SOTTOBOSCO - La provocazione, la porcata e la grazia: dentro il caso della "mammoletta" Strootman. Riecco il "sentire popolare". Vaso di Pandora scoperchiato. La Roma sbatte l'etica in panca. La lettura ispiratrice del Giudice Mastrandrea

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
10.12.2016 00:20 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - La provocazione, la porcata e la grazia: dentro il caso della "mammoletta" Strootman. Riecco il "sentire popolare". Vaso di Pandora scoperchiato. La Roma sbatte l'etica in panca. La lettura ispiratrice del Giudice Mastrandrea
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

Simulate, simulate: qualche cosa resterà. Dopo aver sanzionato Kevin Strootman con due giornate di squalifica per i fatti del derby romano, il Giudice Sportivo ha deciso di accogliere il ricorso della Roma revocando la squalifica: Strootman giocherà contro Milan e Juventus.

Non mi addentro nella disamina giuridica della cosa. Contano i fatti. E i fatti, immortalati dalle telecamere, mostrano Strootman che passa davanti alla panchina della Lazio e getta dalla bottiglietta un decilitro d'acqua sulla faccia di Cataldi. Si accende un tumulto. Sempre le immagini mostrano una mano (quella di Cataldi) che alle spalle del romanista, tira la maglietta di Strootman. La maglia si “gonfia” leggermente, Strootman non subisce danno. Eppure precipita a terra come colpito da un cazzotto. Si rialza in fretta mentre l'arbitro ha il suo da fare per ristabilire la calma con le parole e i cartellini. Conclusione: rosso a  Cataldi. La mammoletta Strootman graziata con un giallo.  

Questa la sequenza. La “provocazione“ di Strootman è evidente: l'acqua in faccia ad un avversario, pur non catalogabile come fatto violento, rappresenta uno sfregio. La successiva simulazione per la trattenuta una vera porcata atta a provocare l'espulsione di un avversario .

Ma la Roma, per voce di uno dei suoi dirigenti ( Baldissoni) non ci sta. Baldissoni adombra  complotti, parla di “campionato falsato“. Insorgono molti media. Insorgono “gli imbavagliati“ di lungo corso“. Le motivazioni del “ripensamento federale“, recitano: “Non applicabile l'articolo 35 (ergo la prova televisiva) visto che manca la condotta violenta o blasfema. E per la trattenuta-caduta, 35 centimetri l'estensione della maglia, 44 decimi tra caduta e rialzata, arbitro e assistenti hanno visto“. Hanno visto male? Meglio, in ogni caso, correre ai ripari. Prima che Juve – Roma diventi una polveriera. “Er gò (farlocco) de Turone“ è sempre vivo e “lotta“ assieme ai “lupi“. Meglio, manzonianamente, sopire. Dicevano che il neo Procuratore Federale, Mastrandrea, sarebbe stato più severo del predecessore, Tosel. Ma il “conte zio“ Gerardo Mastrandrea non si è presentato a spiegare. Del resto, dopo il voto sul referendum, l'intero Paese è preso da antiche pulsioni democristiane. E poco importa se la credibilità della  Giustizia Sportiva (dopo questo ennesimo, patetico, voltafaccia) sia pari allo zero . Quello che importa, quello che fa (e farà) la differenza è ancora una volta il “sentire popolare“. Sandulli: chi era costui?

Tra l'altro la Corte Federale, preoccupata di non sancire un “precedente” che avrebbe fatto giurisprudenza, ha maneggiato ”dinamite“. Vedremo alla prima simulazione in area di rigore cosa accadrà. Misureranno la lunghezza delle “primule“  del prato?

Una squalifica certamente sarebbe stata pericolosa. Ma sarebbe stata anche un esempio. Non si è voluto procedere contro una evidente, vile, simulazione. E adesso il vaso di Pandora è lì, scoperchiato. Il tentativo di sigillarlo con dei clinex, cosa decisamente imbarazzante . 

Strootman meritava dalla sua società di essere punito: con una salata multa. Strootman ha simulato. Quella sua caduta, va contro ogni legge della fisica. Quella caduta non viene provocata. Quella caduta è autoindotta. Si chiama simulazione. Punto. 

Ma la Roma ha pensato al suo “particulare”,  sbattendo l'etica in cantina. Così, fan tutte, del resto.

Sosteneva Tertulliano che “Prorsus credibile est , quia ineptum est“. E' credibile, proprio perché  non sta in piedi . Ma parlava, Tertulliano, di roba più seria .

Immagino che tra le letture ispiratrici del giudice Mastrandrea non ci sia Tertulliano, quanto piuttosto  Don Lisander: quel Don Abbondio, sempre così attuale. Del resto sosteneva Sofocle: “Per chi ha paura, tutto fruscia”.  Figuriamoci quando ”fischia il vento“ e Johnny non è un partigiano ma al massimo una marca di scotch. Questa è la Procura Federale, bellezza. Dove gli Azzeccagarbugli hanno sempre udienza. E dove  tutto (copyright Ennio Flaiano)  “E' certo, certissimo, anzi probabile“. In fondo, Pilato: chi era costui?