Il Corner - La Juventus allunga sulla Roma, salgono Udinese e Lazio, torna alla vittoria il Napoli.

Giornata di campionato senza sorprese. La Juventus vince secondo pronostico, la Roma non riesce a imporsi sulla Sampdoria che mantiene la terza piazza sebbene raggiunta dall’Udinese. Tengono il passo Lazio e Napoli, vince l’Inter a Cesena, mentre fra Milan e Fiorentina finisce in parità.

Chi gioca le coppe sta scendendo in campo ogni tre giorni per cui, mai come in questo periodo, è importante fare punti più che giocare bene. Chi ha visto la Juventus però avrà notato una certa differenza fra la prestazione del primo e quella del secondo tempo. Ritmo basso, manovra lenta e involuta nella prima metà dell’incontro per poi cambiare registro in corrispondenza dell’avvicendamento di Roberto Pereyra (schierato fuori ruolo) con Stephan Lichtsteiner. Con lo svizzero in campo la squadra ha ripreso a muoversi con la consueta armonia ed è arrivato il gol del raddoppio che ha chiuso la pratica Palermo. Apprezzabile Massimiliano Allegri, anche sul piano umano, per aver schierato sia Andrea Pirlo che Fernando Llorente, per altro tornato al gol, ma vanno assolutamente plasmate le alternative. Innanzitutto Claudio Marchisio centrale di centrocampo, che in quel ruolo sta scalando le gerarchie rispetto a un Pirlo ancora lontano dai livelli a cui ci ha abituato, ed Alvaro Morata terminale offensivo, a cui credere a occhi chiusi dopo gli sprazzi di alta scuola messi in mostra nella sfortunata serata ad Atene. Nessuno fra i giocatori bianconeri pare comunque al massimo della condizione, certamente anche a causa della condizionata preparazione estiva.

Fatto sta che la Juve dopo 8 giornate ha 3 punti più della Roma fermata a Marassi da una Sampdoria che ha dimostrato di poter stare legittimamente nei quartieri alti della classifica. Rafforzata in difesa dall’arrivo in prestito dalla Roma di Alessio Romagnoli, c’è sempre la buona regia di Angelo Palombo e in avanti tre frecce che possono pungere in ogni momento come Eder, Stefano Okaka e Manolo Gabbiadini, molto sacrificato in compiti di copertura contro i giallorossi. La Roma è sembrata ancora sotto choc dalla pesante sconfitta subita in Champions dal Bayern. Giusto qualche sprazzo di Gervinho oltre la sufficienza per una prestazione collettiva in cui ha influito negativamente anche la cattiva serata di Francesco Totti.

Nella griglia di partenza per la corsa al terzo posto, affianco alla Sampdoria, c’è l’Udinese, tornata alla vittoria dopo il passo falso contro il Torino e il pareggio casalingo contro il Cesena. Milan e Lazio seguono a ruota. La squadra di Inzaghi non è andata oltre al pari contro la Fiorentina pur disputando una delle migliori prestazioni della stagione, limitatamente al potenziale di questo Milan, che ben difficilmente potrà valere il terzo posto finale. Altro discorso per la Lazio che, dopo un avvio stentato in quanto a risultati, sembra aver trovato la marcia giusta e forse oggi è la squadra che, insieme al Napoli, sembra avere qualche carta in più delle altre da giocarsi per raggiungere l'obiettivo. Gioca bene la squadra di Stefano Pioli che, rispetto al recente passato, ha a disposizione una rosa più qualitativa. 

Vittorie scaccia crisi per Napoli e Inter. Dopo un primo tempo difficile, il Napoli ha straripato nella ripresa contro il Verona. Tre gol di Gonzalo Higuain, i primi in campionato, una doppietta di Marek Hamsik insieme al gol che a Jose Maria Callejon vale il provvisorio primato nella classifica marcatori, rappresentano un bottino che certamente gioverà al morale di un ambiente provato da un avvio di stagione oltre modo negativo. La vittoria di misura dell’Inter a Cesena gira intorno all’episodio che ha consentito alla squadra di Walter Mazzarri di realizzare il gol decisivo su rigore e di giocare per più di un tempo in superiorità numerica per la discutibile espulsione di Nicola Leali, portiere della Juventus in prestito al Cesena. I colpi di giornata li fanno il Genoa, che vince in trasferta contro il Chievo, il Sassuolo, che conquista la prima vittoria stagionale espugnando il Tardini di Parma, e il Cagliari di Zeman che, sempre in trasferta, seppellisce l’Empoli sotto quattro reti.