L'IMBOSCATA - Dybala? "No hay dinero". "Barzellette" Pecoraro, fuori il nome del "cartaio". La Juve chiederà risarcimento. Assalto a Vinicius: competenza o follia? Retroscena Goretzka. Voto Conti. Il futuro dei baby. Sapete che Berardi...

14.04.2017 00:15 di Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Dybala? "No hay dinero". "Barzellette" Pecoraro, fuori il nome del "cartaio". La Juve chiederà risarcimento. Assalto a Vinicius: competenza o follia? Retroscena Goretzka. Voto Conti. Il futuro dei baby. Sapete che Berardi...
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

HALMA, RAGAZZI

 

Halma. Lo dico alla livornese, come lo direbbe Max Allegri. Adesso calma. E non tanto perché al Camp Nou, il Barcellona è una squadra capace di stritolarti. Sono convinto che la Juventus a Barcellona non si farà stritolare. Ma egualmente calma: gli avversari vanno rispettati specie se si chiamano Messi, Neymar, Iniesta. Calma perché la Juventus è solo a metà dell'opera. E troppe volte la Coppa maledetta ha riservato ai sostenitori della Signora  amarezze. Quindi calma. Ma insieme anche la consapevolezza che questa Juventus è una fisarmonica che suona armoniosa: grande difesa, soluzioni ottimali per chi riceve la palla sugli scarichi, grande spirito di sacrificio e un ragazzo che in una notte si è preso un pezzo della corona del Re. Si vede che i giornalisti a Mediaset, come a Sky, sono giovani.  Quarantenni che hanno invocato Del Piero. No, amici miei, il primo gol di Dybala è un gol alla Sivori. Io da tempo sono convinto che lo spirito dell'Angelo con la faccia sporca si sia trasferito in questo ragazzo destinato all'Olimpo del calcio. Il secondo, è un gol alla Dybala. E già questo spiega la grandezza di un giocatore che ha appena 23 anni . Quanto vale, oggi Dybala? Rispondo come in una intervista mi rispose anni fa  il Presidente  dell'Atletico di Bilbao incalzato su Julen Guerrero: “No hay dinero“.

 

MANDZUKIC DA “UNDICI“

 

Certo il Re è stato tallonato per tutta la gara da Alex Sandro. Una sola volta se l'è perso e la Pulce ha infilato una palla al bacio per l'inserimento di Iniesta. Ma davanti al Professore c'era Gigi Buffon: una parata prodigiosa che Supergigi ha ridotto a cosa normale. Ma era un parata difficile.  Mi ha detto l'amico Pier Fenzo, premiato principe del Foro a Venezia: “ha fatto una parata da hockeista". Vero: a me è sembrata una parata alla Zoff. Anche Dino restava in piedi.  Gigi Buffon da tempo è il più grande portiere del mondo. Sandro Piccinini ha detto in diretta che la  Juve “ha la difesa più forte del mondo“. Io direi che la Juventus difende come nessuno – forse solo l'Atletico di Madrid – al mondo sa fare. Stupirò i lettori: per me il migliore in campo è stato Chiellini, che ha “masticato“ Suarez, segnando anche un gol alla Chiellini. Direte, ma dai, Dybala ha fatto due capolavori. E' vero li ha fatti. Ma in 95 minuti capolavori li hanno fatti anche Dani Alves, Pjanic, Khedira, Cuadrado, Alex Sandro, Bonucci. E Higuain ha sgobbato come mai forse aveva fatto nella sua vita calcistica. I gol proverà a farli  al Camp  Nou . 

Li ha fatti, i miracoli, soprattutto Mario Mandzukic: per me, non da dieci e lode, ma da undici. Mai visto sul campo uno fare le cose che fa lui. Avrei pagato di tasca mia, quando giocavo, per avere un compagno così: mostruoso.

 

UNA SQUADRA IN "MISSIONE"

 

Negli States, nel mondo NBA, c'è una nota considerazione: “L'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa vince le partite" . Così è la Juventus, oggi. Forse non la più bella della Storia, ma la più pragmatica, certamente sì. A me a lungo è sembrata una squadra “in missione". Gente che ha ancora sul gozzo, la finale di Berlino. Gente che in Germania non c'era, ma che con la Juve vuole prendersi tutte le soddisfazioni del mondo.

Non era facile preparare il match con il Barça. La Juve veniva dalle due trasferte a Napoli, complicate anche per problemi ambientali che né il sindaco, né il presidente del Napoli, né l'allenatore del Napoli avevano stemperato. Mettendo anzi legna sul fuoco in modo irresponsabile.

