Moby Dick - La Juventus consegna le chiavi a Pogba. Su Coman grandi attese e tanta fiducia

Editorialista del mensile "Calcio 2000" fondato da Marino Bartoletti, collaboratore de "Il Riformista". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Paolo Montero e Antonio Conte.
11.09.2014 00:40 di Alvise Cagnazzo Twitter:    vedi letture
Moby Dick - La Juventus consegna le chiavi a Pogba. Su Coman grandi attese e tanta fiducia
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Consegnare le chiavi di casa è un po' come concedere una parte consistente di se stessi. Un gesto con il quale si vuol sincerare l'assoluta impossibilità di disturbare per chi è parte, integrante della propria vita. Per chi si vorrebbe incontrare rientrando a casa senza obblighi di preavviso. Alla Juventus è accaduto qualcosa di molto simile alla consegna solenne di un mazzo di chiavi, molto più di un semplice gesto. Il rinnovo, già siglato, di Pogba, ed oramai soltanto in attesa di esser deposito, sino al lontano 2019, rappresenta il sigillo su di un rapporto sempre più solido tra il francese e la società bianconera.

 

Con il prolungamento del contratto, a corredo di un più che lauto aumento di stipendio, da assestare fra i quattro ed i cinque milioni, bonus inclusi, la carriera di Pogba assumerà degli inconfondibili connotati di juventinità. In barba alle paure, a dir la verità oggi edulcorate da ben altre intenzioni, di Antonio Conte, sfiduciato da una politica di impoverimento d'organico, la scelta della Juventus pare orientata a confermare, e quindi rinforzare, l'idea di una società capace di rispondere picche alle proposte dei nuovi sceicchi.

 

Con Pogba, Asamoah, Vidal, capitan futuro Machisio, Pereyra, Romulo e Pirlo, abile e arruolabile per altri due anni, la Juventus può vantare uno dei reparti più completi, competitivi e, soprattutto, giovani, d'Europa. Persino superiore, al netto, del trio titolare, delle linee mediane di Bayern Monaco, Manchester City, Real Madrid e Barcellona. Non esattamente l'anticamera dell'inferno europeo.

 

La Pogba mania ha oramai travalicato i confini, rendendo la Francia una nuova capitale piena zeppa di talenti. Naturalizzati, perchè provenienti dalle colonie e dalle storture di qualche regime, ma pur sempre pronti ad indossare la maglia dei “bleus”. Non un Zidane e nemmeno un Platini, non un Papin e nemmeno un Desailly. Ma, semplicemente, Pogba...


 


I VIDEO DI ALVISE CAGNAZZO

http://www.youtube.com/user/wlarai?feature=results_main

CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International.