L'IMBOSCATA - Allegri coltiva nuova idea tattica. I nomi sotto osservazione per gennaio, in Italia e all'estero. Calciopoli, si può riaprire processo sportivo. Agnelli, l'interista Tavecchio e i simboli coperti: trattativa in corso?

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
07.10.2016 00:50 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Allegri coltiva nuova idea tattica. I nomi sotto osservazione per gennaio, in Italia e all'estero. Calciopoli, si può riaprire processo sportivo. Agnelli, l'interista Tavecchio e i simboli coperti: trattativa in corso?
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

BOLLETTINO DALL'INFERMERIA 

Altro arrivo eccellente nell'infermeria di Madama. Dal lettino è appena uscito Sturaro e subito il suo posto è stato preso da  Pjaca. Ennesimo tributo pagato alle Nazionali. Ancora da stabilire la vera entità del guaio. Una tegola per la Juventus: per il momento le punte a disposizione sono tre. Higuain, Dybala, Mandzukic per affrontare un mese di fuoco tra campionato a Champions.  Massimo Pavan su questa pagina ha ipotizzato il debutto del giovanissimo Kean ( classe 2000) della Primavera di Grosso. Idea suggestiva: Kean è uno che ha la media di un gol a gara. Un grande talento. Ma dovesse Allegri decidere di impiegarlo, lo farebbe - immagino - con prudenza, negli scampoli di gare già concluse. Il ragazzino ha qualità. Ma il calcio dei grandi è altra cosa rispetto a quello della Primavera. Poi, certamente, le occasioni possono risultare intriganti. Petagna, bomber atalantino, ex giovanili del Milan, una stagione in panca ad Ascoli, è esploso con Gasperini. Ma ha rivelato che la situazione creatasi con il Milan lo aveva portato quasi a dire basta con il calcio. Un calcio, va precisato, ormai preda dei procuratori. Non sempre giocano i migliori. Spesso giocano quelli che sono di questa o quella “scuderia“. Alla Juventus il peso dei procuratori è inferiore, rispetto a quello esercitato verso altre società, anche di prima fascia. Kean è gestito da Raiola. La Juventus sta trattando per firmarlo per almeno altre tre stagioni. E' pronto il ragazzino per il calcio professionistico? Raiola reputa di sì. La Juventus mi pare abbia delle remore. Staremo a vedere. L'idea di Pavan è comunque una idea che stante la situazione “punte“ creatasi alla Juve, si sta dibattendo .

Entra in infermeria Pjaca ma ne sta uscendo Benatia. Tra poco dovrebbe ripresentarsi in campo anche Marchisio. Per Rugani e Asamoah ci vorrà almeno un altro mese. Mandragora dovrebbe essere abile-arruolato per metà novembre. Mentre i 90 minuti senza intoppi disputati da Mattiello con la Primavera, fanno, dopo i due gravissimi incidenti, ben sperare.

 

 

 IL RISCATTO DEL PROFETA

 

Fermo il campionato per gli impegni delle Nazionali, si tirano le somme su quanto visto nell'ultima giornata del torneo . Juventus, non ancora al meglio ma capace di segnare tre gol e di creare almeno altre 8 nitide occasioni. Madama  ha allungato in classifica, distanziando il Napoli (caduto a Bergamo) di quattro punti . La diversità, al netto della rosa (ad Empoli non hanno messo piede in campo Dani Alves, Evra, Lichsteiner, Mandzukic) sembra tutta nell'esperienza. Nell'abitudine a dover sempre vincere. Nello spreco di energie causato dall'impegno europeo. Dopo la vittoriosa gara col Benfica, il Napoli è sembrato svuotato. Non è stato il solo. Il meraviglioso City di Guardiola (privo di De Bruyne)  è caduto malamente  in Premier con il Tottenham. Empasse anche per Barcellona, Real e Bayern di Monaco. Idem per il Dortmund. All'inizio della stagione ci sta. Brava la Juventus a chiudere in bellezza anche la terza trasferta consecutiva (Palermo, Zagabria, Empoli) . Brava a non prendere gol. I cicli vincenti nascono dalla solidità della difesa.  Quella della Juve pur con una stagione in più all'anagrafe si sta comportando in modo superlativo. Buffon ha tirato giù la saracinesca. Anche perché i compagni, raramente consentono agli avversari di arrivare  dalle sue parti.

