LA LANTERNA VERDE - E SE MANDZUKIC SI STANCASSE DI FARE IL DIFENSORE AGGIUNTO?
In queste giornate di interminabili polemiche, ho pensato ad altro… Ho scherzato con Ambrosini sull’esito di Juventus-Milan, ho riscoperto, grazie alle parole di Bodini, la magnificenza di Zoff portiere e ho riflettuto, a lungo, sul perché la Juventus vince mentre tutte le altre, almeno per ora, si devono accontentare di partecipare (mi riferisco solo alla volata Scudetto)…
Primo spunto: la rosa bianconera, valori alla mano, è la migliore, qualitativamente parlando, dell’intera Serie A. Secondo punto a favore dei bianconeri: quando hai un allenatore come Allegri, bravo a trovare sempre la soluzione corretta, è più facile vincere. Terza dote: la Juventus è abituata alla pressione, le altre squadre no. Quarto elemento: il DNA bianconero è diverso, unico. Il concetto di vittoria è incastonato nella mente di ogni giocatore juventino che si vede “costretto” a non sbagliare mai. Quinta virtù: alla Juventus sono bravi a lavarsi i panni sporchi direttamente in casa, senza sbandierare il tutto come capita altrove. Potrei andare avanti a lungo… Poi mi è passato davanti agli occhi, sfogliando la rosa bianconera, tale Mario Mandzukic, l’attaccante croato che, con il suo sacrificio, ha reso tutto possibile… Beh, in effetti, a pensarci bene, nell’equazione vincente della Vecchia Signora, il fattore MM (Mario Manduzkic) è vitale. Guardate il suo palmares. Ha vinto nove trofei in Croazia, cinque in Germania, uno in Spagna (Supercoppa di Spagna con l’Atletico Madrid) e, ad oggi, conta tre titoli con la Juventus. A tutto questo dovete aggiungere una Champions League, una Supercoppa Uefa e una Coppa del Mondo per club, premi vinti durante la sua avventura al Bayern Monaco.
E, da non dimenticare, può snocciolare oltre 70 presenze con la nazionale croata. Bene, questo Signore, con la “S” maiuscola, per il bene della squadra, ha deciso, a 30 anni suonati, di dismettere i panni dell’attaccante d’aria di rigore, ruolo che ricopriva, con eccellenti risultati, da moltissime stagionii, per diventare un “terzino aggiunto che si fa tutta la fascia per tutta la partita”. Mentre gli Higuain si godono l’aria pura dell’area di rigore e i Dybala svariano per tutto il campo alla ricerca della zolla prediletta, il croato con la faccia da duro esaurisce, tutte le sue energie, sulla fascia, sperando di avere, quando è in fase propositiva, una palla buona da spingere in rete. Ho letto anche delle critiche nei suoi confronti: “Sbaglia troppi gol”. Ah sì? Forse sarà perché corre come un matto per tutta la santa durata dell’incontro? Provateci voi a restare lucidi facendo un ruolo che, ricordiamolo, non è congeniale alle sue caratteristiche…
E qui è sorta, spontaneamente, una domanda: ma cosa accadrebbe se Mandzukic dovesse stancarsi di fare il difensore aggiunto? La Juventus ha un altro giocatore con la stessa cattiveria, passione, spirito di sacrificio e fisicità del croato? La risposta è la seguente: assolutamente no…
L’OM si sarebbe già fatto avanti, c’è chi giura che anche Conte ci starebbe facendo un pensierino (sempre che rimanga al Chelsea). In Cina lo ricoprirebbero d’oro, così come in MLS. Tutti pronti, inoltre, a metterlo sotto contratto non come “difensore aggiunto” ma come attaccante puro d’area di rigore, ossia il suo ruolo naturale. Cara Juventus, è Mandzukic il valore aggiunto, il plus che rende il tutto meravigliosamente efficace. Non è un tipo che sembra amare troppo i complimenti, meglio, ogni tanto, farlo felice riportandolo in mezzo all’area di rigore. Dovesse stancarsi, cara Vecchia Signora, l’oliato meccanismo che tanti frutti sta portando, potrebbe incepparsi…