Non era facile con un componente dell'antimafia che si era fatto ritrarre con uno striscione che recitava “Juve Merda" .

 Non era facile con un Procuratore Federale che mentendo per tre volte nelle audizioni alla Commissione presieduta da Rosy Bondi, aveva spiegato per quale motivo Andrea Agnelli era stato deferito: collusione con l''ndrangheta. Una accusa infamante ed infame della quale Pecoraro (al suo posto ancora, incredibilmente) auspico dovrà prima o dopo rispondere . Sorprendente, nel merito, il silenzio della Commissione Antimafia. Veramente inappropriata la risata (sul web) della presidente Rosy Biondi. Chissà , magari Pecoraro sa raccontare bene le barzellette. Incredibile il silenzio del presidente della Federazione, Tavecchio . Ma cosa serve ancora per dire a Pecoraro di preparare gli scatoloni? Uno che per tre volte mente. Mente persino dopo la precisazione del procuratore di Torino, Spataro  (“mai fatte interpretazioni, abbiamo trasmesso solo gli atti“) con altrettanta contro-precisazione di Pecoraro (“Mai detto che la Procura di Torino ha fatto interpretazioni“)

 

PECORARO: VIA  

 

Mi viene in mente una commedia hollywoodiana con Dean Martin: beccato dalla moglie in flagrante adulterio, suggerisce il vecchio Dean  all'amante di uscire dal letto (nuda) , di vestirsi e di andarsene. Rispondendo alla esterrefatta cornuta, che indignata chiede (“chi è quella donna?“) con un serafico: “ Donna? Quale donna?“ .

Negare sempre, negare l'evidenza, negare tutto. Sappiamo come funziona il giochino. Non mi aspetto che in un soprassalto di dignità Pecoraro si dimetta. Mi aspetto che venga cacciato. Da Tavecchio, da Malagò. Da questo insolito  ministro dello sport, Lotti, che dello sport punto sembra preoccuparsi. Da qualcuno che abbia, per la miseria, sangue nelle vene . Pecoraro non ha fatto solo un errore. Pecoraro ha reiterato il suo errore. Senza scusarsi. Se ne deve andare. Ma prima ci dica chi è il “cartaio“. Fuori il nome. Perché è evidente che Pecoraro non ha cercato di colpire la Juventus. Non il suo Ad, Marotta (una intercettazione, ininfluente peraltro, è stata esclusa) . Pecoraro ha cercato il bersaglio grosso : Andrea Agnelli, il presidente. Con una inesistente intercettazione. Forse perché  Agnelli ha votato per Tavecchio, sbarellando gli equilibri politici in Fedarazione? Forse perché da tempo si ipotizza che nel consiglio federale dopo decenni di assenza possa sedere un rappresentante della Juventus? Chi ha paura dei cambiamenti? Andate a vedere chi sono i compagni di merende di Pecoraro e avrete le risposte.  Via Pecoraro. Ma prima fuori il nome del “cartaio". Che Pecoraro abbia messo in piedi  questa “pecorata“ pro domo sua è improbabile. Quelli come Pecoraro hanno sempre qualche amico dietro alle spalle. Fuori il nome. E subito dopo: fuori dai piedi . 

  La Juve comunque,  non ha accantonato la cosa: Pecoraro dovrà renderne conto . E il presidente Tavecchio, nel caso voglia continuare con Pecoraro, dovrà allargare i cordoni della borsa. La Juve chiederà, giustamente, una montagna di euro di risarcimento danni. Tranquilli, tifosi:  a Torino non hanno dimenticato. E non hanno intenzione di dimenticare. Era difficile isolare la squadra da tutto questo. Ma questa è la Juventus, una società speciale. Fatti di uomini. Non di “soldatini“ come ironicamente disse Cassano . Di uomini. Anzi di grandi uomini. Sul campo e dietro alle scrivanie .

 

MADAMA E' IN CREDITO

 

E' solo il primo round con i catalani. E la loro qualità va rispettata. A casa loro giocheranno una gara diversa. Lo dovrà fare anche la Juventus. Allegri che è il primo artefice delle splendida vittoria allo Stadium (a proposito: la fortezza continua a restare inespugnabile) è il primo ad esserne consapevole: “A Barcellona , dovremo cercare di far gol“. Quello che il Barca non si aspetterà , sarà una Juventus ancora più feroce nel pressing. Se li  addenti in mediana, davanti ricevono male la palla. E' a centrocampo che la Juventus dovrà vincere la partita. Allegri lo sa. Soprattutto cacciando nella zucca dei giocatori che a Barcellona si riparte da zero a zero. Dicevo prima della gara al mio amico Paolaccio, insigne fisico nucleare: “Meglio uno zero a zero che un 2-1. L'importante sarà non prendere gol in casa“. Dopo la splendida notte allo Stadium, ne sono ancora più convinto.

