitale, classe 1997: è un interno che con il tempo diventerà centrale". 

MERCATO - "Stiamo cercando difensore e un giocatore offensivo? Dobbiamo fare delle valutazioni con la società. Abbiamo poco tempo e il margine di errore si assottiglia. Se sbagli due acquisti su otto nessuno se ne accorge. Due errori su due sono un danno colossale. E non va bene nemmeno il 50%, un errore su due. I difensori stanno lavorando bene, Ogbonna ha ottime qualità, ovviamente deve fare di più. Saremo in emergenza le prime due giornate: per l’infortunio di Barzagli e la squalifica di Chiellini avrò solo Caceres, Bonucci e Ogbonna, oltre a Marrone se resterà. Tra l’altro proprio Marrone è una piacevole scoperta da difensore: ormai ha avuto una chiara evoluzione in questo ruolo. In attacco com’è la situazione? È importante recuperare Morata, poi vedremo cosa fare. Servirebbe un giocatore in grado di ricoprire due ruoli. Morata, ad esempio, può fare la prima punta, ma è più una seconda ed è proponibile anche come esterno del tridente. Insomma, se arriva qualcuno deve essere utile: non serve una punta di basso livello che non ci migliora". 


VIDAL - "Vidal come sta? È un leone in gabbia. Vorrebbe giocare, ma ha bisogno di allenarsi ancora. Lo metterò in campo a Villar Perosa o al Tim. Arturo ha uno spirito eccezionale. È normale che ci siano voci su di lui: le grandi squadre vanno a cercare i grandi giocatori. Ma Vidal è già in una grande squadra". 


PIRLO - "Come va con Pirlo? Il problema non c’e mai stato. Il calcio non è una scienza esatta: ci sono annate che iniziano in un modo e finiscono in un altro. In quella stagione Andrea fu sfortunato: era titolare, si fece male, ci mise un po’ a rientrare e andammo avanti con il nuovo schieramento. Poi furono fatte altre valutazioni dalla società considerando l’aspetto economico. A livello tecnico Pirlo ha più qualità di tutti e a livello atletico ha lo stesso passo di dieci anni fa, quindi.... Quando Pirlo dovrà rifiatare, chi giocherà al suo posto? Marchisio, intelligente tatticamente. Non mi è spiaciuto nemmeno Padoin in quel ruolo". 

EVRA - "Come si sta inserendo Evra? Sta lavorando duro, con carichi a cui non era abituato. Gli serve tempo per abituarsi al calcio italiano e a questi allenamenti. Anche Asamoah, come Evra, può fare il terzino della difesa a quattro". 


IL METODO - "Buffon dice che l’ideale era qualcuno come me che portasse nella Juve qualcosa di diverso? Quando cambi allenatore le novità sono normali. Ognuno approccia la squadra in base al proprio carattere. Non c’è un unico metodo per vincere. Vanno bene il metodo di Allegri, Conte, Mourinho, Ancelotti, Guardiola, Klopp. Ma devi avere una grande società alle spalle e una grande squadra. L’allenatore è molto importante, ma ci vuole solidità tra lui, la società e i giocatori. Alla Juve l’ho trovata. Al Milan c’è stata per tre anni". 


102 PUNTI - Se ho capito qual era il segreto della Juve da 102 punti? Ho cercato di conoscere le persone che lavorano nella società, soprattutto a Vinovo. Tutti possono dare qualcosa. Se qualcuno lavora male, compreso un magazziniere o un giardiniere, si perdono punti per strada. Fare 102 punti è impossibile: di media si vince a quota 84-85. A me basta farne uno in più della seconda". 

CHAMPIONS - "Se penso di poter aggiungere qualcosa di mio soprattutto in Champions? Fortunatamente in quattro partecipazioni ho sempre passato il girone e una volta sono arrivato ai quarti. La Champions è una manifestazione affascinante e particolare. Il nostro primo obiettivo è passare alla seconda fase che è un altro torneo. Dico solo che bisogna avere fiducia. Ma bisogna anche essere realisti. In coppa ci sono squadre con fatturati incredibili: Real, Bayern, Barcellona, City e altre. Il Borussia e l’Atletico insegnano qualcosa? Certo. Ma il Borussia ha alle spalle un cammino lungo e l’Atletico prima di sfiorare la Champions ha vinto l’Europa League. Questo comunque non vuol dire che la Juve non possa pensare di arrivare lontano. Le nostre qualità sono tante. Ci sono giocatori che devono ancora crescere singolarmente: Pogba, Marchisio, Vidal, Coman, Llorente, Asamoah, Morata (che ha una tecnica eccezionale). E se migliori singolarmente anche solo di un 10 per cento, aumenta il valore di tutta la squadra". 

SCUDETTO O CHAMPIONS? - "Scudetto o finale di Champions? Tutti e due". 


CONTE - "Conte c.t. la scelta migliore? Sicuramente. Gli mando un grosso in bocca al lupo. Spero faccia bene, l’Italia ne ha proprio bisogno".