1ª g. Girone Champions League - Copenaghen 1 Juventus 1 (Stagione 2013-2014)

Racconti in bianconero, tra passato e presente
25.01.2015 07:45 di Michele Messina   vedi letture
1ª g. Girone Champions League - Copenaghen 1 Juventus 1 (Stagione 2013-2014)
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

È una maledizione vera e propria. Non si può sempre incappare in portieri fantastici o avversari che al primo, ed unico, tiro in porta riescono a segnare. Sono anni che va avanti così. Non c’è niente da fare, così mentre il Real di Cicciobello segna sei reti ad Instabul contro il Galatasaray, noi ci dobbiamo accontentare di un punto in Danimarca. Dobbiamo anche essere soddisfatti, perché fallendo ben tredici palle goal, alcune alla Balotelli, davanti al prode e volante Wiland, si è rischiato la sconfitta. Ha ragione il Capitano, tanta ragione. È davvero inutile, scrivere, analizzare l’incontro. Scorrono le vittorie del Napule sul Borussia Dortmund e del Milan fortunatissimo contro il Celtics. Sblocca il risultato Jorgensen su errore della coppia Ogbonna-Chiellini, Pareggia nella ripresa Quagliarella su velo di Tavez, ancora a digiuno in Champions. Roberto de il Club “Le Edicola Le Arcate Una Stella per Vladimiro Caminiti” mi ha detto il mattino dopo: “Ci manca solo che stasera il Milan vince con doppietta di Matri.” Ci è mancato poco, sarebbe stata una beffa crudele, troppo crudele.

Oggi pomeriggio aspettavo l’uscita di Maria Teresa dalla danza, ero seduto su una panchina, vicino, su un’altra panchina, era seduto un uomo grasso, maglietta rossa e naso grosso, era intento a telefonare ad una certa Tamara e intercalava la parola: “Pronto” con il nome della donna. Il dialogo a distanza è durato per una decina di minuti. Non sapevo cosa fare, se andare via o rimanere lì. Tentativo di stalking o segreteria telefonica? Per fortuna l’ora del rientro è scoccata e sono potuto ritornare a casa. A scuola durante l’intervallo ho parlato con Mirko della partita e lui esaltava la prova del Napule, è intervenuto anche Paracelso elogiando il Livorno. Al mattino gli avevo chiesto il risultato del Milan e lui mi ha risposto dicendo che non segue il calcio. Bah, vai a capire le dinamiche sociali. Sono arrivati nuovi docenti, alcune gradevoli da vedere, altre meno. Ne parliamo sottovoce, cercando di individuare le relazioni sociali dei nuovi arrivati. Qualcuno si lamenta a voce alta dell’orario. Conte era rammaricato per le occasioni mancate e Giovigiovinco ha centrato il portiere in uscita, imitato da Tevez, Pogba e da un Vidal stranamente impreciso. Era destino che la prima partita contro la terz’ultima del campionato danese, terminasse con un punteggio di parità. Il Vate non è pervenuto e ho visto le immagini dell’’incontro solo verso le quindici e trenta, dopo aver rinunciato al sonnellino pomeridiano. Subito dopo mi sono immerso in un pacato consiglio di classe.  Al fanta di Castro, la Black & White ha pareggiato 1 a 1 fuori casa, mentre in quello della Geazzetta non sono riuscito ad entrare nel sito, la password e l’username risultavano non corretti.

Stamani nell’aula computer, stavo scaricando l’orario settimanale che resterà in vigore fino al 5 ottobre, secondo tassative disposizioni del Signor Preside, è entrato Stefano, tifoso dell’Internazionale e mi ha subito apostrofato: “Adesso Thohir compra pure la Juve, vende Villar Perosa, Conte, Agnelli, Pirlo, Vidal, Buffon, Chiellini, si tiene solo Isla e finirete finalmente di esistere”, gli ho risposto repentinamente: “Non vi bastano i cinque scudetto rubati”, aggiungendo degli strani rapporti tra il miliardario indonesiano e suo padre, ma lui non mi ascoltava più, parlava con un nuovo docente precario di matematica della strana situazione esistenziale del signor Bonapezza. Cosi fanno e così si comportano coloro che non sono mai scesi nella serie cadetta.