QUI MILAN - Mihajlovic: "Con la Juve non è una gara decisiva. Inutile parlare dell'importanza della gara"

20.11.2015 13:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
QUI MILAN - Mihajlovic: "Con la Juve non è una gara decisiva. Inutile parlare dell'importanza della gara"
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© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Sinisa Mihajlovic parla anche della Juve in conferenza stampa: "Quello che vedete nelle ultime settimane, può essere quello contro la Lazio o anche con l'Atalanta. In 5 partite abbiamo fatto 11 punti, tutti noi volevamo vincere con l'Atalanta ma non è sempre possibile. Loro hanno fatto bene, potevamo anche perderla, invece abbiamo guadagnato un punto. Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi. Abbiamo giocato anche senza tre giocatori fondamentali. Bacca è tornato giovedì mattina, ieri ha fatto solo un po di corsetta, oggi farà allenamento con noi. Vediamo come sta. Bisogna vedere la condizione dei giocatori, Niang è cresciuto molto, sta meglio rispetto a due settimane fa. Tranne Bertolacci e De Jong stanno tutti bene. I problemi che hanno saranno risolti da Allegri, lui è bravo".

Su Diego Lopez: "Lo stimo molto, ha giocato tante gare in condizioni non perfette, questo lo paghi alla lunga perchè non ti alleni bene, alla fine è successo quello che sappiamo. Ora si sta curando poi vedremo a gennaio".

Su Buffon e Donnarummma: "Donnarumma si troverà davanti un mito come Buffon. Ha tutto da imparare da lui, Gigetto ha tutte le qualità per essere il degno erede di Buffon, per paragonarlo però bisogna aspettare almeno una decina d'anni. Mi auguro che farà la stessa carriera di Gigi, e lo stesso Buffon potrebbe essere contento di avere un erede come Donnarumma. Il ragazzo però ha carattere e personalità".

Su Parigi: "E' una cosa tremenda, siamo tutti scossi e vicini al popolo francese. E' una guerra strana. Se la paragoniamo alla guerra che ho vissuto io, in quel caso nell'ex Jugoslavia sapevamo chi era il nemico, qui invece non sappiamo chi è il nemico. E' una cosa difficile ma è l'obiettivo del terrorismo, farci vivere nella paura. Dobbiamo provare a svolgere una vita normale. Dobbiamo essere bravi a non farci travolgere dal terrore".

Sull'importanza per il Milan: "Ogni gara la prepariamo al massimo, indipendentemente dalla Juve. Abbiamo le qualità fisiche e mentali per potercela giocare. Non credo che questa partita determinerà scudetto o Champions. Al Milan c'è un'atmosfera strana. Quando vinciamo, possiamo vincere meglio, quando perdiamo o pareggiamo la gara successiva diventa decisiva. Abbiamo fatto 11 punti nelle ultime 5 gare. Sono rimaste altre sette gare fino al girone d'andata e possiamo tenere questa media punti, l'obiettivo è essere primi a giugno. Il pari contro l'Atalanta non mi è sembrata una catastrofe. Prima di dare giudizi dobbiamo essere più equilibrati, aspetterei il girone d'andata per capire dove siamo. Per questo con la Juve non è una gara decisiva. Inutile parlare dell'importanza della gara. Fondamentale per il prestigio, per la classifica, è un grande classico del calcio italiano. Sappiamo che la Juve è in ripresa, andremo li a giocare alla pari".