Undici metri - Allarme Juve: nella fase cruciale con un problema strutturale, uno tattico e uno ambientale (spifferi pericolosi in pieno mercato). Il logo della discordia: ve ne renderete conto...

21.01.2017 01:13 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Allarme Juve: nella fase cruciale con un problema strutturale, uno tattico e uno ambientale (spifferi pericolosi in pieno mercato). Il logo della discordia: ve ne renderete conto...

Siamo in una fase cruciale della stagione, l’ennesimo (brutto) scivolone esterno della Juve non può essere un caso e deve far suonare il campanello d’allarme. Allegri le sue responsabilità le ha, sia chiaro, ma va anche detto che una cosa era avere a centrocampo Pirlo, Vidal, Pogba, ben altra è avere Marchisio, Khedira e Sturaro (o Rincon) con tutto il rispetto. E’ chiaro che il settore nevralgico della Juve abbia dei problemi seri e la società si è trovata impreparata dopo l’addio di Pogba.

L’altro problema è di natura tattica, Allegri forse deve capire è che il 3-5-2 è ormai abito demodé  per la vecchia signora, è un modulo che funziona poco, il centrocampo è lento è compassato e l’attacco vive di fiammate sporadiche,  le migliori partite ultimamente i bianconeri  le hanno disputate con la difesa a 4,  e allora si insista con questo modulo, con il rombo a centrocampo e Pjanic dietro le punte. Altra opzione è un 4-3-3 d’assalto con le ali pronte a rifornire il terminale offensivo Higuain. Di certo da Firenze in poi le cose cambieranno.

Sono convinto che lo scivolone rovinoso del Franchi avrà effetti positivi un po’ come avvenne lo scorso anno dopo la sconfitta di Sassuolo quando la Juve tocco il fondo per poi riprendere il suo cammino inarrestabile. Lo scoglio Lazio dirà tanto se non tutto sullo stato di salute della truppa bianconera.

A Torino arriva una squadra in salute e col morale alto. La Lazio gioca bene, ha giocatori duttili e intelligenti capaci di dare strappi importanti anche a gara in corso. Simone Inzaghi ha fatto un fantastico lavoro. Insomma se non scenderà in campo la migliore Juve si rischia di lasciare altri punti sanguinosi.

Dietro le squadre che inseguono hanno ripreso a correre, Napoli e soprattutto Roma sono clienti ostici. I giallorossi sono in forma e giocano in scioltezza. Le ultime partite della Juve non hanno fatto altro che dare fiato alle ambizioni di chi insegue, come a dire: i bianconeri  non sono in forma, giocano male, perdono punti, crediamoci.  Juve – Lazio capita poi in un periodo importante perché siamo in pieno mercato di gennaio, tra il rinnovo (imminente) di Dybala che firmerà fino al 2021 a 5 milioni + bonus (quasi 7 milioni all’anno), la ricerca affannosa di un centrocampista (perché è chiaro che il solo Rincon non basta) e il futuro di Allegri che pare sempre più vicino alla Premier.  Le voci su Tolisso prossimo bianconero (probabile a giugno, difficile adesso), le voci su Verratti (la Juve punta forte sul giocatore ma bisogna vedere cosa farà il PSG), le voci su un nuovo allenatore, la ricerca del nuovo Buffon. Insomma tutti questi spifferi rischiano di proiettare troppo l’attenzione al futuro senza rendersi conto che siamo nel pieno della stagione che può ancora essere importante o addirittura leggendaria, a patto che si torni a giocare da Juve.

Ultima postilla sul nuovo Logo della Juve, da giorni ne stanno parlando i giornali di tutto il mondo e sui forum e sui social i tifosi si sono scatenati. Vi dirò, a me il nuovo logo (la doppia J) piace e piace molto. La Juve come sempre guarda avanti e arriva prima degli altri. Il nuovo logo diventerà un “brand” mondiale riconoscibile, un segno distintivo. Ve ne renderete conto col tempo della portata e dell’importanza di questo nuovo corso della Juve. La Vecchia Signora del calcio italiano si rifà il look per essere sempre più attraente e più forte. Fino alla fine.