Moby Dick - Juventus, che sgarbo al Milan. Pereyra ad un passo dal Napoli. Bonucci vuole restare e diventare capitano. Su Pogba...

Le vie del Signore sono molteplici. Talvolta quelle del calciomercato sono addirittura infinite. Lo “scippo” Pjaca fornisce il dato più eloquente sulle evoluzioni di un mercato che, complici i ritardi nel passaggio di proprietà del Milan da Berlusconi al noto gruppo di imprenditori cinesi, sulla forza di una società capace di acquisire uno dei talenti più promettenti dell'intero mercato europeo senza dover partecipare ad aste usuranti. Il talento croato ha scelto la Juventus del connazionale Mario Mandzukic, preferendo i bianconeri al Milan, società che avrebbe certamente garantito maggiore continuità di impiego.

Marotta e Paratici hanno avuto il merito di raggiungere e successivamente staccare in volata Galliani, ad un passo dal definire una trattativa considerata chiusa soltanto sino ad un paio di giorni prima. Nell'otticca di rafforzamento del reparto avanzato, Pjaca sarà il “puntero” di scorta, andandosi a collocare qualche “mattonella” dietro a Zaza. Il centravanti lucano è infatti stato promosso nel ruolo, delicato, di primo rincalzo per l'attacco. Salvo clamorose offerente provenienti dalla Premier, Zaza sarà dunque chiamato a dimostrare il suo valore tecnico ed il suo equilibrio psicologico nella gestione dei grandi eventi. E' una Juventus corsara sul mercato quella che nel giro di venti giorni ha piazzato ben tre acquisti, Pjanic, Dani Alves e Pjaca, registrando soltanto le cessioni di Padoin, trasferitosi al Cagliari per poco meno di un milione, e di Caceres e Rubinho, lasciati liberi di scegliere il proprio destino dopo la scadenza del loro contratto. La favola di Esopo insegna come una rana non possa correre il rischio di scoppiare ingrossando il proprio corpo.

Dopo aver investito molto è dunque giunto il momento di cedere qualche giocatore considerato in esubero. Uno fra Asamoah, Sturaro ed Hernanes, corteggiato da Benfica e West Ham, lascerà Torino. Mentre per Pereyra il trasferimento al Napoli sarebbe oramai questione di dettagli. L'argentino, mai definitivamente sbocciato a Torino, ha accettato di buon grado la destinazione Napoli, non ponendo alcun veto sulla cessione dei diritti di immagine. L'operazione frutterebbe un totale di circa quindici milioni, consentendo ai bianconeri di realizzare, al netto dei vari ammortamenti, una plusvalenza di circa cinque milioni. Difficile, se non impossibile, invece, immaginare un futuro lontano da Torino per Bonucci.

Il difensore viterbese ha espresso ai dirigenti sabaudi la volontà di restare a Torino sino al termine della carriera, coltivando la legittima ambizione di diventare il futuro capitano della squadra. Per lui è pronto un rinnovo sino al 2021 a circa cinque milioni, premi esclusi, ad anno. Discorso diverso per Pogba. A 120 milioni...

CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Collabora con l tabloid "The Sun". Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International.

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