L'IMBOSCATA - C'è un "Giallo Berardi". Gagliardini juventino mancato: c'è una ragione. Un viola potrebbe tingersi di bianconero. Pace Agnelli-Della Valle? Coppa Italia, l'avversario che la Juve voleva

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
13.01.2017 00:26 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - C'è un "Giallo Berardi".  Gagliardini juventino mancato: c'è una ragione. Un viola potrebbe tingersi di bianconero. Pace Agnelli-Della Valle? Coppa Italia, l'avversario che la Juve voleva

IL “ GIALLO “ BERARDI

 

Comincio da una indiscrezione che mi è arrivata su Domenico Berardi. Il talento del Sassuolo, è stato prenotato, come noto,  tre anni fa dalla Juventus. La mia fonte riferisce di un recente confronto “gelido“ che sarebbe avvenuto tra la dirigenza del Sassuolo e chi tutela gli interessi del giocatore. 

Sempre secondo la mia fonte, il confronto avrebbe avuto una algida conclusione. Non è escluso che il termometro tra qualche mese volga al rialzo. Ma al momento la temperatura sarebbe “polare“.  

Vale la pena di riavvolgere il nastro del film. Domenico Berardi, classe 1994 è un grande talento.   Un attaccante moderno, esploso nel Sassuolo. Nel giugno scorso l'affare sembrava ad un passo dalla definizione. Sfumato per le riserve del calciatore. Si scrisse che Berardi, tifoso dell'Inter, gradisse la destinazione milanese. Squinzi respinse le offerte. Il rapporto Squinzi – Agnelli è solido. E per Squinzi la parola data è un impegno sacro. Ha promesso Berardi alla Juventus (fissato addirittura il prezzo in circa 25 milioni) e intende onorare la promessa. Il contratto del giocatore scade nel giugno 2019. Non sono in grado di dire se il Sassuolo nel corso del confronto di cui mi è stato riferito, abbia offerto un prolungamento . 

 L'interesse della Juventus - a quanto ne so – su Berardi, rimane immutato. E' presto  per dire come finirà. Ma difficilmente il Sassuolo asseconderà i sogni meneghini di Berardi che come procuratore ha Seghedoni. Ma è noto che per Berardi pesi molto il giudizio della sua famiglia. Squinzi è un imprenditore di stampo antico. Uno di quelli con i quali gli affari si fanno con una stretta di mano, senza l'ausilio di carte scritte. Se Squinzi non cambierà idea (in caso, ovviamente, di cessione), Berardi non avrà alternative: o Juve o un trasferimento all'estero. 

 

JUVE-INTER: NON SOLO CALCIO

 

La conclusione del “giallo“ Berardi arrischia di avere una coda urticante. Comunque vadano le cose.  La rivalità tra Juve e Inter è nota. Certificata da mille polemiche. Ora con la nuova proprietà cinese e grazie ad una grande liquidità economica, l'Inter intende ribaltare le gerarchie di potere (sportivo ed economico) del calcio italiano. L'acquisto di Gagliardini, per una cifra fuori mercato, è il primo segnale di quella che si annuncia come una vera e propria “guerra” calcistica. Se Berardi approdasse nel prossimo giugno a Milano, lo schiaffo mediatico per la Juventus sarebbe violento. L'Inter vuole diventare (dopo aver a lungo schierato persino 11 stranieri contemporaneamente in campo) una squadra con un'anima italiana. Per farlo vuole i migliori: Verratti, Bernadeschi, magari Romagnoli, magari Belotti. E appunto Berardi. La materia del contendere tra Juve  ed Inter si è pericolosamente cristallizzata su quello scudetto - in seguito ai fatti di calciopoli - assegnato nel 2006 a Massimo Moratti a tavolino. Una ferita che ancora sanguina. Per qualcuno la nuova rivalità di mercato tra Juve e Inter può fare solo bene al sofferente pallone nostrano. Non sono d'accordo. Senza le riforme, promesse - nero su bianco - da Carlo Tavecchio e oggi definite “ utopia “ quello tra Juve e Inter può diventare uno scontro frontale. E se per Bernadeschi, Verratti, Belotti, la corsa è libera, non così per Berardi. Non ci vuole la sfera di cristallo per comprendere quali potrebbero essere le conseguenze.

Qui non si tratta di avere o non avere una “figurina“ in più. La posta in gioco è altra.

Gagliardini è stato il primo assaggio. L'Inter ha la capacità economica per “lusingare“ qualsiasi campione. Compresi quelli della Juventus. Ma anche a Torino non scherzano. Tradotto : non conviene stuzzicare i “fumatori” di Torino. Perché se quelli mai decidessero di sostituire le sigarette con la pipa …....

 

CONVENIENZA ITALIANI

 

Per coprirsi da eventuali sorprese in quel ruolo, la Juventus intanto sta trattando l' esterno  d'attacco dell'Ascoli, Orsolini, talento di grandi prospettive. Su di lui c'era il Milan, ora a contenderlo alla Juve c'è il Napoli. Orsolini dovrebbe finire la stagione ad Ascoli per essere poi mandato a rodarsi in serie A in una società “amica“ della Juventus. E' un '97. E costa un quinto di quanto costa Berardi.   

