QUI VERONA - Setti: "La Juve non mollerà, e Luca Toni..."

29.05.2015 23:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
QUI VERONA - Setti: "La Juve non mollerà, e Luca Toni..."
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© foto di Federico De Luca

Il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, ha parlato alla Gazzetta. Ecco le sue considerazioni:

"L'addio di Sogliano? Lo ha annunciato, per me e per lui è un addio faticoso. Ho legato molto con Sean, è nato un rapporto di altissima professionalità e di stima, lui ha fatto solo il bene del Verona, quindi anche il mio ed il suo. Ha addosso una grande onestà, ma quando avvengono certe situazioni in cui il pensiero cambia, la maniera migliore per rimanere amici è quella di non lavorare più insieme. In questi 3 anni, dal punto di vista dei risultati, non ci si può dire nulla e anche i tifosi se ne sono accorti. Bigon il suo successore? E' sicuramente una persona che potrebbe arrivare, dipende dal Napoli. Noi abbiamo fatto due chiacchiere, ma io sono abituato a dire le cose quando succedono. Gardini? Ci ho parlato ma devo parlarci nuovamente. Non esistono le situazioni statiche per troppo tempo, il calcio è un movimento continuo, bisogna essere pronti a cambiare strategia".

"Il futuro di Mandorlini? Finiremo il campionato, nella prossima settimana lo incontrerò per capire i piani, per valutare se continuare insieme, per vedere se abbiamo le stesse idee. E' una cosa che facciamo tutti gli anni e lo faremo ancora, con molta serenità. Biennale per Mandorlini? Non so da dove arrivino queste indiscrezioni, non ho parlato con nessuno. I discorsi li faremo nella sede opportuna e poi vedremo".

"Il futuro di Toni? Gli auguriamo di vincere la classifica cannonieri, ha il 95% di possibilità di riuscirci e voglio aiutarlo a raggiungere questo traguardo. Non ci sono parole per descriverlo, ha un modo di giocare particolare ed è una persona splendida. E' un atleta integro, con lui il rinnovo sarà una formalità. E' una decisione che spetta a lui, lo sa, ma ci sono tutti i presupposti per continuare".

"La sfida di sabato contro la Juventus sarà difficile, per mentalità i bianconeri non molleranno nulla. Io sono nato a Carpi, dove ci sono molto juventini, ma a tutti gli effetti sono un tifoso del Verona e spero di vincere, facendo una bella prova, magari vincendo anche 1-0 con un gol al 90'. La Juventus, da tutti, è riconosciuta come la squadra da seguire".

"Jorginho? Prima deve finire la stagione, per me ha qualità importanti e vedremo cosa succederà. Sala? Intanto è nostro e sta qua, poi vedremo. Dicono sia stato visto da tante squadre, è un calciatore che può valere 10-12 milioni di euro per le qualità che ha dimostrato. Juanito Gomez? E' un calciatore che sta bene a Verona e che ho imparato ad apprezzare per cattiveria agonistica e duttilità. Non ci saranno problemi. Il miglior parametro 0 acquistato in questi anni? I parametri 0 non esistono, i soldi comunque vengono guadagnati dai procuratori. Siligardi? Ha qualità importanti, deve dimostrare il suo valore. E' un calciatore nell'età della maturità e deve dimostrare cosa può fare. Il caso Paulinho dello scorso anno? Era a Carpi, poi stavamo andando verso Milano ma i procuratori volevano portarlo da un'altra parte. Negli Emirati Arabi, da un certo punto di vista, c'è un calcio dilettantistico e anche Toni è scappato. Ora per lui c'è la porta chiusa, questa è una conseguenza di quello che ognuno fa".

"La prossima stagione? L'obiettivo è salvarsi come abbiamo fatto quest'anno, se domenica vincessimo con la Juventus termineremmo il campionato tra l'8° e il 12° posto, posizione che avevo pronosticato a inizio stagione".

"Modello Borussia Dortmund? Mi piacerebbe per il mio Verona. A prescindere dai risultati di questa stagione è un club che ha un legame molto stretto con i tifosi. Ha un fatturato che non è quello del Bayern ma ha avuto dei risultati sportivi importanti, senza dimenticare che 12 anni fa era sull'orlo del fallimento. In questi ultimi anni, invece, ha vinto, fatturato e ha un marketing che funziona. Credo che se degli imprenditori seri vogliono portare avanti un certo tipo di modello di calcio, tutto questo sport ne beneficerebbe. E' questo il modello che deve accompagnare il calcio".

"Bologna? Nei playoff serve anche una parte di fortuna. Bologna deve stare nel calcio che conta ma non sono così sicuro che ce la faccia. Non ho visto una stagione all'altezza, non so per colpa di chi. Carpi? Ricorda il modello di quando abbiamo iniziato noi, ovvero cercare di dare un senso all'attività calcio senza mai andare oltre i costi. Pensate che a Carpi sono rimaste 7-8 persone che erano con me anche in Serie D. E' giusto così se le cose sono fatte in un certo modo".

"Blatter? Non sono all'altezza di giudicare, ma credo sia una cosa indescrivibile il fatto di far svolgere ugualmente le votazioni dopo quello che sta succedendo. Sarebbe stato più saggio sospendere tutto per chiarire, ma questi fatti purtroppo esistono, sia nel calcio che nella politica".