L'IMBOSCATA - Juve-Milan, gara vera che non si doveva giocare. Novità Gagliardini, la strategia bianconera. A giugno possibile affare del secolo (da 100 mln!). Zaza, controproposta Marotta al Valencia. Rigori, quando se la sentiranno?

23.12.2016 01:26 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Juve-Milan, gara vera che non si doveva giocare. Novità Gagliardini, la strategia bianconera. A giugno possibile affare del secolo (da 100 mln!). Zaza, controproposta Marotta al Valencia. Rigori, quando se la sentiranno?
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

IL CORAGGIO DI NON CEDERE

 

Difficile parlare di calcio mentre a Berlino ammazzano le persone in un mercatino natalizio. Mentre ad Ankara uccidono ad un evento culturale l'ambasciatore russo in Turchia. Mentre ad Aleppo continua la carneficina in una città che ormai è solo in un ammasso di macerie. 

Lo spettacolo - come si dice – deve continuare . Ma prima un pensiero doveroso alle vittime. E la   volontà di offrire, nel perimetro delle singole competenze, qualche cosa di più di una vaga solidarietà. La determinazione di non piegarsi alla minaccia e alla paura. Con il coraggio di non cedere. Cogliendo ogni occasione per far sentire, forte, che ci siamo. E che non siamo e mai saremo indifferenti. Che sposiamo la vita non la morte, la solidarietà non l'indifferenza, la giustizia non l'ingiustizia .

 

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QUANDO SE LA SENTIRANNO?

 

Premessa: quando accadrà alla Juventus di ottenere un rigore all'ultimo secondo (e non è un modo di dire) di una gara importante, allora  magari ne riparliamo, serenamente. Per il momento la cronaca di questa prima parte di campionato evidenzia che Madama ha avuto un solo rigore a favore. Ha un attacco che produce, qualche volta in area di rigore, ci va. Ma dagli arbitri non ottiene comprensione.  Andiamo avanti così. Chissà se mai - prima o dopo - chi arbitra la Juve, se la  “sentirà“.

I fotogrammi del film dell'ultima giornata del torneo, prima della sosta, evidenzieranno a lungo la paura del Napoli (pareggio all'ultimo respiro, secondo rigore consecutivo dopo le lamentazioni di Sarri) che la sfanga con la Viola. E l'ennesimo (ormai ho perso il conto) penalty elargito alla Roma. Del resto mica si è “magici“ per nulla. La classifica segnala che il Napoli, raramente lontano dal San Paolo, vince gli scontri che contano. Che la Roma (con una partita in più) accorcia sui campioni d'Italia e che Dzeko è il principe dei “gollonzi“. Che la favola Sassuolo sta evaporando, che Belotti è un centravanti implacabile, che la Lazio al Meazza si è proprio “scansata” e che dal sesto posto l'Inter manda segnali. Lontana dalla vetta della classifica, ma onore a Pioli. Uno che parla poco e tanto lavora.

E' Natale e dai pacchi dono il Genoa (pur sconfitto a Torino) scarta il bimbo Pellegri, classe 2001, bomberino della Primavera e una vita calcistica davanti. Su di lui (tanto per cambiare) c'è la Juventus, per una futuribile coppia da urlo con Kean. Ci starebbe di voltare pagina, di godere in pace zampogne, stelle natalizie,  pini odorosi vestiti di luci e palle colorate. Ma c'è ancora  una pratica da sbrigare prima di andare in vacanza: la Supercoppa Italiana. 

 

 

PRESTIGIO E DINERO 

 

Si gioca a Doha:  per il prestigio e soprattutto per il “dinero“. Quasi tre milioni di euro a cranio.  E' il primo trofeo della stagione e in realtà non dovrebbe essere disputato: la Juventus avendo vinto sia campionato che Coppa Italia ne avrebbe il diritto.  A tavolino, magari via fax . Ma al netto delle esigenze economiche, in quella specialità (il “tavolino”) la Juventus  risulta (a differenza di altri, fuoriclasse nell'arte di vincere per vie burocratiche ) impreparata. 

Il Milan ritardato da imprevedibili problemi aeroportuali: con esagerate polemiche. Evitabile la battuta di Berlusconi (“Come fermare la Juve? Bisognerebbe cambiare gli arbitri e i giudici“).   Il Cavaliere racconta bene le barzellette, ma con le battute decisamente va fuori giri. Alla Juve l'hanno presa con filosofia. Ma, riportano le gazzette, quelle parole hanno fatto girare gli zebedei alla truppa. In ogni caso: con  nuovi arbitri magari la  Juve potrebbe avere numeri superiori nella casella rigori ottenuti. Diciamo pari a quelli del Milan? Diciamolo. Per i giudici, Berlusconi ha qualche ragione:  la sua “odissea“ con la “magistratura comunista“ è nota. Calcisticamente, con altri giudici, la  Juventus potrebbe ottenere finalmente un processo equo, al posto del processo farsa del 2006 . 

