Va tutto bene

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Titolo di avvocato e dottorato di ricerca nel cassetto per scrivere di calcio, su TuttoMercatoWeb.com
17.01.2017 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
Va tutto bene

​Piccolo riassunto per chi si fosse perso l'ultima puntata. Una Juventus troppo brutta per essere vera è stata presa a schiaffi dalla Fiorentina, senza che i viola abbiano avuto particolari meriti nel determinare il risultato. A margine della partita, segue j'accuse di Marchisio e Chiellini. L'uno dice che serve di più, l'altro che aver perso Pogba è come aver salutato LeBron James nel basket o Roger Federer nel tennis. I rimpianti li hanno un po' tutti, si vede. Segue riassunto un po' meno stringato. Scritto ieri, a caldo. Perché in fin dei conti qualche volta bisogna scrivere così, senza filtri. E comunque va tutto bene.

Anche perdendo entrambe le trasferte a San Siro e da domenica sera pure quella del Franchi. In pratica, l'unica "grande" battuta dalla Juventus lontano dallo Stadium è la Lazio. Sembra un segnale: di qualcosa che manca, a livello mentale più che tecnico. Ma va tutto bene.

Massimiliano Allegri, dalla Supercoppa in poi, ha un diavolo per capello. Dopo la sconfitta contro la Fiorentina si è lamentato degli appena 45 minuti di gioco effettivo. La Juventus, però, ne ha giocati forse 4-5 in maniera accettabile. Ma va tutto bene.

A centrocampo, Miralem Pjanic è un punto interrogativo che rischia di rimanere irrisolto. Contro i viola è rimasto in panchina non perché le sue prestazioni siano state deludenti, ma perché non si è ancora ben capita quale sia la collocazione tattica a lui più congeniale. In compenso, per necessità più che per scelta, Juan Cuadrado va in campo per 90 minuti, saltando una sola volta Olivera. Che non avrà neanche studiato troppo l'avversario, perché quel dribbling il colombiano lo fa da dieci anni a questa parte sempre uguale. Il bosniaco perplime, citando Guzzanti, perché non si sa dove metterlo. Cuadrado perché potrebbe fare tutto ma fa molto poco. Ma va tutto bene.

La difesa sembra la brutta copia della BBC ammirata fino a pochissimo tempo fa. Movimenti scoordinati, passaggi orizzontali, poca grinta sul pressing avversario. Il giocatore più in forma, Daniele Rugani, va in panchina solo perché non ha gradi a sufficienza sulle spalline. Ma va tutto bene.

Patrice Evra è esploso come una bomba a orologeria programmata male. Qualcuno un giorno ci dovrà dire due cose. Anzitutto, cosa è successo: non è credibile che un giocatore di 35 anni, in scadenza di contratto, riserva ma neanche troppo, rompa in maniera così netta senza un motivo scatenante. E poi, se arriverà un sostituto, perché né Alex Sandro né tantomeno Asamoah possono giocare in una difesa a quattro. Ma va tutto bene.

Witsel è andato in Cina, con Rincon questa rosa ha persino troppi centrocampisti. Uno a caso tra Borja Valero, Badelj e Vecino, però, sarebbe titolare quasi inamovibile nella mediana di Allegri. E parliamo del centrocampo dell'ottava forza del campionato. Sembrerebbe grave, non andasse tutto bene. Ma va tutto bene.

"Cerchiamo l'equilibrio". Chiellini dixit. Siamo a metà gennaio, il signor equilibrio lo si sarebbe dovuto trovare da un paio di mesi. Peccato che sia un fenomeno ma non lo si possa comprare neanche con 150 milioni di euro. La Juve è due spanne sopra la concorrenza e anche a livello europeo sarebbe tra le prime cinque del lotto. Ma pare non avere un'anima, prima ancora che un equilibrio. Ma va tutto bene.

Il campionato finito ad agosto è ancora aperto: la gara da recuperare col Crotone consente di immaginare un +4 lì dove ora c'è un +1. Ma ci si deve confrontare, domenica dopo domenica, con la classifica attuale. Prima del Crotone arrivano Lazio, Inter e Sassuolo: quella misera lunghezza di vantaggio sulla Roma può pesare a livello psicologico. Ma va tutto bene.

Aggiornamento causa nuovo luogo. A primo impatto, non piace e ci si chiede perché si debba cambiare un simbolo storico con qualcos'altro di nuovo. Però forse non piace perché le novità non piacciono quasi mai. Diamogli tempo: la Juve è due passi avanti alla concorrenza, specie a livello organizzativo e di comunicazione (facciamo anche due decenni). In fin dei conti, anche con le scorie di una sconfitta brutta per tante ragioni, basta guardarsi indietro e pensare a dov'era la Vecchia Signora sette anni fa. E dirsi che, un po' di nervosismo a parte, in fondo va davvero tutto bene.