Undici metri - Coppa maledetta, ma questa Juve ha il modulo giusto e i campioni per giocarsela con le big. Squadra al top nella fase cruciale

19.02.2017 00:30 di Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Coppa maledetta, ma questa Juve ha il modulo giusto e i campioni per giocarsela con le big. Squadra al top nella fase cruciale

La Juve si è sbarazzata del Palermo mettendo il pilota automatico e giocando senza forzare, il 4 a 1 contro i rosanero certifica il primato dei bianconeri in Campionato e conferma quanto di buono gli uomini di Allegri stanno facendo nelle ultime settimane. Tre giocatori da segnalare su tutti: Dybala che sta tornando in forma  e sta ricominciando a segnare con una certa regolarità e comunque ad essere decisivo e nel vivo del gioco, Higuain che ormai è un’arma letale e che va regolarmente in gol e Marchisio (il principino sarà fondamentale da qui in avanti), il suo è stato un ritorno in grande stile. A questo si aggiunga una certa ritrovata solidità difensiva. Insomma si torna in Champions e si va ad Oporto con buone sensazioni. Il prossimo mese sarà decisivo per la stagione della Juve e l’impressione è che si sia arrivati al momento cruciale nelle condizioni migliori. Adesso testa al Porto.

L’impegno di Champions dirà tanto se non tutto sul reale momento di forma dei bianconeri. In Portogallo non sarà una passeggiata di salute, i “dragoes” sanno giocare a calcio, hanno grande tecnica, buona velocità e hanno trovato un terminale offensivo incredibilmente forte: Andrè Silva. Oltre al giovane attaccante un altro da tenere sotto controllo è Brahimi. Senza nulla togliere alla forza della compagine portoghese la Juve dovrà combattere soprattutto contro il nemico più difficile e ostico: l’ansia da Champions.

Questa competizione per i bianconeri pare maledetta e in Coppa emergono spesso paure, disagi, insicurezze che in Campionato non esistono. Come se esistesse una sorta di ansia da prestazione, mi auguro che la Juve giochi senza timori e senza paure. Può farlo soltanto liberando la mente e giocando con intensità. In Europa le squadre corrono e la palla gira via veloce, per competere oltre alla tecnica, bisogna aumentare l’intensità e correre.

La musica in Europa è diversa, lo abbiamo visto nelle partite già disputate, con squadre che giocano e che segnano, il  4 a 0 del Psg al Barcellona, il 5 a 1 del Bayern contro l’Arsenal fanno capire che in Champions non si gioca al risparmio e soprattutto non si scherza.  Ho però la sensazione che mai come quest’anno ci sia un livellamento almeno per quanto riguarda le squadre più forti o le favorite. Fermo restando che il Napoli può ancora ribaltare il risultato di Madrid (e onestamente da sportivo e tifoso delle italiane nelle competizioni europee me lo auguro), bisogna dire che le squadre più attrezzate per arrivare in fondo sembrano essere Bayern, Real e Psg, la Juve se gioca come sa e non commette sciocchezze può starci benissimo tra le favorite a patto che non si faccia prendere dalla “sindrome da Champions”,  per questo bisogna aggrapparsi ai campioni, a quelli che hanno il carattere e la personalità per affrontare ogni ostacolo, i Buffon, i Bonucci, i Chiellini, i Barzagli, i Marchisio, i Khedira, gli Higuain, insomma quelli che sanno in Europa come si fa..  

Altra considerazione la faccio sul modulo, Allegri sa bene che se si vuole andare avanti in Champions bisogna giocare senza paura, e allora si insista con il nuovo assetto più spregiudicato mettendo in campo i giocatori più tecnici (Pjanic, Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain), bisogna attaccare e comandare il gioco anche in Europa.  In questo modulo conta l’atteggiamento, conta la disponibilità dei giocatori, e si è visto che ormai la Juve ha fatto suo questo nuovo abito. Sono convinto che anche in Champions funzionerà a patto che la palla viaggi veloce. Si entra nella fase cruciale della stagione e la Juve c’è,  più che mai. Fino alla fine….