Juventus – Milan: sulla carta gara con un solo pronostico. Nella sostanza gara aperta. Negli ultimi due scontri il Milan ha sopperito alla differente qualità correndo e soffrendo. Mai comunque risultando inferiore. La Juventus ha ancora sul gozzo il gol annullato a Pjanic nello scontro al Meazza. Il Milan non ha dimenticato il gol non visto di Muntari. Ma ha dimenticato il gol (valdio) annullato a Matri nella medesima partita . 

 La Juve è esperta e cinica, il Milan  “bello e giovane“: Condor Galliani dixit.

Tra poche ore si gioca. Arbitra “l'interista“ Damato. Sarà una partita vera. E senza polemiche, si spera.

 

 

CALDARA DOMANI: SUBITO GAGLIARDINI

 

 “Si vis pacem, para bellum : se vuoi la pace, prepara la guerra“. Beppe Marotta  probabilmente recita - prima di coricarsi- ogni sera, l'adagio latino. Qui la “guerra“ è quella del mercato calcistico . A un paio di settimane dalla sua apertura, Marotta (voglio vedere se ancora qualcuno oserà metterne in dubbio le capacità ) ha già messo a segno un grande “colpo“: l'atalantino Caldara, come da settimane avevo anticipato ai lettori. Una ventina di milioni investiti su un giovane che sarà ( con Rugani ) il perno della difesa della Juventus nei prossimi anni.

Arriverà nel 2017, forse nel 2018. Con lui arriverà anche il compagno Gagliardini, già prenotato da Marotta. La novità è che Gagliardini, su specifica richiesta di Allegri, potrebbe accasarsi a Torino fin da gennaio.  La Juventus con un congruo cash, cederebbe Spinazzola, già in organico all'Atalanta e di cui detiene il cartellino. E darebbe in prestito gratuito ai bergamaschi per sei mesi, forse per tutto il 2017, Rolando Mandragora. Un giovane ( reduce da lungo infortunio ) che Gasperini conosce e apprezza. I rapporti tra Juve e Atalanta sono ottimi. Assieme, le due società sono sulle piste dell'ascolano Orsolini. Investimento comune, con il ragazzo destinato alla Dea per un paio di stagioni. Poi si tireranno le somme.

Essendo Gagliardini un 94' e Mandragora un 97', la Juventus dovrà, per rispettare i parametri anagrafici della rosa, cedere qualcuno. Il maggiore indiziato è Hernanes con probabile destinazione Valencia . Perché Valencia? Perché Prandelli ha chiesto Zaza, ormai in uscita dal West Ham e di fatto ancora un giocatore della Juventus. Il Valencia vorrebbe l'attaccante in prestito con diritto di riscatto, evitando l'obbligo.  Marotta sarebbe intenzionato a recapitare in Spagna questo tipo di offerta: vanno bene le condizioni che richiedete per Zaza, ma solo se vi prendete (probabilmente in saldo) anche Hernanes. In uscita risulta pure Asamoah. E non è da escludere che sul mercato finisca Lemina. Ma solo se l'offerta scollinerà, per lui,  i 30 milioni. A gennaio Marotta proverà ad ottenere Witsel dallo Zenit. Non ci fosse l'accordo, il giocatore arriverà a giugno a parametro zero. Mese nel quale entrerà in rosa anche Betancur, talento uruguagio del Boca :  già prenotato, firma entro aprile 2017 per 9 milioni e 400.00 euro. E' un 97' e per  il primo anno potrebbe essere parcheggiato in una società amica.

La meglio gioventù per rendere sempre più ( italiana ) e vincente, la Juventus.  Madama controlla i   Sensi e i Berardi. Ha mandato i Romagna, i Cassata e i Leali a farsi le ossa in serie B. E nella Primavera oltre ai bambini Kean e Caligara, sta facendo crescere  i  Clemenza e i Muratore : due di qualità. A gennaio  tornerà disponibile Pjaca : di fatto, un nuovo acquisto dallo smisurato talento .

 

BONUCCI CAPOBRANCO

 

Intanto Bonucci, vero capobranco dello dello spogliatoio,ha prolungato al  2021. Come avevano fatto Rugani e Sturaro . A gennaio- ha spiegato Marotta , toccherà a Dybala.

