Moby Dick - Juventus, ora devi cambiare modulo. Nel 3-5-2 fondamentali gli esterni. Dani Alves scavalcato da Cuadrado?

Editorialista del mensile "Calcio 2000", collaboratore de "Il Riformista"e del tabloid "The Sun". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Montero e Conte
26.10.2016 00:34 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Juventus, ora devi cambiare modulo. Nel 3-5-2 fondamentali gli esterni. Dani Alves scavalcato da Cuadrado?

Einstein, un luminare completo e poco incline all'ignoranza coatta, sosteneva l'impossibilità nel raggiungere risultati diversi in corrispondenza di una medesima azione. A volte è opportuno cambiare, cercando nuove soluzioni ai consueti problemi. La Juventus adagiata sul 3-5-2, guanciale soffice sul quale conquistare in scioltezza cinque scudetti consecutivi, non è piu' capace di sorprendere l'avversario. Dopo tanti anni di amorevole ossequio nei riguardi di uno schema, ricalibrato da Conte e perfezionato da Allegri, appiattitosi in un marmoreo 5-3-2.

 

Dani Alves, sostituto di Lichsteiner lungo la fascia destra, pare esser giunto da Barcellona in panciolle, rendendo pressoché nullo il contributo in fase di spinta. L'ex terzino del Barcellona non ha mai brillato in fase di copertura, mascherando quel vizio di forma tipicamente sudamericano con l'aggressività offensiva. Qualche ruga in più sulla fronte deve però aver mitigato questa caratteristica, rendendo innocuo uno dei laterali di destra più forti dell'ultimo quinquennio. Il peggior Lichtsteiner, approssimativo nei cross ed incapace di garantire slancio alla manovra, è oggi persino superiore al miglior Alves ammirato, tanto per usare un eufemismo, in questo scorcio di campionato.

 

Dopo diverse prestazioni deludenti è dunque pronto il cambio, secondo qualche spiffero di spogliatoio invocato persino dai senatori della squadra. La grande prestazione europea contro il Lione ha di fatto schiuso le porte della formazione titolare a Cuadrado, giocatore senza dubbio più agile e avvezzo al dribbling in corsa, doti fondamentali per reggere l'urto con qualsiasi tipo di schema. Complice l'assenza di Dybala, colpito da una leggera distrazione muscolare nella brutta sconfitta di San Siro contro il Milan, la nuova Juventus disegnata da Allegri dovrà cambiare il proprio assetto tattico. Favorendo la circolazione della palla e, possibilmente, l'innesco del grande bomber rimasto all'asciutto negli ultimi centottanta minuti: Higuain.

 

L'argentino non è mai stato innescato correttamente, dimenticato fra le maglie difensive avversarie, a ridosso della lunetta dell'area di rigore. Già a partire dalla sfida contro la Sampdoria, il tecnico bianconero avrà l'obbligo di costruire una squadra capace perlomeno di vivacizzare il gioco sulle fasce. La duplice presenza di Cuadrado e Alex Sandro dovrebbe di per sé allungare il gioco della squadra, conferendo ampiezza alla manovra. Higuain sa essere letale se servito a dovere. Ed un tridente formato da Alex Sandro o Pjaca, Pjanic e Cuadrado, in attesa del rientro di Dybala, non potrà che giovare ai meccanismi offensivi dei bianconeri. E, in particolar modo, alla salute realizzativa di Higuain...

 

 

 

 

Alvise Cagnazzo - Giornalista, autore e conduttore Tv - "Tempi Supplementari"

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