Ma se la difesa funziona il merito è anche del centrocampo, zona nevralgica di ogni squadra. Allegri con Khedira, Hernanes, Pjanic sembra aver trovato la formula che gli consente gioco, fraseggio, inserimenti, ma soprattutto geometrie. Grande merito va ascritto ad Hernanes, l'uomo che aveva già le valige pronte in direzione Genoa. Ma che alla fine, per il mancato arrivo di Witzel, è rimasto a Torino. Il Profeta sta giocando bene. Sta giocando nella posizione che ad inizio carriera ricopriva in Brasile. Va in sofferenza se il ritmo si alza. Ma nella trama di gare indirizzate a cadenza di tango,  Hernanes offre geometrie essenziali, ottimi piedi e capacità balistiche non irrilevanti. Insomma un giocatore ritrovato, uno che sta facendo la sua figura, in attesa del rientro del titolare della piastrella, Marchisio. Gli innesti a gara in corso di Sturaro e Lemina hanno portato freschezza atletica e dinamismo. La Juve vista ad Empoli prima “cucina“ gli avversari, poi li spadella. Higuain sempre più presente nel ruolo, sta tenendo una media gol impressionante. Dybala si è sbloccato con un'altra meravigliosa rete, dopo l'eurogol di Zagabria. Resta da dire dell'apporto di Cuadrado. Ad Empoli, Allegri ha cominciato con il 3-5-2, senza Alves, con Alex Sandro a sinistra (ottima prova difensiva, minore spinta rispetto al consueto, ma assist per per il gol di Dybala) e Giovanni Cuadrado a destra. L'ex Chelsea ancora una volta ha dimostrato la sua capacità di spaccare la gara. Qualche errore, un paio in zona gol, ma nel complesso match convincente. Alves e Cuadrado assieme in un futuribile (futuro?) 4-3-3 è una idea che, mi risulta, Allegri, stia coltivando. Magari a gara in corso.

 

 

TRA RIGORI E ALGORITMI 

 

Mentre in modo retorico, troppi media si interrogano se il “campionato sia già finito“, la realtà spiega che alcune squadre (Juve compresa ) sono ancora cantieri aperti. Che i cinesi dell'Inter ambirebbero ad avere in società con un ruolo rilevante Massimo Moratti (ma se n'era davvero mai andato?). E che quelli del Milan, restano misteriosi. A Pechino - ha rivelato l'inviato della Gazzetta dello Sport - nessuno conosce il finanziatore (dipinto da alcuni media cinesi a tinte fosche)  che dovrebbe rilevare (quando?) la società di Silvio Berlusconi. Secondo i media cinesi l'uomo misterioso del Milan avrebbe presentato in passato, nel suo paese, documentazioni false e avrebbe persino cambiato identità per concludere un affare . Verità? Fandonie? Vedremo se l'uomo del mistero presenterà querela.

Berlusconi, volato a New York per curarsi e per trattare alcuni affari (con Murdoch) da tempo non parla del Diavolo.  Ma l'affaire Milan – Cina ogni giorno si arricchisce di nuovi particolari. Alcuni decisamente inquietanti per i tifosi rossoneri . 

Sette gare di campionato sono già in archivio. La sperimentazione della Var ( moviola e dintorni ) sta dando risposte incomplete. Si è scoperto- ad esempio- che fosse operativa, una gara come Milan – Sassuolo, sarebbe durata per i relativi accertamenti minimo 40 minuti in più. Viva la moviola ma serve una tecnologia e una comunicazione che operino in tempo reale .

Moviola o meno, Il Milan ha beneficiato dell'ennesimo rigore a favore. Con la Roma , mi pare sia la squadra che ne ha avuti di più dopo sette gare di campionato. Io non discuto l'operato degli arbitri.  Non sono ipocrita, quindi non dirò che “ errori e favori nell'ambito di una stagione si compensano “. Non è vero. Ma gli uomini sbagliano . Sono uomini, non macchine. Quindi l'errore arbitrale ci sta. Constato solo che alcune squadre (anche tra quelle che entrano maggiormente in area di rigore, come testimoniano le reti marcate) di rigori a favore ne hanno avuti pochi o addirittura nessuno. Altre, sui rigori a favore, hanno costruito parte della loro attuale classifica. Vedremo in seguito .

