L'IMBOSCATA - Finale Champions, anticipiamo strategie Allegri e Zidane. Juve non far la stupida. Un consiglio al mister. Il mercato reparto per reparto: nomi e indiscrezioni. Overdose Inter. Benatia, ha ragione Crozza. Ritornello Pecoraro

12.05.2017 00:27 di Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Finale Champions, anticipiamo strategie Allegri e Zidane. Juve non far la stupida. Un consiglio al mister. Il mercato reparto per reparto: nomi e indiscrezioni. Overdose Inter. Benatia, ha ragione Crozza. Ritornello Pecoraro
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

LA NOTTE DEI PRETORIANI

 

Dunque sarà Juventus- Real Madrid. Inutile girarci attorno, giocarla è bello ed è un privilegio. Ma per passare alla storia bisogna vincerla. La statistica dice che i blancos non sono invincibili. Si viaggia in perfetta parità: 8 vittorie per la Signora degli Scudetti, 8 sconfitte e 2 pareggi. Chi vince “strappa” e va in fuga. 

Lo scrivo ora e vediamo se ci prendo: Allegri giocherà la finale con la medesima formazione (salvo imprevisti)  che ha iniziato allo Stadium con il Monaco. Per due motivi. In questo momento è la formazione più equilibrata. Il secondo perché Allegri vorrà concedere ai suoi pretoriani la chance di entrare nella leggenda. In fondo il duce bianconero si chiama Massimiliano. Quasi come il più esaltante gladiatore mai visto sullo schermo.

Sarà una grande partita:  Barzagli contro Ronaldo, Chiellini contro Benzema, Alex Sandro contro Bale, Pjanic contro Modric, Khedira su Kroos, Higuain contro Varane. E poi lo scontro più pepato: Dani Alves contro Marcelo. Compagni in Nazionale, avversari da sempre con i club. Si conoscono: sanno ogni reciproco pregio e difetto.

Ma chi si prenderà cura di Dybala? A naso Casemiro. Che è un grande mediano. Ma che non ha il passo per tenere il primo sprint del nuovo Sivori. La Juventus dovrà curarsi (tanto) di Ramos. Di testa è una sentenza. Ma anche il Real dovrà curarsi della devastante “mina“ da fuori di Bonucci.

Poi c'è il croato che non ride mai. Ecco: il Real non ha un uomo in grado di contenere Mario Mandzukic. Infine c'è Gigi Buffon: sarà la sua notte. Quella per la quale ha lavorato, sofferto, stretto i denti. A Berlino visse la grande delusione .A Cardiff  la Coppa dalle Grandi Orecchie, potrebbe portargli anche il Pallone d'Oro.

Ve lo dico, perché lo so per certo. Questa volta negli spogliatoi del Millennium, Max Allegri non predicherà la consueta “halma“. Questa volta dirà alla sua legione di “scatenare l'inferno“ . 

Ho visto e rivisto il Real di Zidane: il calcio italiano gli ha molto insegnato. Immagino che fosse per lui, proverebbe saggiamente ad allargare il campo con gli Asensio e Luca Vasquez. Ma dovrà fare i conti con i suoi senatori. Io confido nella loro  “superbia“. Se cercheranno di giocare il loro calcio “ toreato” non avranno scampo. Ci sono tre ex nelle due sponde : Khedira, Higuain e Morata. Il primo, io a scanso di equivoci, non lo farei più giocare fino alla finale. Dal secondo mi aspetto che faccia il Pipita. Che dimostri sul campo che a Madrid hanno fatto male a congedarlo. Da Morata mi aspetto di tutto. So quanto possa essere letale. Spero entri tardi nella partita. E spero che la BBBCM si rammenti delle sue grandi qualità. Uno solo, comunque vada, uscirà felice dalla notte di Cardiff : Zinedine Zidane. Se vincerà perché avrà portato a casa la “ dodicesima “ . Se perderà, perché avrà lasciato il trofeo - come ha rivelato- alla squadra del suo cuore .

 

 

JUVE NON FAR LA STUPIDA....

