LA LANTERNA VERDE - INTER DIMENTICATA, LA FAME E’ QUELLA DI SEMPRE…BARZAGLI UN ESEMPIO!!!

22.09.2016 09:06 di  Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - INTER DIMENTICATA, LA FAME E’ QUELLA DI SEMPRE…BARZAGLI UN ESEMPIO!!!

Non mi capita spesso di andare allo Juventus Stadium a seguire, live, la Juventus (purtroppo)… Dopo il k.o. di San Siro, ho voluto essere presente sugli spalti della casa bianconera, curioso di vedere come la Vecchia Signora avrebbe reagito al passo falso rimediato contro la banda guidata da Icardi. Bene, la reazione c’è stata ed è stata veemente. La Juventus era ed è la favorita assoluta per conquistare lo Scudetto. Vero, il Cagliari non è l’Inter ma la cattiveria con cui i bianconeri hanno disintegrato i sardi ha, di fatto, zittito tutti coloro che, complice la sconfitta milanese, pensavano ad una Juventus “ridimensionata e più normale”.

Di normale, nella corazzata di Allegri, non c’è niente e nessuno. Partiamo da Higuain. Schierato (e ci mancherebbe altro) dal primo minuto, il Pipita ha ricordato a tutti (soprattutto a Max Allegri, il suo “capo”) perché uno così dovrebbe giocare sempre dall’inizio. Un cacciatore con la bava alla bocca, un bomber che vive solo per il gol. Un fuoriclasse assoluto… Benissimo anche Rugani. Finalmente vede il campo e, oltre a non sbagliare un pallone, trova anche il suo primo gol bianconero: meglio di così!!! Positivi anche Hernanes (tornerà utile) e Lemina (grandi polmoni). In crescita Pjanic, sprazzi di classe da parte di Dani Alves (ma non deve esagerare con le giocate ad effetto). E Dybala? L’ho seguito con particolare attenzione. Allegri dice che, rispetto alla passata stagione, gioca nelle stesse posizioni di campo. Onestamente non mi parso… L’ho visto cercare tanto la palla, arretrare di diversi metri per smistare il pallone. I piedi sono celestiali, il dribbling ubriacante ma, è un dato di fatto, il gol gli manca e pure tanto. Lo si nota da come calcia il pallone ogni volta che “vede” la porta. E’ meno sciolto, tira con rabbia, di fretta… Comunque sia, anche senza gol, resta una stella di primaria grandezza e, ne sono certo, avrà presto modo di tornare a festeggiare una sua marcatura… La Juve non può prescindere dalla sua fantasia.
Avversari avvisati, questa Juventus non ne è negoziabile. Ha una forza mostruosa. La fame, quella che le ha permesso di dominare gli ultimi cinque anni, non si è sopita. La sconfitta con l’Inter, ora ne sono certo, è stato un incidente di percorso, nulla più. C’è troppa qualità in questo gruppo per pensare che qualcuno possa infastidirla (discorso che vale per l’Italia, la Champions è un’altra storia)… 
Eppure, osservandola dalla tribuna stampa dello Juventus Stadium, ho carpito un piccolo difetto, insito nel DNA della Juventus targata 2016/17… Rispetto alle passate edizioni, tutte vincenti, c’è più voglia, da parte dei giocatori in campo, di divertire il pubblico con giocate ad effetto. Dani Alves che cerca il passaggio no look, Lemina che prova il dribbling di tacco o Dybala che si coccola eccessivamente il pallone… Espressioni di un calcio che non è nelle corde di Allegri. Forse è per questo che il tecnico toscano si è spesso arrabbiato, nonostante il risultato fosse in ghiaccio già dopo 45’. Per fortuna, ad insegnare come ci si comporta sul terreno di gioco, c’è un ragazzino di 35 anni suonati, ossia Barzagli. Chiamato, complice l’assenza di Bonucci, a comandare la difesa, si è distinto per eleganza e praticità. Ecco, la Juve deve imparare a specchiarsi di meno e ad essere più pratica. Ma stiamo cercando il classico pelo nell’uovo…