Juventus 3 Roma 0 Quarti di Coppa Italia (Stagione 2011-2012)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
19.09.2014 17:30 di Michele Messina   vedi letture
Juventus 3 Roma 0 Quarti di Coppa Italia  (Stagione 2011-2012)
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

“La Juventus rappresenta, per chi ama la Juventus, una passione, uno svago... e qualche cosa la domenica. Noi abbiamo cercato di dare a loro il migliore spettacolo possibile e anche molte soddisfazioni.” Gianni Agnelli

Uno slalom del numero dieci bianconero, con un tiro di piatto all’incrocio dei pali, permette alla Juve de Il Capitano di chiudere l’incontro alla prima mezz’ora di gioco. È una rete stupefacente. Un tiro che rimarrà nel cuore e negli occhi non solo dei 38.000 e più presenti, ma di tutti i tifosi bianconeri. Se lo meritava il capitano dopo tanto patire su una panca, rinunciando al suo bene per quello della squadra. Ha stabilito un record difficile da eguagliare: ha segnato in tutti gli stadi nei quali la Juventus ha giocato le partite casalinghe: Comunale, Delle Alpi, Olimpico e Juventus Stadium. Ha segnato 285 reti con la Juventus, delle quali 24 in Coppa Italia. Una rete alla Del Piero, appellativo coniato all’inizio della sua carriera dopo le sue reti al Borussia Dortmund e alla Lazio. La partita era stata sbloccata dopo neanche dieci minuti da Giaccherini, lesto ad intrufolarsi in una difesa romanista non troppo rapida ad attuare il fuorigioco. La gara nel secondo tempo vede il ritorno in campo di Quagliarella, l’espulsione di Lamela, qualche ammonizione di troppo, una traversa clamorosa dell’attaccante napoletano mascherato. L’incontro termina con l’autorete di Kjaer su centro di Quagliarella. Sono ventuno incontri senza sconfitte. Vittoria giunta nel nono anniversario della scomparsa dell’avvocato Gianni Agnelli, che tanto amava il bel gioco e rispondeva a chi chiedeva: «Vinca la Juve o vinca il migliore?», “Sono fortunato, spesso le due cose coincidono.” Grazie Avvocato per tutto quello che ci hai regalato. Ora ci aspetta il Milan o la Lazio, ma dopo tre anni, negli ultimi due eliminati dalla Roma, approdiamo alla semifinale della Coppa. Ce ne manca una per vincerne dieci e avere il simbolo speciale dalla Federazione sulla maglietta, come per la stella per ogni dieci scudetti vinti. Nel frattempo Marotta ha acquista Caceres dal Siviglia. Aveva già giocato nella Juventus di Ferrara, collezionando 21 presenze e una rete all’Olimpico alla Lazio nella seconda giornata di campionato 2009/2010, che tante speranze iniziali aveva suscitato.

L’Internazionale viene eliminata dal Napule e Ranieri si lamenta per un rigore non dato. Ieri ci è stata una scossa di terremoto in tutto il Nord Italia. Verso le nove e dieci mi ha telefonato Cristina, che si trovava nella scuola di Sassuolo e mi ha chiesto allarmata se avessimo sentito il terremoto. Io gli ho risposto di no, eravamo giù nell’aula ad aspettare che il ragazzo finisse il compito. Durante la mattinata incontrandoci con i colleghi ed amici, ognuno raccontava le sue impressioni: chi aveva parlato con la moglie che aveva visto ballare il letto; chi raccontava della scrivania del figlio che si muoveva; chi delle porte che si muovevano. Durante la riunione della Commissione Biblioteca Ambrogio Benedetto Maria  ci ha raccontato della sua esperienza in una libreria durante una scossa di terremoto nel 2008, quando è caduto sulle ginocchia frantumandosi un menisco. Si sentiva un po’ come Paolo Rossi, anche se odia il calcio e non vede un telegiornale dal 2001.