Intanto, complice Fabio Caressa, che se n'è invaghito, impazza su Sky il gioco “Da Rogoredo con Algoritmo“ . Troppo complicato spiegarne il funzionamento. Ma secondo l'algoritmo  attivato da Caressa, alla ripresa Juventus – Udinese potrebbe finire in pareggio o addirittura con la sconfitta della capolista. Napoli- Roma si scanneranno per un pareggio: ad onta delle loro caratteristiche tecniche, probabilmente a reti bianche. Caressa dixit. Ovviamente a Torino, Napoli e Roma, tutti sono autorizzati a convocare i propri “Ciccilli o' musicanti“. Ma anche quel “terque, quaterque, testiculis tactis, iactato pilo“ tanto in voga nei variopinti papiri (rigorosamente incerati) delle matricole, durante la mia ormai lontana stagione universitaria, potrebbe bastare. Se l'algoritmo vi ha fatto girare gli zebedei, provate a svalvolarlo con l'antico scongiuro della Goliardia. Fidatevi: funziona  

 

WITsEL E GLI ALTRI

 

Chiuso ufficialmente da un  mese, il mercato ( che riaprirà a gennaio ) di fatto non ha mai serrato le porte. Marotta ha spiegato che Witsel arriverà: o a gennaio (previo indennizzo di - al massimo - 5 milioni allo Zenit) o a giugno a parametro zero. A giugno arriverà anche Bentancur dal Boca Junior, visto che la Juventus entro aprile - come da accordi scritti- eserciterà la sua opzione di acquisto a 9 milioni e mezzo. Entrambi i giocatori sono dei tuttocampisti. E questo fa riflettere  sulla Juventus che verrà . E spiega anche i movimenti della dirigenza bianconera in altri settori del campo.

Tuttosport ha fatto un elenco dei 25 (giovani) giocatori  che, nel mondo, sono sotto la lente d'ingrandimento della Juventus. Chi prendere, per rinforzarsi? Sempre Tuttosport ha indicato in Grimaldo (ventunenne del Porto) l'alternativa a sinistra ad Alex Sandro. Insomma un esterno in grado di prendere il posto di Evra. Confesso che non conosco il giocatore, ma ho appreso che costa un Perù. E immagino che per quella posizione ci possano essere pretendenti a prezzi meno esosi. 

Sembra folle, visto che la stagione è agli inizi, dilettarsi con la Juventus che verrà. Ma in questi anni è stata anche la capacità di programmare il futuro, una delle carte vincenti di Agnelli, Marotta, Nedved e Paratici.

Provo ad analizzare il presente.  Con Wizel e Betancur, la Juventus aggiungerà al suo centrocampo ( Marchisio, Pjanic, Khedira, Sturaro, Mandragora, Lemina, forse non Asamoah, forse Hernanes se continuerà a far bene ) chili e qualità. Difficile ipotizzare altri inserimenti. Forse il solo Matuidi, ma anche lui a giugno . Dopo la gara con il Napoli, pare che gli osservatori di Paratici siano rimasti affascinati da Roberto Gagliardini, prestante ( 1.88) giovane metodista dell' Atalanta e componente dell'Under 21 di Di Biagio . 

Da monitorare Tello (mediano di spinta) e Matheus (mai visto, francamente non so che pesce sia) entrambi in prestito all'Empoli. E con loro Sensi, regista del Sassuolo sul quale la Juventus ha una  prelazione.

Sempre Tuttosport solitamente ben informato delle vicende bianconere sbatte in prima pagina il nome di Isco (vecchio pallino di Allegri ) che a Madrid con Zidane scalda la panca. Il quotidiano sportivo torinese offre nell'occhiello anche i nomi di  Modric, Rakitic e Kroos. Ma dei tre l'unico per il quale ( forse) Marotta potrebbe avere una chance sembra il croato del Barca .

In difesa, oggi la Juventus ha Barzagli, Bonucci, Chiellini, Rugani e Benatia. Ottimi interpreti. Ma l'inossidabile Barzagli veleggia sui 36 anni. Anche un professionista strepitoso come lui potrebbe avere dei cali “fisici“ improvvisi. Un inserimento nella prossima stagione sarà necessario. A me piace tantissimo Filippo Romagna finito in prestito al Novara dove finora non ha trovato spazio .

Per gli esterni la Juve può contare su Lichsteiner (scontento del minutaggio ridotto) Cuadrado (più ala che terzino) Dani Alves. Se si rimetterà completamente, Mattiello a destra è una bella opzione. E fra due stagioni la Juventus potrà contare su Lirola  in prestito biennale al Sassuolo. A sinistra per il dopo Evrà  (a sostegno di Alex Sandro) la Juventus si sta muovendo in Portogallo. Mentre in casa sta facendo progredire Rogerio titolare nella Primavera.

