Moby Dick - L'analisi tattica: il "falso" 4-3-3 non maschera il problema centrocampo. Manca vero regista, Allegri deve trovare ancora l'equilibrio

Editorialista del mensile "Calcio 2000", collaboratore de "Il Riformista"e del tabloid "The Sun". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Montero e Conte
23.11.2016 01:15 di Alvise Cagnazzo Twitter:    vedi letture
Moby Dick - L'analisi tattica: il "falso" 4-3-3 non maschera il problema centrocampo. Manca vero regista, Allegri deve trovare ancora l'equilibrio

Dal falso "nueve" al falso "4-3-3". La Juventus si e' presentata nel catino del Siviglia con la maschera ed il trucco clownesco di chi vorrebbe incutere timore ma finisce per far solleticate l'avversario. Il fuoco di paglia di un avvio aggressivo dura appena cinque minuti. Il maggior possesso palla degli spagnoli disarciona ogni tentativo di controllare la partita.

Il gol di Pareja e' un regalo di Buffon, troppo lento nel leggere la traiettoria, troppo timido per non provare l'uscita alta sulla prima respinta di Mandzukic. A centrocampo Khedira non copre adeguatamente il campo mentre Pjanic appare poco supportato da Evra ed Alex Sandro in tema di sovrapposizioni ed inserimenti senza palla. L'impressione e' che il 4-5-1 sia uno scudo troppo fragile al cospetto di un Siviglia rimasto in dieci per sessanta minuti.

La vera delusione e' forse proprio quell'incapacita', cronica, di sfruttare  i regali della sorte. Il rosso a Vazquez e' meritato quanto imprevisto, considerando il tenore di una partita sino a quel momento dominata. Cuadrado soffre nei ripiegamenti e non e' mai messo nelle condizioni di lanciarsi sulla fascia. Marchisio gestisce la partita senza ricamate nei lanci. A quel punto il finto tridente non ha ragione di esistere.

La Juventus in superiorita' numerica non e' stata in grado di conquistare il centrocampo, subendo troppe azioni di rimessa a causa delle oramai solite imprecisioni di Dani Alves. Gli spagnoli, come da tradizioni, trasformano una partita di calcio in una corrida, cercando di innervosire gli avversari. La rete di Bonucci e' un inno alla potenza ed alla aggressivita'. La sua rasoiata e' leggermente deviata dal difensore, la Juventus passa in vantaggio e riabilita quella sorte a lungo mancata negli ultimi anni europei. 

L'entrata di Kean ed il ritorno al 3-5-2 segna il passaggio alla difesa coatta del risultato. Pur senza soffrire mai realmente, i bianconeri patiscono la mancanza di un regista vero. Mandzukic, eroico in alcuni interventi di testa in fase difensiva, sigla il terzo gol con bel tiro sul secondo palo, ammutolendo uno stadio sino a quel momento rumoroso. Allegri deve ancora trovare l'equilibrio tattico migliore e, forse, Marotta non dovrà tergiversare troppo per reperire un centrocampista di spessore in chiave mercato...

 

 

 

Alvise Cagnazzo - Giornalista, autore e conduttore Tv - "Tempi Supplementari"

Canale YouTube