Moby Dick - Le richieste di Allegri

Editorialista del mensile "Calcio 2000" fondato da Marino Bartoletti, collaboratore de "Il Riformista". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Paolo Montero e Antonio Conte.
23.07.2014 00:30 di Alvise Cagnazzo Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Le richieste di Allegri

Un po' come recarsi ad un casting e non trovare il regista tanto atteso. Questa deve essere stata la sensazione provata da Evra, Morata e Pereyra. Seguiti e voluti da Antonio Conte, diretti da Massimiliano Allegri, un po' come scegliere una moglie e trovarsene un'altra sull'altare. Superato l'iniziale trauma, legato ad una novita' tecnica non prevista nemmeno dal piu' inguaribile dei romantici, fatta eccezione per il disincantato Buffon, la prima vera vittoria del presidente Agnelli e' stata quella di offrire una certa continuita' tecnica al percorso vincente dei bianconeri.

 

Regalando serenita' ad una piazza scossa dall'addio di Conte. Morata, infortunio fantozziano a parte, causato dall'uscita spericolata di Rubinho, terzo portiere bianconero che non giocherebbe titolare nemmeno in caso di epidemia di varicella, sara' il cannoniere di riserva, l'uomo nuovo. Capace di sostituire, pian piano, la leadership carismatica di Llorente. La coppia formata dal basco e da Tevez appare, quantomeno inizialmente, granitica. 

 

La dolorosa rinuncia a Lukaku, sul quale il Chelsea non pare in grado di offrire un negoziato logico sul prezzo del calciatore, non esattamente Pele', imporra' inoltre delle scelte ortodosse. Difficile pretendere un quarto attaccante di grande qualita', con il rischio di coprire il tridente latino fortemente voluto da Marotta e Paratici. Piu' facile ipotizzare un assalto a Shaquiri, il folletto svizzero che al Bayern Monaco fatica a giocare con regolarita'. Dopo aver assecondato trattative di mercato avallate da Conte prima del burrascoso addio, Allegri ha espressamente richiesto un fantasista capace di agire da seconda punta, identikit perfetto per il folletto di origine albanese, e due difensori. 

 

Per la precisione un terzino destro, Abate, in rotta con il Milan, e Nastasic. Il difensore jugoslavo potrebbe giungere a Torino in cambio di nove milioni, in parte ricavabili con la cessione di Isla. E se Conte non avesse battezzato frettolosamente l'addio di Immobile forse la Juventus non avrebbe dovuto sobbarcarsi l'ennesima spesa per tamponare un'emergenza in attacco...

 


I VIDEO DI ALVISE CAGNAZZO

http://www.youtube.com/user/wlarai?feature=results_main

CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International.