Orsolini: giovane e italiano. La Juventus da tempo sta percorrendo questa strada. Rugani, Sturaro e Mandragora sono giovani che si sono già presi o che presto si prenderanno la Juventus.

Orsolini è assistito da Di Campli, il  procuratore di Marco Verratti. Che si dice vorrebbe rientrare in Italia.  La trattativa non sarà semplice. Il PSG g non ha necessità di incassare. E' stato il club francese a consacrare a livello europeo Verratti. Ma il giocatore (sul quale peraltro ci sono anche il Bayern di Ancelotti, il Real Madrid e l'Inter ) vuole un campionato più competitivo di quello francese. E in Italia, (lui tifoso bianconero che in camera aveva il poster di Del Piero ), la Juventus sarebbe la sua priorità. Da tempo dicono che Marotta sarebbe disposto a staccare per Verratti un assegno importante. Magari rimpiangendo di non aver investito anni or sono una manciata di milioni quando Verratti era a Pescara.

In ogni caso, la Juve lo ha capito da tempo: investire sugli italiani (bravi), conviene. Uno zoccolo duro di italiani fa le fortune di una società. L'esempio più eclatante è quello della bellissima Atalanta di Gasperini, da sempre attenta agli investimenti sul vivaio. Tra l'altro, raramente adattandosi ai campionati stranieri, (al netto delle eccezioni Zola, Vialli, Albertini, Zambrotta, Pepito Rossi con maglia Villareal,  oggi Sansone e appunto Verratti) gli italiani sono una garanzia per il futuro. Hanno minor desiderio di espatriare dei giocatori stranieri. I “ fallimenti “ da Cassano a Zaza sono numerosi. Insomma con un Pogba il rischio di perdere il giocatore è elevato. Con gli italiani decisamente minore.  Per questo la Juventus che ha già bloccato Caldara, sta lavorando per portare a Torino anche Conti, anche lui esploso nell'Atalanta:  un esterno che ha corsa e attitudine al gol.

Oggi la Juventus poggia sulla muraglia costituita da Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Rugani, Sturaro, Marchisio. Presto potrebbe arricchirla con i Mattiello e i Mandragora. Oltre che con i Caldara (sicuro) e i Conti (possibile). E con pazienza, magari con i Kean, Caligara, Muratore, Clemenza, Romagna, Favilli. E Cassata (anche se per il giocatore oggi in prestito all'Ascoli pare sia arrivata una offerta di 10 milioni da parte del Liverpool: ma se è così forte perché privarsi di un 97' sia pure per una cifra importante?) 

Segnatevi questi nomi perché ne risentirete parlare.

A proposito: un osservatore del calcio giovanile mi ha dato una sua interpretazione sul mancato arrivo di Gagliardini alla Juventus. A suo parere la Juventus il suo Gagliardini ce l'ha in casa. Si chiama Caligara, è un classe 2000 e gioca con gli “anziani“ della Primavera.

Italiani: non è un segreto che la Juventus stia pensando a De Sciglio, gradito ad Allegri. E non è un segreto che Marotta abbia dichiarato che “ quasi sempre il portiere della Nazionale arriva dalla Juventus“ . Tradotto : Gigio Donnarumma. Sul quale il suo procuratore, Mino Raiola ha mandato più di un segnale in direzione Torino .

Italiani: a mio parere il migliore della nidiata si chiama Federico Bernadeschi, i cui margini di crescita sono ancora da scoprire. Da esterno, Paulo Sousa lo sta trasformando in un interno a tutto campo. Per la corsa, il tiro e l'accelerazione a me ricorda Ballack. Persino più veloce e più dotato nel dribbling del tedesco. I Della Valle cercheranno di blindarlo. Ma come ho spiegato la scorsa settimana, Bernadeschi è destinato a cambiare casacca. Fossi Marotta  monitorerei la situazione di Bernadeschi: uno di qualità . Alcuni esperti di mercato sostengono che potrebbe essere Bernadeschi e non Verratti il grande colpo della Juventus a giugno. Traccia: Buffon e il Berna, entrambi di Carrara sono amici. Molto amici. E dopo cento “scontri“ verbali, amici potrebbero diventare anche Agnelli e Della Valle. Se non altro per convenienza. Digitare, Gazzoni (ex presidente del Bologna) e ne saprete di più .

 

 

ELEGANTE COME  SCHIAFFINO

 

La Juventus , comunque,  non si ferma al mercato italiano. A giugno (ma forse già a gennaio) arriverà l'uruguagio del Boca , Bentancur, tuttocampista classe 97'.  Dicono sia fortissimo e che abbia una eleganza che rammenta quella di Schiaffino .  Bisognerà vedere come si adatterà al calcio italiano. In generale- sotto questo profilo- gli uruguaiani sono una garanzia. E sempre per il mercato di giugno il nome che più piace è quello di Tolisso del Lione. Un centrocampista che costa caro ( non meno di 30/ 35 milioni ) ma che dal punto di vista fisico e dinamico (oltre che tecnico) ha le qualità per essere nella mediana della Juve l'erede di Khedira. Che- dicono- a fine stagione potrebbe essere attratto da una esperienza statunitense.

