Adiós Mauricio

16.07.2013 09:00 di  Marta Fornelli  Twitter:    vedi letture
Adiós Mauricio
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Si sta consumando in queste ore l’addio di Isla alla Juventus. Il cileno non è riuscito ad entrare del tutto nel cuore del suo nuovo pubblico, forse (e soprattutto) perché non ha potuto ripetere le ottime prestazioni offerte con la maglia dell’Udinese. Premesso che il giocatore rientrava da un gravissimo infortunio, il quale gli permesso di aggregarsi alla sua nuova squadra solo a metà settembre (prima presenza in panchina contro il Genoa e primi minuti contro il Chievo la settimana successiva), si può dire che il suo prossimo passaggio all’Inter non sembra preoccupare o rattristare particolarmente gli juventini, o almeno così si può pensare facendo un giro sui social network. Un’avventura iniziata con qualche polemica a causa di una frase rimbalzata dal Cile, in cui il neo juventino avrebbe rivelato di essere sì felice di giocare nella squadra campione d’Italia ma di sognare la casacca del Real Madrid. Nulla di male, ma queste poche battute non fecero troppo piacere nè alla nuova tifoseria né, si disse, alla società.

Isla cercò poi di placare la piccola polemica sul suo profilo twitter, chiuso poi poco tempo dopo, con una frase chiarificatrice: “La Juventus è una realtà, è la più grande d’Italia… Giocherò con tutto il mio cuore per vincere molte cose... Il Real Madrid è solo un sogno”. A stagione iniziata, le poche e non brillanti apparizioni hanno finito per relegare il giocatore ai margini della squadra e lo hanno convinto a cercare fortuna altrove. Arrivato venerdì nel ritiro di Chatillon, il cileno ha ribadito di essere disposto a decurtare il suo stipendio pur di approdare all’Inter, forte della sua voglia di rilancio e della convinzione di poter tornare ai livelli di Udine. Ultimi giorni in bianconero dunque, al termine di un’avventura non proprio felice; un addio senza tristezza o rammarico dei tifosi, che si preoccupano soprattutto delle cifre dell’affare. La speranza di tutti, ovviamente, è quella di non doversene pentire.