4ª g.) Genoa 0 Juventus 2 (Stagione 2015-2016)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
12.02.2016 13:45 di  Michele Messina   vedi letture
4ª g.) Genoa 0 Juventus 2 (Stagione 2015-2016)
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Pomeriggio ore quindici, la Juve gioca a Marassi contro il Genoa dell’ex allenatore delle giovanili bianconere, Gian Piero Gasperini. È una prova ardua in quanto bisogna mettere in pratica i miglioramenti evidenziati nella partita di coppa. Non seguo l’incontro, Fedele alla Linea, mi immergo sotto le coperte nella lettura di un numero gigante di Zagor a colori. Lo Spirito con la scure è alle prese con un pistolero non molto in gamba, somigliante a Don Chisciotte della Mancia, che vuole riabilitare la memoria delle avventure del suo hidalgo scritto da Cervantes. Cico è il suo fido scudiero, alla ricerca di un modo per soddisfare la sua fame interminabili. Ore 17,45 mi precipito sulla tivù, il cuore mi batte all’impazzata. Compaiono Marzocchi, Cesare Prandelli, Paola Ferrari e Gian Paolo Ormezzano. Scorre l’intervista a De Francesco e poi a Salah. La Rometta del Sergente Garcia ha pareggiato in casa contro i neroverdi emiliani. Mio Dio fa che non abbiamo perso! Sono felice anche  per un pareggio. Non voglio incappare in una nuova domenica amara. Paola Ferrari annuncia la vittoria bianconera a Marassi. Alzo le mani al soffitto e non mangio nessuna focaccella. Buttati nel fiume Banderas, tu e la tua gallina. L’Internazionale di Belli Capelli ha espugnato Chievo ed è prima in classifica, come dice Bebo de il Club “Le Edicola Le Arcate Una Stella per Vladimiro Caminiti” ha dichiarato davanti ad un signora, intenta ad ammirare il fisico di Raul Bova su una rivista patinata: “Guarda, finché c’è l’Inter in testa alla classifica, non ho nessuna paura!” Finalmente arriva il servizio sulla Juve, sono gli inconvenienti per chi ha nessun abbonamento alla tele satellitare a pagamento. Dio mio se fossi stato Allegri avrei ucciso Paul! Chissà cosa sarebbe successo se il pallone calciato dal nuovo numero dieci bianconero, non fosse finito sul ginocchio del portiere Lamanna, dopo aver colpito la parta interna della traversa.

La fortuna talvolta, può modificare il corso degli eventi. A favore o a sfavore. Izzo viene espulso e il presidente Preziosi si lamenta ad alta voce. La prima settimana di scuola non è stata delle peggiori, ho tutte le ore consecutive, una dietro l’altra come una fila di automobili sull’autostrada qualche giorno prima del Santo Natale. Ci vuole un fisico bestiale per parlare ininterrottamente per quattro o cinque ore, aggiungendo talvolta: “Stai zitto!” e “Non si può uscire alla quarta ora, la ricreazione è finita da poco.” Chiellini viene atterrato in area da Figueiras, il signor Valeri fischia il penalty e Pogba lo realizza ingannando il portiere rossoblù. Genoa 0 Juve 2. Siamo al 60’ minuto della ripresa, la partita non offre più nessuna emozione, tranne l’esordio in bianconero di Simone Zaza, al posto dell’infortunato Mandzukic. Quattro punti in quattro partite. Siamo virtualmente salvi, quattro reti segnate e quattro subite. Nei corridoi dell’istituto i tifosi interisti gongolano soddisfatti, i ragazzi prendono appunti e sono sempre stanchi, alcuni sono resti a scrivere e inventano varie scuse tipo: “Non ho fogli” o “Non ho soldi per comprare una nuova penna.” Bisogna possedere tanta pazienza e aspetto per conoscere le novità livornesi da Paracelso. C’è ancora qualche incertezza nell’impostazione del giuoco e non esiste più la diabolica astuzia applicata alle punizioni di Pirlo o Tevez. Piano piano si uscirà fuori dall’incertezza dei calci di punizione dal limite. Nascerà un nuovo specialista in qualche campo di allenamento e il problema verrà risolto. Tempo ci vuole il signor Tempo. Solo il Signor Tempo.