 Detto questo credo che a  Monaco di Baviera, e a Madrid abbiano cominciato a preoccuparsi: questa Juventus è di un livello che fa paura. Questa Juventus può arrivare fino a Cardiff. Poi la pelota è rotonda e la Dea, come noto, capricciosa. Ma anche la Dea, lo sa che la Juventus, da molto, moltissimo tempo è – sul tema – in largo credito. A Torino si aspettano che la Dea si tolga la benda accompagnando Madama a realizzare quel sogno che né i dirigenti, né i giocatori e tanto meno i tifosi, osano definire. Ma che vogliono. Fortissimamente vogliono .

A  Dortmund invece si sono dovuti preoccupare di cose ben più serie. Giustamente sospesa  Dortmund- Monaco dopo l'attentato che ha mandato in ospedale in giocatore, spaventato una intera città, indignato ancora una volta il mondo. Servirà capire chi è stato a mettere tre bombe nei pressi del furgone del Dortmund. E perché. Sperando che la motivazione, ancora una volta non sia religiosa.

 

TESTA AL PESCARA

 

Parlare del campionato italiano, può sembrare quasi blasfemo, a questo punto. Ma la prossima tappa della Signora è a Pescara, contro l'ultima in classifica.  Poi mercoledì si replica al Camp Nou.

E dunque benedette le parole nel dopo gara di Juve-Barcellona, arrivate da Chiellini: “Ora testa al Pescara“. Si dirà: ma neppure un attimo di gioia? Poca. La notte di Madama è stata esaltante. Ma ancora non ha vinto nulla. E quindi la necessità è quella di rispettare anche il Pescara, ultimo in classifica, ma non  ancora domo. Ne mancano sette per la Leggenda e una manciata di punti per la certezza matematica. Come sosteneva l'Avvocato: “Noi siamo la Juventus” . E benché Gianni Agnelli avesse le giuste stigmate per permetterselo, quel “noi“ non era un pluralis maiestatis​. Noi significava e ancora significa, davvero, noi . Ovvero, tutti voi, popolo bianconero. Tutti: nessuno escluso. 

 

 

FOLLIA O COMPETENZA?

 

In Brasile ne sono convinti: la Juventus avrebbe deciso di pagare la clausola di 30 milioni di euro per assicurarsi Vinicius Jr, il diciassettenne che in patria paragonano a Neymar. Un esterno d'attacco molto talentuoso, velocissimo, che ha stregato gli osservatori di Madama. Sulla stellina carioca c'è anche il Barcellona, squadra nella quale gioca Neymar e per questo al centro dei sogni del ragazzo. Ma la Juventus, avrebbe deciso di anticipare i tempi della trattativa facendo un investimento decisamente oneroso per un giovane calciatore che deve ancora dimostrare di che pasta sia veramente fatto. Ma a Torino dopo aver perso la corsa per Gabriel Jesus, andato al Manchester City per 37 milioni di euro, avrebbero deciso di non correre rischi. E' evidente che Paratici e i suoi collaboratori devono  aver  visto in Vinicius Jr qualità davvero speciali. 30 milioni per un ragazzino possono sembrare una follia. Ma visto che raramente alla Juventus sbagliano in sede di mercato ,probabilmente si tratta solo di competenza. Con un investimento oneroso destinato ( se l'affare si chiuderà ) a diventare un affarone . Vinicius, rammenta il nome di Vinicio, bomber del Napoli del Comandante Lauro. Uno che i gol li faceva: a grappoli . 

 

NOVITA' ENTRO GIUGNO

 

Facciamo il punto sul mercato bianconero. La cosa certa è che arriverà arriverà  Bentancur, rinforzo per il centrocampo. Le mie informazioni sono che dall'Atalanta tornerà alla casa madre Spinazzola. Orsolini sarà mandato a farsi le ossa in una società amica. La Juventus si riprenderà Favilli dall'Ascoli (via Livorno) e lo manderà parimenti in prestito. Incerto il futuro di Cassata: non è esclusa una cessione in Premier (piace al Liverpool) .

