Il Corner - Juve, con l'Udinese non è stata solo sfortuna. Nella prima balbetta la Roma, steccano Napoli e Milan, bene la Fiorentina, mentre la buona sorte aiuta l'Inter.

25.08.2015 00:05 di Nicola Negro Twitter:    vedi letture
Il Corner  - Juve, con l'Udinese non è stata solo sfortuna. Nella prima balbetta la Roma, steccano Napoli e Milan, bene la Fiorentina, mentre la buona sorte aiuta l'Inter.
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Confesso di non essere ancora riuscito a digerire la prima giornata di campionato. Davvero indigesta. Eppure la fame era tanta, come la voglia di calcio vero, insieme alla curiosità e al timore di scoprire come si sarebbe comportata alla prima una Juventus rinnovata e rabberciata da infortuni e ritardi di mercato. E’ andata male, malissimo, visto che alla Juventus mai era successo nella sua storia di perdere in casa all’esordio. Certo è che se attacchi per 70 minuti senza riuscire a segnare, mentre gli altri al primo tiro ti fanno gol a dodici minuti dalla fine è anche sfortuna, ma non è stata solo sfortuna, o meglio, la sfortuna te la sei anche andata a cercare.

Perché ci sono volte in cui la sfiga ci vede benissimo. Metti che vendi Arturo Vidal e non c'è più Andrea Pirlo a centrocampo e al loro posto ingaggi un giocatore dai muscoli di seta (Sami Khedira) e fai affidamento per il ruolo su un altro lungo degente (Kwadwo Asamoah), già sai che se a Paul Pogba o a Claudio Marchisio viene il raffreddore, poi in campo mica ti puoi aspettare miracoli da Simone Padoin in regia. Jolly sì, ma un conto è pedalare e tamponare e un altro è costruire gioco. Metti che se ne vada Carlos Tevez, e tu hai speso fior di quattrini per rimpiazzarlo acquistando Paulo Dybala, Mario Mandzukic e Simone Zaza, se devi rinunciare anche ad Alvaro Morata e tu scegli di dar fiducia all’acerbo Coman, un po’ te la sei anche andata a cercare. Eppure ieri si è giocata la prima partita di campionato e in palio c’erano tre punti. Nulla di compromesso, ci mancherebbe, la squadra sarà completata negli ultimi giorni di mercato e gli infortunati saranno presto disponibili. La Juventus inizierà presto a rivincere e lotterà per vincere uno storico quinto titolo consecutivo, ma ci sono partite in cui le assenze pesano il doppio. Ebbene, quella contro l’Udinese è stata una partita in cui i forfait di Marchisio e Morata sono pesati all’ennesima potenza. E domenica prossima il calendario già mette di fronte Roma e Juventus in una partita quanto mai delicata, per lo meno sotto il profilo psicologico per entrambe le squadre.

Perché anche la Roma non ha certo iniziato alla grande questo campionato. Il punto racimolato a Verona non è da disprezzare, ma la squadra vista al Bentegodi è sembrata ancora imballata. Mohamed Salah e Edin Dzeko in particolare devono ancora oliare gli ingranaggi di un’intesa che non si è intravista, mentre la linea difensiva si porta appresso le stesse perplessità destate nella passata stagione, nonostante il recupero di Leandro Castan. Molta attesa alla vigilia c’era anche per l’esordio delle milanesi. Al di là del risultato è stata piuttosto deludente l’Inter che ha piegato una pur modesta Atalanta solo al terzo minuto di recupero. Vittoria ottenuta grazie sì a una bella giocata di Stevan Jovetic, ma anche alla fortuita inversione della rimessa che ha originato l’azione del gol con cui la squadra di Roberto Mancini ha approfittato della superiorità numerica che si era stabilita in campo per l’espulsione di Carlos Carmona a metà ripresa. 

La prossima avversaria dell’Inter sarà il Carpi, facile quindi pronosticare che la Beneamata possa presentarsi da capolista a punteggio pieno al derby con il Milan fissato alla terza giornata, alla ripresa dopo la sosta per le partite delle nazionali. Diavolo che dovrà per forza trovare punti e gol nella prossima contro l’Empoli considerato che, contro la Fiorentina, ha perso davvero male, senza riuscire nemmeno a tirare una volta in porta nonostante lustrini e paillettes accesi intorno alla nuova coppia d’attacco Bacca-Luiz Adriano. Vero è che i rossoneri sono rimasti in inferiorità numerica per un’ora di gioco, ma alcune scelte di Mihajlovic fanno discutere, fra cui quella di schierare l’inesperto Rodrigo Ely al centro della difesa in coppia con Romagnoli. Un azzardo che il Milan ha pagato a caro prezzo. 

Brutto esordio anche per il Napoli al Mapei Stadium. Immagino che dopo il gol di Marek Hamsik, a Napoli più di qualcuno avrà pensato che questo sarà l’anno buono. Segnare dopo solo tre minuti in trasferta, con la Juve che perde e la Roma che pareggia sembrava poter essere un segnale benaugurante. Ci hanno pensato prima il napoletano Antonio Floro Flores e poi, negli ultimi minuti, Nicola Sansone, a riportare tutti con i piedi per terra. Iniziano con il piede giusto Lazio, Palermo, Torino, Chievo e soprattutto la Sampdoria. I doriani ci hanno messo meno di un tempo per seppellire sotto il peso di 5 reti la matricola Carpi. Da segnalare la superba prestazione di un imprendibile Luis Muriel, autore di una doppietta e che si è pure procurato un rigore trasformato da Eder. Per il Muriel visto contro il Carpi il paragone con Ronaldo, quello interista, non sembrava troppo blasfemo.

Ora ci attende un’intera settimana di passione. Fino al 31 agosto le partite si giocano 24 ore su 24 sui campi a 4 gambe del calciomercato. E mi pare una forzatura che una stagione possa iniziare con il mercato ancora aperto e un giocatore possa cambiare casacca a campionato iniziato oltre ovviamente a quanto può avvenire nella sessione del calciomercato di gennaio. Trovo siano nauseanti due mesi di calciomercato ufficiale più l'altro mese e mezzo di sole chiacchiere che lo precedono. Un periodo troppo lungo che è in parte contemporaneo all’inizio dei campionati in tutta Europa. Cosa che mi pare poco opportuna.