E Dybala? La Juventus ha intenzione di blindarlo per molti anni. Dybala ha spiegato di volere restare a lungo. Ma nel calcio d'oggi, mai dire mai. Dybala potrebbe partire. Come ha fatto Pogba. Per venti milioni (all'anno) di ragioni.

Altri? L'ultimo che potrebbe arrivare a parametro zero (o per una manciata di euro) è il  terzino bosniaco Kolasinac, che milita (in scadenza a giugno) nello Schalke 04 . Andrebbe a coprire il “buco“ aperto dalla (più che probabile) partenza di Evra.Cosa è successo ? E' successo che la prova di Doha con un Evra brutalizzato da Suso ha terrorizzato la dirigenza. Il resto sono cose che abitualmente succedono in uno spogliatoio quando la carta d'identità di un campione (ed Evra lo è) diventa lisa . 

 

DI BRUTTO

 

Di bello, l'ultima giornata di campionato ha proposto l'appassionato pubblico del San Paolo. Di Bello ( inteso come arbitro ) dovrebbe invece cambiare cognome . Per quanto visto in Napoli - Sampdoria in Di Brutto.  Oscar per i migliori effetti speciali ( serie cinematografica “  il Vento fa il suo giro “ ) a Pepe Reina. Cascate, stramazzate ( vero Strootman ? ) : qualcuno abboccherà . Di bello c'è stata la partita sofferta ma vittoriosa del Milan contro il Cagliari. E la rimonta ( quarta vittoria consecutiva ) dell'Inter ad Udine. Di brutto il rigore che manca al Genoa nella gara con la Roma. Di bruttissimo l'infortunio ( auguri ) di Perin . Di bello c'è stato il primo gol del Pipita allo Stadium contro il Bologna. Di bellissimo il gioco dell'Atalanta che pur priva di alcune “ stelline “ è andata a mostrare mirabilia sul campo sempre difficile del Chievo . Ma i direttori sportivi delle società più titolate del Paese l'hanno mai visto giocare il piccolo, fantastico Papu Gomez  Mah .  

 

PILLOLE DI COPPA ITALIA

 

3-2 allo Stadium in Coppa Italia, contro l'ennesima bella Atalanta di stagione. Pillole sparse. Dybala super (gol da urlo, cioccolatino per Mandzukic, un rigore subito , netto quanto non rilevato) .  Asamoah quasi recuperato. Pjanic, (rigore vincente nel sette), ispirato. Bene per un tempo anche il pendolino svizzero in odore di prolungamento di contratto. Ordinato e senza fronzoli l'esordio di Rincon. Ma o lui o Sturaro: insieme no . Mandzukic un bel gol, un palo, una occasione divorata. Dopo l'uscita di Marchisio un'altra Juventus : decisamente peggiore. Serve un vice: a Marotta lo scrivo dalla scorsa stagione. Hernanes no, è solito ululare dai teleschermi il super-tifoso Cesare Pompilio. Ragione da vendere: il problema di Hernanes è fisico. Quando i ritmi si alzano o deve difendere, sparisce. Scampoli di Bonucci al rientro dopo l'infortunio. Ma a Firenze probabilmente non partirà titolare. Neto da cazziare per un paio di leggerezze. I due gol atalantini non attribuibili  al duo Barzagli- Rugani ma a tutta la squadra.  Rivisto Marco Pjaca : corsa devastante, un paio di spunti super. Ma tanto da lavorare, ancora, dal punto di vista tattico. In panca oltre a Chiellini, squalificato, anche Cuadrado (preservato per Firenze), Buffon (idem) e Higuain (rotazione con Mandzukic). Konko pesca il gol della domenica con un drop rugbistico. Comunque, un gran gol. Timido Caldara, bianconero prossimo. Sfacciato e  volitivo Conti, bianconero possibile. Non male anche Spinazzola, bianconero in prestito . Il linguaggio del corpo di Allegri, nel post gara, esprimeva irritazione per la sofferenza finale. Qualche cosa va rivisto. Immagino lui sappia cosa.

Nei quarti della Coppa Italia, la Juve ospiterà allo Stadium il Milan vittorioso sul Torino. Era, immagino, l'avversario che la Juve voleva. Terzo incrocio in pochi mesi. Il primo al Meazza compromesso da un assistente in visionaria confusione. Il secondo “ bruciante “ alla lotteria dei rigori a Doha e sigillato dalla bravura di Donnarumma. Ci vorrà al terzo, tutta la voglia di rivincita della Signora per disinnescare il noto proverbio: “Non c'è due... eccetera “. Ogni tipo di scongiuro è consentito .

Prossima fermata per Madama invece- in campionato- al Franchi di Firenze. Premesse di gara spettacolare. Tifosi permettendo.