Sette più tre uguale dieci (13 luglio 2014)

L’avventura dei mondiali raccontata attraverso le gesta dei calciatori della Juventus.
24.07.2014 19:53 di  Michele Messina   vedi letture
Sette più tre uguale dieci (13 luglio 2014)
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

È il primo giorno di mare della stagione. Mi sono cosparso il corpo di una crema presa rigorosamente all’erboristeria. Non fa male alla pelle. Devo usarla, nella fretta della partenza ho dimenticato la mia a casa. Lunedì inizierà la nuova stagione della quarta Juve di Antonio Conte. Siamo fiduciosi del futuro nell’incerto presente. Dopo la pizza accompagnata da una birra, ci posizioniamo davanti la tv del bar. Rigore per l’Olanda, la musica di Shakira copre l’audio. Van Persie lo trasforma sulle note di una canzone prettamente estiva. Dalle immagini rallentate il rigore sembra non esserci, c’era certamente l’espulsione di Thiago Silva. L’animatore gioca con il microfono e la sua voce riempie il silenzio dello stadio alla seconda rete orange. La segna Blind. La difesa carioca lascia molto a desiderare. Mi piace molto questo terzino figlio d’arte, il padre giocava nell’Ajax nella finale di Coppa Campioni all’Olimpico del 1996. La seconda coppa dei Campioni vinta dalla Juve. La prima Champions League. Troppo poco nell’albo d’oro di questa prestigiosa competizione. La difesa della Seleção sembra davvero imbarazzante. Dieci reti subite in due partite sono davvero troppo. Quasi deficitaria come quella dell’Italia. Vorrei aver il potere di organizzare una partita contro l’Italia. Secondo me finirebbe in un pareggio, troppo scarse le due compagini. Che fine abbiamo fatto? Speriamo solo che domani non vinca la Germania, altrimenti ci raggiunge nel numero dei titoli mondiali. Terza rete degli uomini di Van Gaal, sulla musica di “We are one”.

Da segnalare nessun assalto dalle zanzare e Prandelli chiama dalla Turchia GioviGiovinco. Per favore no, risparmiatemi almeno questo.