Sotto la lente - Ora è azzurro il cielo di Conte: buona fortuna!

15.08.2014 01:10 di  Carmen Vanetti  Twitter:    vedi letture
Sotto la lente - Ora è azzurro il cielo di Conte: buona fortuna!
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Conte è  il nuovo ct azzurro.
E 'la cosa' è la nuova pietra dello scandalo con cui molti tifosi bianconeri stanno, già da qualche giorno, lapidando il tecnico salentino. E vieppiù lo faranno ora che la notizia è ufficiale.

Conte NON è più l'allenatore della Juventus.
Il vincolo che lo legava al club bianconero si è sciolto a luglio, consensualmente, a causa di una divergenza insanabile. Conte infatti aveva in mente un solo obiettivo, la vittoria, anche là dove non c'era ancora riuscito, da tecnico (ma ne aveva assaggiato la gioia da calciatore), voleva  poter almeno battersi alla pari con le prime della classe in Europa.
Impossibile, realisticamente, con questa Juve che, paga di tre anni di successi in patria, con tre scudetti e due supercoppe in pancia, dopo due settimi posti (e non son solo parole di Conte, è la realtà, per chi se ne fosse scordato), ha deciso di riassestarsi su un profilo medio (parole di Marotta).
Naturalmente è il club a fissare gli obiettivi (in questo caso la casa madre Exor di cui Juventus è semplicemente un asset) e dunque, con buona pace di tutti, la filosofia aziendale è questa.
Personalmente avrei desiderato che Conte rimanesse l'allenatore anche di questa Juve un po' dimessa; ma non se l'è sentita, forse ferito dalle critiche (anche pretestuose, su moduli e quant'altro) che avevano accompagnato l'uscita della squadra dall'Europa League); e dunque, pur con l’amaro in bocca, lo ringrazio per questi tre bellissimi anni e gli auguro buona fortuna.
Esattamente come feci per Didì, del quale ancora seguo con simpatia la carriera.
Esattamente come feci per Lippi, quando andò addirittura all’Inter; e poi ritornò pure indietro.

Le scelte future di Conte, da quel giorno di luglio in poi, sono problemi che riguardano solo lui.
Se in futuro dovesse allenare un club rivale della Juve in Italia o in Europa mi auguro di vederlo battuto: non per vedere Conte sconfitto, ma per vedere una Juve vincente.
Quanto al nuovo incarico come ct della Nazionale gli auguro comunque buona fortuna, ché ne avrà bisogno, visto il ginepraio in cui andrà a trovarsi: dal 2006 non riesco più a tifare per la maglia azzurra, ma sarò curiosa di vedere come  Antonio saprà raccogliere questa sfida, molto nuova per lui, lui che sinora, nella sua ancor verde carriera, ha sempre puntato e ottenuto grossi risultati col martellante lavoro giornaliero e che, da selezionatore, dovrà in qualche modo modificare le sue abitudini di lavoro; la vedo dura, ma saranno comunque due anni che lo faranno crescere.
Il tutto senza il minimo rancore nei suoi confronti. E’ il passato, e ora davanti abbiamo presente e futuro da vivere, tifando e soffrendo per i colori bianconeri.
Da noi Conte ha fatto bene, ha restituito alla squadra anche quella juventinità, intesa come disposizione d'animo, che si era persa; e questa mica ha potuto portarsela via; sta a chi l'ha sostituito non farla nuovamente disperdere. Non glielo perdonerei mai.

Quanto poi al fatto che sarà alle dipendenze di quella Federazione la cui giustizia domestica gli ha fatto pagare un prezzo non dovuto per il calcioscommesse, questo è un problema che deve affrontare con se stesso; la Juve ai tempi lo difese (pur con qualche errore strategico) perché credeva in lui (quando l'ha assunto ha scelto anche la persona e non solo il tecnico); e anche per tutelare quello che allora era un suo bene.
Adesso i suoi rapporti con la Federazione sono affar suo.
Altri sono quelli della Juventus, che ha ancora aperte tutte le sue rivendicazioni per Calciopoli. Un conto che vogliamo veder pagato. Ma questa è un’altra storia.