 

Il match ball campionato si gioca a Roma. Che ha tanti motivi per rovinare la festa bianconera. Ad Allegri basta un pareggio. Ma Spalletti si gioca il secondo posto con il Napoli: l'accesso diretto alla Champions . Va bene che a Madama basta un pareggio. Va bene che Dzeko che ha creato gran parte del fatturato-gol della Roma, è out. La gara resta insidiosa. Ma converrà che Madama chiuda la pratica scudetto all'Olimpico. Ha altro  cui pensare. Francamente non mi importa un tubo di vincerla davanti a Totti e a Nainggolan. Davanti a D'Alema e a Venditti. Davanti a Tavecchio e a Pecoraro. Anzi, se pari sarà, auspico che la gioia sia sobria e non provocatoria. Il sesto scudetto di fila consegnerà la Juventus al mito. Ineguagliabile, chissà per quanto tempo. Ma prima di gioire, il pareggio servirà conquistarlo. Eviterei di scollinare alla successiva col Crotone: è una squadra che sta bene, che è affamata di punti e che ancora non ha abdicato. Magari retrocederà, ma certamente lotterà con le unghie e con i denti .

Auspico, lo ribadisco, in ogni caso compostezza. La Juve non imiti il Milan a Doha. Contemporaneamente spero che non ci scassino per la miliardesima volta col “gò de Turone “.

Forse giocherà Totti: sarà uno stimolo in più per la Juventus celebrare un campione. Che spesso ha fatto incavolare con le sue dichiarazioni gli juventini, ma che merita l'applauso di tutti per la sua eterna carriera e per le sue inimitabili prodezze . Roma 10 : facciamo che ci stringiamo la mano. I grandi del calcio si onorano. Persino se spudoratamente hanno chiesto  ( a “Francè” ) di intercedere  presso il Grande Architetto, contro  “li gobbi infami" .

All'Olimpico: senza spocchia e con grande concretezza. La Roma è forte e va rispettata. Pareggiare a Roma sarebbe il modo migliore per preparare il resto: Coppa Italia e Champions .

Consiglio ad Allegri: se  il sesto di fila andrà in bacheca, spazio nelle prossime gare ai Mandragora e ai Mattiello. Vediamo a che punto sono col recupero. E di che pasta sono fatti .

In ogni caso : Juve, non fare la stupida, domenica sera !

 

 FOSSI MAROTTA: CONTI SUBITO 

 

Mi scrivono e mi chiedono in molti: che  mercato farà la Juventus? Le voci le conoscete. Il libretto degli assegni, peraltro non ce l'ho io. Ce l'ha Beppe Marotta. Io posso solo esprimere la mia opinione. Consapevole che Marotta ha ragione quando dice che “è difficile migliorare una squadra come la Juventus“ . Per migliorarla ci vogliono i top player. Che costano e spesso non sono in vendita. Ma si può migliorare la rosa. Anche a fronte di probabili cessioni.

Cosa farei io?  Per prima cosa prenderei Conti. Non mi convince e non mi piace De Sciglio, al netto della stima che Allegri ha per lui. Mi piace Conti: per come gioca e per l'atteggiamento che ha in campo. Lo prenderei subito. Prima di scatenare un'asta pericolosa. Se lo svizzero  se ne andrà a fine stagione, dietro a Dani Alves, il giovane Conti a mio avviso è perfetto.

Dovesse partire Asamoah, io farei rientrare da Bergamo, Spinazzola , anticipando il fine prestito .

Attacco: sento molte voci su Keita. Bel giocatore. Ma è un esterno d'attacco, una seconda punta poco propenso alla fase difensiva. Con Pjaca ai box fino a novembre alla Juve serve a mio parere un esterno dotato di tecnica ma anche di fisicità. Io voto Bernadeschi.  Può alternarsi a destra con  Cuadrado o a sinistra con Mandzukic. Non vi fate ingannare dalle voci su Douglas Costa: le ha messe in giro il Bayern .

Ci vorrà certamente una alternativa a Higuain. L'ideale sarebbe Schick. E visto che ha una clausola di 25 milioni , non vedo cosa ci sia da discutere. La Juve la paghi, oppure cerchi una via alternativa con la Sampdoria, magari offrendo, oltre al cash , qualche giovane di valore in prestito.

