Juve, il Porto primo esame per capire chi sei: Allegri ci crede e ci prova. Casillas-Buffon, il calcio è ingiusto. Quagliarella, il calcio è anche malato

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio. Su TuttoMercatoWeb.com
21.02.2017 00:00 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Juve, il Porto primo esame per capire chi sei: Allegri ci crede e ci prova. Casillas-Buffon, il calcio è ingiusto. Quagliarella, il calcio è anche malato

​Ci siamo? Non ancora, ma poco ci manca. Le vigilie sono belle: c'è aria di trepidazione, c'è la voglia di mettersi in gioco, c'è la curiosità di capire se questa Juventus può davvero inseguire quella maledetta coppa dalle grandi orecchie. Il doppio confronto col Porto, siamo onesti, sulla carta non è il più ostico che si potesse immaginare. Ma la grandezza di una squadra sta anche nel vincere quando deve, quando è quello l'unico risultato soddisfacente. Non si deciderà tutto mercoledì sera, ma si deciderà tanto: una vittoria esterna sarebbe un gran bel colpo, avere coraggio e cercare di infilare il buon Casillas la richiesta minima che Allegri fa alla squadra.

Il tecnico livornese ha intenzione di andare a giocarsela per vincere. Il 4-2-3-1 coi quattro assi provato sinora è quasi un all-in, per alcuni aspetti un azzardo. Che per ora ha convinto, ma non ci si illuda: le ultime 10-11 partite sono state propedeutiche alla serata del Dragao. È il bello, o il brutto, della Serie A del 2017: la Vecchia Signora ha avuto tutto il tempo di prepararsi. Rischia di restare fuori Pjanic, che in parte continua a essere un punto interrogativo, ma Allegri avrà tempo e modo di trovare la risposta. In difesa, la Champions è l'habitat di Dani Alves, ma anche qui, siamo onesti: Lichtsteiner fin qui ha convinto molto di più e molto più spesso del brasiliano. Sono molto curioso di capire quale scelta farà Allegri, ma lo svizzero pare avere qualcosa in più.
 

Casillas l'abbiamo già nominato: la bellezza di questa sfida, che non è una classica europea, sta anche nel confronto tra il portiere spagnolo e Gianluigi Buffon. La riprova che il calcio a volte è ingiusto. Casillas è stato un ottimo portiere, uno dei migliori degli ultimi anni, ma non sarà ricordato tra i primi cinque nella storia del calcio. Buffon sì, come minimo, pur avendo vinto molto meno del di poco più giovane collega. Manca soprattutto la Champions e allora viene da dire: Gigi, vola a prendertela.

Vogliamo parlare di mercato? Giusto due pillole, ché il calcio giocato deve avere sempre la meglio. Un consiglio: Juve, riprenditi Favilli. L'anno scorso il Livorno ha chiesto tanto, ora l'Ascoli lo riscatterà. I due club bianconero ne hanno già parlato nell'ambito dell'affare Orsolini, ma Favilli può diventare davvero uno dei 2-3 centravanti più forti del calcio italiano nei prossimi anni. Dal consiglio all'osservazione, capitolo fascia destra: la Juve lavora, ha già lavorato, per Andrea Conti dell'Atalanta. Non è chiusa ma non è neanche lontana dal diventarlo. Non era il più promettente dei gioielli dell'Atalanta ma ha saputo crescere nel modo giusto. Il Chelsea tenterà una manovra di disturbo, ma non dovrebbe andare a segno.

Chiusura con un argomento che con la Juve di oggi c'entra poco: le lacrime di Quagliarella fanno male. Al calcio, a chi lo ama. Pensare che un uomo e la sua famiglia possano essere perseguitati per uno sport è qualcosa che fa paura. Ci dice dove può arrivare la grettezza umana e quanto una cosa meravigliosa come il calcio possa diventare qualcosa di sbagliato. Aggiustiamolo, questo giocattolo malato.