Esterno-trequartista è anche Berardi. Il patron Squinzi ha ribadito che non lo cederà all'Inter. Con la Juventus ha un patto d'onore ( e tanti affari in pentola ) e lo rispetterà. Vedremo se la prossima stagione Berardi si riterrà finalmente “ pronto “ per una società più competitiva. Ma visto che ha un contratto (triennale mi pare) con il Sassuolo, le parole di Squinzi sono apparse anche un avviso al navigante: o vai dove da tempo è stabilito tu vada o resti al  Sassuolo .

Sassuolo che oltre a quelli citati, ha un giocatore versatile in attacco che a me piace tantissimo: Politano. E' in questo settore che la Juventus dovrà inspessire, a mio avviso, la sua rosa. Ha Higuain, Pjaca , Dybala. Mandzukic, che al pari dello svizzero patisce la panchina e le rotazioni. Forse a fine stagione lascerà Torino. In zona attaccanti la Juve ha mandato a giocare in altre società solo prospetti: Cerri e Ganz. Ragazzi che forse sbocceranno. Forse. Matteo Politano a me sembra un attaccante versatile e pericoloso. Dicono che la Juventus abbia molta attenzione su Keita (della Lazio). E sul giovanissimo giamaicano Bailey che gioca  in Belgio nel Genk . Veloce, tecnico, rapinoso in area, creativo. Su di lui, peraltro c'è già mezza Europa.

Se il centravanti del futuro ( Kean ) la Juve se lo sta costruendo in casa ( un mio amico che fa  l'osservatore per una società di media classifica mi ha detto che Kean, è più  forte di Balotelli e Drobga quando avevano la sua età ), sulle ali probabilmente dovrà attingere in casa altrui. Perché  nel calcio moderno ( che per certi versi sta tornando all'antico ) sono le ali che ti fanno vincere le partite.

Resta il portiere. Buffon non è sostituibile. Solo Neuer, oggi, nel mondo lo avvicina. La Juventus ha Neto e il giovane Audero. Oggettivamente non del livello di Buffon. In Italia sta crescendo Donnarumma, diventato  , il titolare della porta del Milan. E' un grande prospetto. Con qualità di gran lunga superiori agli inevitabili difetti dettati dalla sua giovanissima età. E' assistito da Raiola. E i boatos dicono che Raiola lo porterà dopo il 2018  alla Juventus. Come “ risarcimento “- dicono- per la cessione di Pogba. Ci credo poco. Anche se con Raiola tutto è possibile. Il ragazzo, si è detto tranquillo ma possibilista per il suo futuro. Ripeto : non ci credo. Ma dovesse davvero, Donnarumma arrivare alla Juventus, troverebbe il migliore dei maestri. : Gigi Buffon.

 

 

INFINITA CALCIOPOLI

 

Come è noto il Tar non ha ritenuto di essere competente per quanto attiene alla richiesta danni presentata dalla Juventus adversus Federazione, relativamente alle sentenza del processo sportivo .

I legali della Juventus stanno esaminando le motivazioni del Tar. Ma, semplificando, alla Juventus rimangono ancora due strade: il Consiglio di Stato e il tribunale dei diritti Umani di Strasburgo. Ho già scritto come la penso in proposito. In Italia la Juventus non troverà mai un giudice in grado di sentenziare in modo equo. Calciopoli da evento strettamente sportivo è diventata nel corso di un decennio, un affaire politico-finanziario. Solo anime semplici possono ritenere che Calciopoli abbia avuto un unico manovratore (Moggi, radiato dalla Federazione, condannato in tre gradi di giudizio per Associazione per Delinquere,  pena finita in prescrizione). L'idea della “ cupola”, consacrata dai pm di Napoli, alla luce di quanto è emerso in questi dieci anni è una idea bizzarra, sorretta da teoremi più che da fatti concreti.

Ma le sentenze vanno rispettate, anche se appaiono poco attinenti alla realtà. Una riforma della giustizia ( penale e sportiva ) appare indispensabile. Ma nessuno vuole mettere mano alla questione : governo in primis.

Un dirigente della Federazione ha sostenuto che le parti ( Juventus e Federazione ) stanno cercando una via extragiudiziaria per mettere la parola fine a Calciopoli. Francamente non riesco ad ipotizzare dove- attraverso la via indicata dal dottor Uva- si possa arrivare.