Non convince Schick? A me piace Dolberg dell'Ajax. Non è detto piaccia a Marotta.

Centrocampo:  ci sarà Bentancur. E la Juve dovrà decidere se tenere o dare in prestito Mandragora. Io lo terrei. Per migliorare il settore (magari con qualche contemporanea cessione) serve un pezzo da novanta. Verratti a mio parere non si muove. Tolisso? A me piace. Ho l'impressione , tuttavia, che Madama su di lui si sia raffreddata. Goretska? Possibile. Andre Gomes? Non credo. Paredes? Ti rinforza la rosa ma non è un top player. Identico discorso per Pellegrini. Meglio Rabiot: se il Psg lo metterà in vendita. Fofana? Dipenderà da come tornerà dopo l'infortunio.

Porta: la vicenda Donnarumma è nota. La Juve c'è e ci sarà . Dipenderà da Raiola e dal giocatore. Più probabile, tuttavia, con l'addio ( quasi certo ) di Neto che arrivi Meret. Giovane da formare ma  con già alle spalle uno splendido campionato con la Spal: la bottega è quella dell'Udinese. Cara ma frequentata da Marotta .

Infine la difesa. Se Benatia resta (azioni in rialzo nelle ultime settimane) serve una alternativa a Barzagli che probabilmente a Cardiff chiuderà la sua magnifica carriera. Consapevole, Madama, che uno come Barzagli sarà difficile da trovare. Caldara resta a Bergamo per un'altra stagione. A me piacciono due dell'Ajax in quel settore : il leader Sanchez e il giovanissimo ma tostissimo  De Ligt (classe 99')  uno e novanta di grinta ed elevazione .

Ce ne saranno altri? E' probabile. La mia impressione è che qualche cosa Marotta e Paratici abbiano già chiuso. Ci sarà tempo per le verifiche.  Allegri? Andiamo: se credete a Babbo Natale, potete credere che non resterà. E se mi sbaglio pago una cena dal mio amico Gualtiero Marchesi. A chi? Al primo che arriva di parere contrario. Sono su facebook: datevi da fare. Ma se ci prendo la pagate voi a me. Giusto?

 

OVERDOSE INTER

 

Preso Sabatini. Vogliono tutti : Conte, Simeone, Spalletti. E se appena gli gira anche Mourinho. Vogliono, James, Tolisso, Berardi, Schick. Vogliono saccheggiare la Roma : Rudiger, Nainggolan, de Rossi e Manolas. Poi apriranno i vasi comunicanti: le “pippe “ di Milano in Cina. E i Texeira e i Martinez sotto la Madonnina. Vogliono tutti. Tutti i migliori. E li vogliono tutti assieme. Ma soprattutto vogliono disperatamente, in una stagione da incubo, l'attenzione mediatica : gran parte della mia categoria li asseconda . Hanno ancora un buco largo 32 milioni per il fair play finanziario. Fino a luglio non potranno fare mercato. Per farlo prima dovranno cedere almeno per la medesima cifra. Ma i media li seguono, li incalzano, li incensano. Hanno licenziato Pioli a tre giornate dal termine in modo volgare, come la Juve fece, altrettanto volgarmente, con Ranieri. Ma va bene : pagine su pagine. Sono il nuovo che avanza. Hanno Sabatini e hanno Ausilio. Sovrapposizione ? Ma dai : complementarietà , caso mai .

Per la cronaca : se Conte accetterà (ma ha già detto di no)  l'ingaggio offerto da 15 milioni l'anno, sono trenta lordi. Alla faccia del fair play finanziario .

 

UN AVVOLTOIO SUL MILAN

 

Sull'altra sponda le cose sono quasi comiche. Faranno un mercato da 200 milioni, sentenziano quelli che frequentano “la stanza dei bottoni“ . Intanto hanno un passivo di bilancio annuale di 74,9 milioni di euro. Al netto del closing. Come faranno ? Il cinese che ha comprato il Diavolo aveva un patrimonio di 750 milioni di euro. 300 li ha messi in tre tranches di anticipi  . Gli ultimi cento attraverso un intricato percorso dalle Isole Vergini, al Lussemburgo, alla Svizzera e infine in Italia. Per gli altri ( circa 400) che  mancavano, ha chiesto un prestito ad una società nordamericana. Il titolare del gruppo onorando il suo soprannome (  l'Avvoltoio ) li ha concessi ad tasso da usura : 11,5 %.