Molti si interrogano sul futuro di Allegri. Una cosa ridicola. Ma gira il nome di Simeone indicato anche come successore di Pioli all'Inter. Allegri è il giusto vestito per la Juventus. E' un uomo razionale. Che smussa gli angoli, che decide amministrando e  normalizzando. Che non va sotto la curva a concedersi ai tifosi, ma che ha in pugno lo spogliatoio.  Non piace ai tifosi vedovi di Conte. E' diverso, Massimiliano Allegri, ma è un vincente. Un testardo, cocciuto ( fin troppo ) livornese capace di invenzioni e cinismi. Alla fine ha ( quasi) sempre ragione lui. E se c'è uno che può portare la Juventus alla vittoria a Doha, al sesto scudetto consecutivo e magari a vincere la Champion's , questo è Max Allegri.

Sul mercato resta aperta la pista Donnarumma. Il Milan lo sa, Raiola lo sa. Forse non lo sanno - o forse ancora non hanno percepito il problema - i futuri padroni del Diavolo con gli occhi a mandorla. 

Nonostante i primi mesi dell' anno siano notoriamente gelidi, ad Oporto nel primo incrocio agli ottavi di Champions  fra Porto e Juventus, farà caldissimo. E non solo per la posta in palio. Andre Silva è un attaccante che intriga parecchio la Juventus. Al quale Alex Sandro avrebbe già spiegato cosa sia Madama. E cosa Madama a Torino e nel mondo stia realizzando.

Sarà Andre Silva un obiettivo di giugno . Vi chiederete: e Tolisso? Il prezzo non è giusto. 

 

DICE MAROTTA …..

 

Dicono che la Juve abbia mollato Kessie. Non ci sono conferme ma è possibile. Seguitemi e capirete. 

Dalla Francia rimbalza ancora una volta Matuidi. Io non ho conferme e reputo la voce “improbabile“. Tra l'altro pare che il Psg abbia chiesto in cambio Mandzukic. Ma certo: Dybala no ?  . 

Direte, ma il famoso regista ? Resta (per ora ) aperta la pista N'Zonzi per giugno. Lo ha confermato ( interesse solido) Marotta, facendo intendere che la Juve  ( interesse tiepido ) segue anche Dahoud . Defilata resta la pista Tielemans. Defilata perché  per giugno potrebbe profilarsi l'affare del secolo. Un affare da 100 milioni ( tra cartellino ed ingaggio ) che porta il nome di Marco Verratti . Lui il primo obiettivo, N'Zonzi il secondario. Per Kessie la Juve non vuole partecipare ad aste. A me risulta che lo step non valicabile sia tra i 24 e i 25 milioni. Percassi ha preso tempo. Dall'Inghilterra, infatti, avrebbe ricevuto  offerte più remunerative. Avrebbe : condizionale.

 Torniamo a Verratti.I segnali che da mesi manda il suo  procuratore sono trasparenti : Verratti vuole vincere e vuole un campionato più competitivo di quello francese. In una intervista Di Campli   ha spiegato che prima o dopo Verratti si muoverà da Parigi, che contatti con società italiane ( Inter e Juventus ) ci sono stati, al pari di società iberiche, inglesi e tedesche ( Barcellona, Chelsea, Bayern ). E in questo contesto la Juventus, secondo Di Campli, se l'Inter ha la capacità finanziaria per acquisire il giocatore, anzi “ qualsiasi tipo di giocatore “, la Juventus ha ( oltre agli euro)  il profilo e il progetto giusto per le ambizioni di Verratti. Una mia fonte, solitamente ben informata, afferma che Marotta avrebbe ipotizzato a Di Campli una offerta economica importante  . Convincere il Psg non sarà facile. Gli anni di contratto che legano Verratti al club parigino sono ancora molti. Ma la Juve a giugno ci proverà. Lo stesso Marotta rispondendo a una domanda su James Rodriguez ha affermato :  “ La Juve ha la capacità economica per realizzare grandi affari “ . Tradotto : al netto di James Rodriguez  Madama può permettersi un'altra operazione alla Higuain .

 

UN 10 PER LA LEGGENDA

 

  A Torino, chissà mai perché la maglia numero 10 non è stata assegnata. Neanche a Dybala che pure avrebbe la personalità per portarla e che pare non la voglia. La numero 10, storicamente è la maglia più venduta, quella che fa maggiormente sognare i tifosi. Eppure a Torino non l'hanno assegnata. L'agente di Verratti- che mi dicono ogni settimana si senta con Marotta- potrebbe saperne di più. 

 Il bambino che nella stanza aveva le foto di Le Roi e di Alex, ( diventato  grande calciatore a Parigi ) con la 10 di “ quei due “ sulle spalle. Il conto in banca , “ certamente conta. Ma certi sogni non hanno prezzo. Con la maglia del Psg, la Storia non la fai.

Ma con la 10 di Omar Enrique Sivori, entri nella Leggenda.

 

Buon Natale a Marco Verratti. Buon Natale a Juventus e Milan. E buon Natale, ma sì, anche agli arbitri. E buon  Natale- ovviamente- a voi tutti .