La trattativa più avanzata è quella per Bernardeschi: nell'affare dovrebbe entrare Lirola, oggi in prestito al Sassuolo. A centrocampo arriverà un pezzo da novanta. Più probabilmente Tolisso. Ma la Juventus non ha perso le speranze di arrivare a Verratti (che martedì ha tifato Juve). La trattativa è complessa. Per tanti motivi. E la valutazione data al giocatore è l'ultimo dei problemi. Ne parlerò dettagliatamente in futuro. Ma la Juventus ci  proverà fino alla fine del mercato. Poi c'è Goretzka​, imponente metodista dello Schalke 04: contratto in scadenza nel 2018, nessuna intenzione di rinnovare. Il suo procuratore è il medesimo di  Khedira. E a me risulta che il metronomo di Madama abbia fatto sul giovane collega, il medesimo lavoro che Buffon ha fatto con Bernadeschi: spiegare cosa sia dal di dentro la Juventus . 

Intanto Dybala ha rinnovato, mentre c'è attesa per quello di Allegri: le voci di divorzio per entrambi continueranno. Ma saranno solo voci. Oggi ci sono tutte le premesse affinché Dybala (nuova scadenza nel 2022) e Allegri scadenza nel 2018) siano il futuro di Madama .

In difesa io resto dell'avviso che Benatia non sarà riscattato. E la convocazione di Romagna (a Brescia in questa stagione)  nello stage della Nazionale, apre nuovi scenari per il pacchetto dei difensori. La Juventus ha nel vivaio giovani pepite da cesellare: Kean su tutti . Poi Clemenza dal fatato mancino. A centrocampo Muratore mediano che sa far gol sembra pronto per il palcoscenico maggiore. Ma impressionante è la crescita di Caligara (classe 2000) un mediano dalla debordante personalità. Stanno crescendo anche i brasiliani Rogerio e Matheus. In rosa la Juve ha anche Mattiello e Mandragora, due ragazzi di qualità che hanno perso un anno causa gravi infortuni. Mandragora a mio parere sarà il Mascherano della Juve. E se Mattiello torna quello visto a Verona prima dell'entrata killer di Nainggolan, la Juve ha risolto il problema della fascia destra per molti anni. Può darsi che Allegri decida di tenerli in rosa. O magari che Madama li mandi un anno a giocare con continuità, in prestito altrove. La stessa sorte dovrebbe toccare al portiere Audero. Per il vice Buffon (Neto se ne andrà) la Juve da tempo sta puntando Meret. A meno che Donnarumma e quel che sapete. Ma la ciurla milanista  (forse) sta per finire.  La parola presto, passerà a Raiola .

Infine l'attacco: piace Schick della Sampdoria. Piace soprattutto a Nedved. La Juve è in prima fila in grado di sbaragliare la concorrenza. A mio parere, comunque, in prima squadra sarà promosso stabilmente Kean, uno che per la sua categoria sembra illegale.

 

LO SAPETE CHE BERARDI.... ?

 

Non dovrebbero esserci ulteriori incontri per Berardi: la Juve ha preso atto della volontà del giocatore di non trasferirsi a Torino. Dicono  abbia già firmato per l'Inter. E' una balla sulla quale i media continuano a ricamare. Firmare adesso è illegale e cosa passibile di penalità federali. E poi c'è Squinzi: io non so se davvero Squinzi darà il consenso a Berardi di trasferirsi a Milano. Altrove magari sì. Magari anche a Milano: ma non alla squadra che ha i medesimi colori dell'Atalanta. Lo aveva promesso. Squinzi tifa Milan. Lo aveva promesso alla Juve. Se Berardi non ci vuole andare, padrone. Ma temo sarà difficile per Berardi rifiutare anche il Diavolo. In fondo anche quelli sono cinesi, no? 

 

CONTI BIANCONERO

 

Andrea Conti è un 97' esterno destro dell'Atalanta. Uno che corre, sgobba, fa tutta la fascia e  frequentemente fa gol. Un calciatore moderno. Ha rivelato il suo procuratore che Andrea “è uno juventino sfegatato“. E a dimostrazione che il Gasperini boy lo è per davvero, per Juventus – Barcellona era in tribuna (assieme al neo juventino Caldara, a Spinazzola e a Gagliardini: già qualche rimpianto per aver accettato l'Inter?) a fare il tifo per la sua squadra. So che c'è l'interesse di Marotta e Paratici per il giovanotto. Ma che per il momento la trattativa non si è ancora aperta. Su Conti ci sono altri club: dalla solita Inter (se un giocatore interessa a Madama, garantito che i cinesi neroazzurri, vanno – vedi Gagliardini - sul medesimo obiettivo), al Chelsea. Ora non so quali valutazioni faranno in Corso Galileo Ferraris. Ma uno così è da prendere. Non solo  perché ha dimostrato di essere bravo: uno così, dalla pelle bianconera, è un valore aggiunto. Io voto Conti: che ne dice dott Marotta?