A MENTE FREDDA – Resa inaccettabile, Allegri dov'era la Juventus?

Quando si perde per 5 a 1 ci sarebbe poco da dire, le cose però cambiano se ti chiami Juventus e sei reduce da otto successi consecutivi senza incassare gol. Soprattutto bisogna analizzare il modo in cui matura la sconfitta. Il Napoli è la squadra più forte del campionato e non a caso è prima. Proprio per questo non puoi spianargli la strada. Intanto il primo errore è di natura tattica. La titolarità di Chiesa insieme a Di Maria, fa pensare ad un atteggiamento più offensivo. Invece no, perché l'ex viola svolge compiti esclusivamente difensivi, diventando sempre il quinto della linea arretrata. Inevitabile lo spreco di energie e l'essere schiacciato da Kvaratskhelia e Mario Rui, ma in ogni caso quello non è il suo mestiere. E si vede. Infatti Allegri gli cambia posizione, probabilmente tardi. Poi gli errori/orrori individuali che di fatto danno il là al tonfo, Bremer in particolare. Eppure c'è stato un momento in cui si poteva riaprire il match. Salvo poi arrivare il 3 a 1, sempre con la collaborazione dei singoli.

Da quel momento inquietante e inaccettabile l'atteggiamento della Juventus. La squadra praticamente alza bandiera bianca in segno di resa. Il Napoli fa ciò che vuole, fino forse a fermarsi sul 5-1. Sembrava che i partenopei avessero difronte un avversario di basso livello, sul quale non volessero inferire. E questo sotto certi aspetti è più umiliante del risultato stesso. Che fine ha fatto la squadra delle otto vittorie consecutive senza prendere gol? Nel post gara, Allegri spiega così il crollo: “Eravamo a corto di energia”. Fisica o mentale? Lo scopriremo nelle prossime gare. Ora l'imperativo è rialzarsi immediatamente. C'è una zona Champions League da difendere. Con dieci punti di distacco dalla vetta, la rimonta scudetto è tornato nella casella dei sogni.