 Ma anche questi, vogliono. E ne vogliono tanti. Hanno preso Musacchio . Sono sulle piste di Rodriguez. E vogliono Baselli, vogliono Belotti, vogliono Morata, vogliono Pellegrini, vogliono Papu Gomez. E anche loro, ( come del resto l'Inter e il Napoli ), vogliono Schick e Conti .

Media sedotti dai cinesi meneghini. Tutti ad abbeverarsi alla fonte del  nuovo che verrà. Nessuno che guardi il quadro complessivo : due patrimoni del calcio italiano, strizzati come limoni, venduti e cancellati. A Milanello, hanno spostato per il momento le foto del Cavaliere e di Galliani. Ad Appiano Gentile hanno proprio cambiato il nome . Nessuno che guardi alla Juventus, al Napoli, all'Atalanta, alla Lazio ( Lotito è antipatico e dispotico ma certamente ne capisce: di calcio e di affari ) . Tutti a chiedersi come mai il fatturato della Juventus sia tanto salito (oltre i 500 milioni le previsioni degli analisti ) e quello delle altre no . E pensare che quelli di Milano, quelli di Inter e Milan, con Calciopoli l'hanno sfangata. E in serie B non ci sono andati . Quelli dell'Inter addirittura si sono “ arrubati” uno scudetto : di cartone . Pensa se ci fossero andati : in serie B . Altro che cinesi. Non gli sarebbe bastato il tesoro degli Aztechi .

 

IL PAESE DELLE MERAVIGLIE

 

L'ultima sul caso Benatia è che la ”voce“ dal sen fuggita, sia arrivata dalla sala stampa dello Stadium, dove un microfono era rimasto acceso. Sala stampa vuota, presente solo un razzista: di passaggio . Dai, basta: un informatico dilettante è in grado di risolvere il mistero in mezz'ora. Basta fargli avere le registrazioni delle comunicazioni interne Rai. Basta, prendere per i fondelli la gente. Se volete dare un nome e un cognome al razzista. Se non lo volete, continuate a palleggiarvi la cosa con un unico vero obiettivo : insabbiare la vicenda .

Ha ragione Crozza. Questo è il Paese delle Meraviglie. Dove qualsiasi vicenda dura un giorno e poi passa in cavalleria. Rammentate il povero Regeni? Il giovane assassinato in Egitto ? Ci ha provato inutilmente persino Papa Francesco ad  ottenere chiarezza dal regime egizio. Non vedo torme di inviati a caccia di notizie al Cairo per cercare di far luce sul caso . E il signore che governa la Turchia, che ha sbattuto in prigione migliaia di giornalisti, professori universitari, medici, uomini e donne di cultura, cineasti, teatranti: tutto bene a Istanbul? Pare di sì : non ne parla più nessuno. E dell'omicida Cesare Battisti, in quale antro del Brasile si sarà nascosto ? Qualcuno lo sta cercando ? Qualcuno ne ha chiesto conto al governo brasiliano?  Questo è un Paese fantastico dove tutto può accadere. 

 

CETERUM CENSEO: PECORARO.... 

 

Quindi, ma chi se ne frega se un razzista non viene individuato. In fondo è solo un insulto dal “sen fuggito“ . Poca roba . Quindi nella mia splendida solitudine, mentre nessun organo di stampa,  nessuna televisione, nessuna radio, ritiene di occuparsene, men che meno il ministro della Giustizia Orlando (che pure potrebbe)  impegnato a tempo pieno sulle quotidiane vicende del Pd e della sua  ribelle Sinistra , dico, come ogni settimana, inascoltato: “Da ultimo penso che Giuseppe Pecoraro debba andarsene dalla Procura Federale“ .

Volete saperlo? E' stato certamente più facile per Catone. Quella era “solo“ Cartagine. E i cartaginesi dei nemici. Questi, viceversa, sono amici. Tutti amici. Troppo amici. Maledettamente amici.