Il nodo della questione è lo scudetto a tavolino graziosamente elargito dal Commissario Straordinario Guido Rossi all'Inter. Per sanare questa situazione, la Federazione dovrebbe riaprire il processo sportivo, togliendo il titolo assegnato via fax all'Inter e restituendolo alla Juventus. Ma una azione del genere equivarrebbe ad un sasso foriero di una valanga. Moratti si opporrebbe (come si oppose nel famoso tavolo della pace imbandito dall'allora presidente del Coni, Petrucci ), alla  revoca dello scudetto di cartone. Revoca che metterebbe sul tavolo inevitabilmente anche il secondo scudetto scippato alla Juventus. Trofeo senza un padrone per una stagione mai indagata . Né dalla giustizia sportiva , né da quella penale.

Ma se una strada per risolvere il problema la stanno trovando: benvenuta.

Oggi, la situazione appare davvero delicata .

Per la gara della Nazionale contro la Spagna, la Federazione ha imposto alla Juventus , di coprire lo scudetto con il numero 34 che campeggia gigantesco all'entrata dello Juventus Stadium.

Cosa che ha fatto imbufalire (così come è accaduto in passato) la maggior parte degli juventini .

Se coprire il simbolo di rivendicate stagioni sportive sia giusto o non giusto, io non saprei dire.

Reputo, tuttavia, che due realtà tanto distanti tra loro non possano convivere.

Non ci può essere una simbologia che vale per i tifosi e la società, durante il campionato e la Champion's. E una seconda che vale ( persino in sala stampa dove sono state oscurati i quadri della Juventus ) per la Federazione.

Ma soprattutto non ci può essere un presidente Federale, che impone le cose che ho appena descritto e che gira con una pochette nel taschino con i colori dell'Inter.

La Juventus deve risolvere questo problema una volta per tutte. La maggior parte dei tifosi juventini detesta Tavecchio, così come detestava il suo predecessore Abete. La maggior parte dei tifosi juventini odia Guido Rossi: il responsabile della faida in atto. Le cose sono note. Oscurare i simboli che rivendicano quanto è stato conquistato sul campo, pone la Juventus in una posizione equivoca rispetto al sentimento dei tifosi.

Le parole di Andrea Agnelli, in quella famosa conferenza nella quale annunciava una serie di azioni  legali verso la Federazione per il diverso trattamento subito nel 2006 rispetto ad altri, non sono state dimenticate.

Personalmente ho nel cuore la Nazionale. E' la squadra del mio Paese e il mio sentimento al netto della mia passione sportiva è quello di sostenerla sempre. Ma conosco molti tifosi che al pensiero di sostenere la “ Nazionale di Tavecchio “ vengono presi da colite.

E' una situazione che la Juventus, ma anche la Federazione conoscono. Far finta che non ci sia può alla lunga risultare pericoloso.

Perché molti tifosi si sentono presi in giro. Oscurare i simboli che da dieci anni la Juventus rivendica, ottemperando al diktat di una Federazione ambigua e tiranna è cosa , per la maggioranza dei tifosi juventini, intollerabile.

Andrea Agnelli ha sempre agito per il bene della società. Ma questo episodio lo dovrebbe far riflettere. O con la Federazione si tratta (si sta trattando?) e allora bisogna dirlo ai tifosi. Bisogna dire quali sono i termini della trattativa. Qualsiasi risultato questa (eventuale?) trattativa porterà, i tifosi vanno informati . Passo dopo passo. Oppure con la Federazione non è possibile trattare e allora una gara della Nazionale allo Stadium  forse non vale la “ dignità “ della società Juventus. La sua storia.

Concordo con quanto scritto da Massimo Pavan: oscurare i simboli dell'orgoglio bianconero ha il sapore della resa. Ha il sapore di una sconfitta. Ha il sapore di una “inevitabilità“  alla quale  nessun  tifoso bianconero è disposto a piegarsi . Si sta trattando? Si dica su quali basi. Non c'è trattativa? E allora la Nazionale giochi ovunque, magari anche a Torino, nell'Olimpico sede del Torino. Ma non allo Stadium. Il presidente Tavecchio è un interista dichiarato. E da interista si è comportato e si sta comportando. Da presidente della Federazione è stato visto esultare in tribuna al Meazza per la vittoria dell'Inter sulla Juventus . Non ho memoria di esultanze di Tavecchio per una vittoria della Juventus, o del Milan, del Napoli o della Roma. Reputo non ci sia altro da aggiungere.