Inizia la lunga attesa: la Juve sembra favorita, ma si ricordi di essere inseguitrice. Allegri, senza coperta di Linus si è arrivati a Berlino

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Millantante avvocato, sedicente dottore di ricerca, scrive sul computer, sull’iPad e sui fogli di carta. Ma anche su TuttoMercatoWeb.com
09.02.2016 00:00 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Inizia la lunga attesa: la Juve sembra favorita, ma si ricordi di essere inseguitrice. Allegri, senza coperta di Linus si è arrivati a Berlino
© foto di Tuttojuve.com

Il lunedì di riposo è passato, inizia la lunga marcia di avvicinamento. Perché Sanremo è Sanremo: dal 9 al 13 febbraio si terrà infatti la sessantaseiesima edizione del Festival della Canzone Italiana, le orecchie ma anche gli occhi dei nostri connazionali saranno concentrati sul palco dell’Ariston, per cercare di capire e poi scoprire, nella gran finale di sabato sera, chi si aggiudicherà il premio di “Campione”. Succede altro? Non sembra. Forse sabato sera qualcos’altro da seguire ci sarà pure, ma cosa volete che sia, una canzone da due soldi: ventidue ragazzoni in maglietta e calzoncini non ruberanno mai il palco alla trasmissione più seguita del Bel Paese. È solo Juventus-Napoli, passerà sottotraccia. O forse no; anzi, sicuramente no. Perché gli uomini non cambiano, amanti o meno della melodia in salsa tricolore, un’oretta e mezza per guardare questa partitella la troveremo un po’ tutti. Ma anche prima: chi in pausa per 7000 caffè e chi sulla prima pagina di un quotidiano, ciascuno troverà l’occasione per discettare del vero big match del campionato italiano più competitivo ed equilibrato degli ultimi anni, argomentazione mononota che ormai definisce l'attuale stagione della Serie A. Argute analisi delle rispettive rose, autorevoli osservazioni sul valore delle due panchine, aggiornamenti ora per ora sullo stato delle rispettive infermerie. Non mancherà nulla nel gran calderone del circo mediatico pallonaro, di due centesimi se ne spenderanno molti e di previsioni se ne faranno ancora di più. Ma è ancora martedì (o lunedì, vantaggi dello scrivere a mezzanotte) e allora conviene partire dall’attualità. E da qualche freddo numero.  

La Juventus ha fatto quattordici, il Napoli otto: non sono cifre a caso, ma il numero di vittorie consecutive in campionato delle due squadre, che da questo punto di vista si presenteranno al parterre torinese come meglio non potrebbero, i bianconeri soprattutto. Miracoli dell’onda del momento, la realtà sembra capovolta: perché in pochi immaginano la Juventus come sfavorita, eppure la classifica dice questo, senza possibilità di replica. Napoli primo, Juventus seconda: da qui si parte, i bianconeri sono inseguitori e non dovranno dimenticarlo, anche quando nel corso della settimana fioccheranno le previsioni a loro favore, anche quando dall’ambiente partenopeo arriverà la notizia di un qualche problema fisico. E si arriva all’altro, vero, tema caldo della giornata (di oggi o di domani, di martedì insomma): l’assenza, molto probabile, di Giorgio Chiellini, che fa il paio con quella, certa, di Martin Caceres. Anche da questo punto di vista, saranno da prendere con le molle i numerosi aggiornamenti: fioccheranno comunicati e ultime ore di agenzia, ci sarà un po’ di sacrosanta pretattica, da ambo le parti, la verità si scoprirà solo allo Juventus Stadium qualche ora prima del calcio d’inizio. La defezione del numero 3 non sembra turbare Massimiliano Allegri, che però potrebbe dover rinunciare alla coperta di Linus della sua Vecchia Signora. Il 3-5-2, a modestissimo parere di chi scrive, non è il modulo più confacente alla rosa a sua disposizione, ammesso che ve ne sia uno, soprattutto per quanto concerne il reparto arretrato. La riprova, sfortunata quanto si vuole, è data dal fatto che i campioni d’Italia, dovessero scendere in campo con la difesa a tre, non avrebbero alternative in panchina, a meno di non considerare tale Stephan Lichtsteiner e in tutta franchezza, nella partita più delicata del campionato, l’eventuale adattamento dello svizzero sembrerebbe un esperimento fuori tempo massimo. La gatta da pelare è tutta del tecnico livornese, che nei prossimi giorni valuterà se passare alla difesa a quattro, cioè ripercorrere i passi della scorsa stagione, quando proprio questo nuovo vestito fornì la marcia in più per arrivare a Berlino, o mantenere l’assetto che fornisce più garanzie e i cui automatismi sono più rodati, almeno nella gara che può valere lo Scudetto. Su quest'ultimo aspetto, non ci si può ingannare: tre punti contro il Napoli varranno pure quanto quelli col Genoa o col Frosinone, ma solo per chi sottovaluta la parte emozionale del gioco, non un'emozione da poco. Contro gli altri avversari si è ritornati alle certezze dimenticate a inizio stagione: i tifosi guardano la partita, sbadigliano pure, criticano questa o quella scelta, ma sanno che prima o poi la zampata del campione, o dei campioni, arriverà e risolverà tutto. Contro il Napoli di sole e d'azzurro di Sarri e Higuain, di Reina e Insigne, di Hamsik e Koulibaly, i campioni sono da entrambe le parti e il finale non è già scritto, per quanto da qui a sabato saranno in tanti a provare a farlo.

Si torna così al punto di partenza, perché il ritorno al lavoro delle due squadre apre la lunga marcia, di Juventus e Napoli verso lo Scudetto, di tutti noi ragazzi di oggi verso la previsione più azzeccata. La Juve seconda e favorita, il Napoli primo e costretto ad accorciare il gap. Il duello tutto argentino fra Higuain e Dybala, la miglior difesa contro il miglior attacco e viceversa, un toscano di Livorno contro uno di Figline: liberi o no di credervi, il leitmotiv della settimana non sarà il refrain di una canzonetta. Ne sentiremo delle belle in questi giorni e non sarà tutto merito di Sanremo