Moby Dick - Il Re si inchina alla Signora. La Signora fa inginocchiare il Re

Non era ipotizzabile, perlomeno inizialmente, un risultato cosi' rotondo. Eppure, al netto delle solite Cassandre, questa Juventus ha dimostrato di aver appena iniziato il proprio ciclo. Con Dybala sovrano assoluto della valle bianconera. Vincere e convincere non e' mestiere facile per chi, filosoficamente parlando, ha sempre preferito la sostanza alla forma.

La prestazione, mostruosa, di Dybala racconta di una squadra costruita per esaltare le qualita' del folletto con il ventuno cucito sulle spalle. Higuain e' stato tatticamente perfetto nel liberare il compagno di reparto, tagliando l'area avversaria con movimenti perfetti ed a tratti musicali. Dybala ne ha approfittato, con una piroetta sul primo centro, roba da estasi epicurea, e con una pistolettata dalla distanza senza nemmeno guardare la porta. Dani Alves ha annichilito Neymar, rendendo meno tenue la bonomia spagnola nei riguardi del talento che da dodici mesi non riesce piu' ad esprimersi ad alti livelli. Mandzukic, l'onnipotente croato rinato alla soglia dei trentuno anni in un ruolo tutto corsa e spintoni, potrà raccontare ai propri nipoti di aver zittito Messi con una manata sul volto, rendendo meno esaltante la gita della Pulce alle latitudini torinesi.

La Juventus di Allegri e' una squadra degna di menzioni storiche, dotata di uno spirito da provinciale in fase difensiva e di una artiglieria offensiva degna della Raf. Allegri ha giocato, come sempre, con astuzia, presentando un 4-2-3-1 mascherato da 4-4-1-1, rendendo instabile l'assetto blaugrana, piu' volte modificato sulla scorta del black out iniziale. La testata di Chiellini ha regalato piu' serenita', ad Allegri e scivolato un solco in mezzo al viso tanto simile ad un sorriso...