SOTTOBOSCO - DOTTOR ALLEGRI E MISTER HALMA

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
28.11.2016 15:30 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - DOTTOR ALLEGRI E MISTER HALMA
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

C'è un lato oscuro in Massimiliano Allegri. Un “Mister Halma“ che almeno un paio di volte a stagione prende il sopravvento sul razionale Dottor Allegri. 

Il cazzotto che travolge la Juventus a Genova nel primo tempo, nasce da una pessima valutazione dell'allenatore in fase di preparazione della partita. Lo ha riconosciuto lo stesso Allegri: “ Ho sbagliato “.

Ora, solo chi non lavora non sbaglia. Ma un tecnico preparato e vincente come Allegri non può perseverare nell'errore per un tempo e rotti prima di decidersi a cambiare.

Juric ha dato ad Allegri una lezione di calcio. 

Assurda la catena di destra, con Alves basso e Lichsteiner alto. Assurda quella di sinistra con Alex Sandro e Cuadrado di punta. Assurdo l'impiego di Hernanes: Allegri sa che il brasiliano non regge i ritmi alti e gli avversari muscolari. Assurdo tenere in panca Rugani, Higuain, Evra, Asamoah e Sturaro. La Juve in dieci ha giocato meglio che in undici.

Ora, al netto degli infortuni (Alves e Bonucci) , al netto degli infortunati (Pjaca, Dybala, Lemina), al netto dei convalescenti (Chiellini ) , Allegri è stato uccellato dai corridori esterni del Genoa e dalla fantasia di Rigoni contro il quale non ha saputo trovare contromisure.

Allegri si convinca e non ripeta gli errori della passata stagione:  le squadre, anche quelle di qualità come la Juventus, anche quelle vincenti, abbisognano di certezze. Cambiare tanto e spesso diventa deleterio.

 E' vero che il Genoa ha disputato una gara meravigliosa, vincendo con merito. Altrettanto vero è che la Juventus scricchiolante vista a Marassi è il frutto di una idea errata in sede strategica .

Mai come contro il Genoa, quell'aggettivo “cagon“ rifilato da Tevez ad Allegri è apparso appropriato. Perché  il “piano“ saltato dopo 5 minuti con la prima rete di Simeone era abbastanza chiaro:  abbassare il ritmo, cercando di sfiancare il Genoa. Un suicidio tattico contro avversari che dal primo secondo si sono proposti a manetta.

Dice che dopo le gare di Champions la Juve ha sempre perso. Vero. Dice che gli infortuni hanno condizionato le scelte . Vero anche questo. Dice che l'arbitro ha influito sul risultato. Questo non è vero. La vittoria del Genoa è cristallina. Ma è vero che Mazzoleni ha arbitrato da cani. Al netto del rigore negato, ignorato dal giudice di porta (a conferma dell'inutilità - vedi Milan -Juve e Torino - Chievo - di questi arbitri aggiuntivi) e sparito dalle sintesi televisive della gara, ci sono quei 26 falli del Genoa sanzionati con soli tre “gialli“. A  fronte degli 8 della Juventus, sanzionati con due cartellini. E va detto: Mazzoleni ha sbagliato non espellendo Cuadrado per una entrata durissima Ma è arrivato a “sbeffeggiare“ la Juventus concedendo un fallo che non c'era al Genoa in occasione del grave infortunio di Alves. Della serie “cornuti e mazziati“. Del resto la mancanza di uniformità nel giudizio è la piaga di questa stagione: Roma e Milan stanno beneficiando di rigori a raffica. Juve, Napoli e Inter se li vedono negati anche quando ci sono. Non lo dico io : lo dice la statistica .

La gara - sabato - contro la talentuosa Atalanta è la migliore possibile  per la Juventus, per dimostrare di aver assorbito il k.o subito a Genova.

Dove non hanno perso solo Allegri e una squadra tremebonda. A Genova ha perso la Juventus. Il silenzio stampa dei giocatori è stato sconcertante. L'Ussi ha la responsabilità di un comunicato ingiusto e tracotante. La Juventus quella  di aver fatto - con i media - di ogni erba un fascio.