Il Corner - Dalla spintarella alla Roma a Zeman e all'Inter che sprofondano (e non c'è più Mazzarri con cui prendersela)

09.12.2014 00:10 di Nicola Negro Twitter:    vedi letture
Il Corner - Dalla spintarella alla Roma a Zeman e all'Inter che sprofondano (e non c'è più Mazzarri con cui prendersela)

Ne abbiamo viste davvero tante in questa giornata spezzatino durata ben 4 giorni. La Juve con la testa alla Champions che non va oltre il pari a Firenze e la Roma che, sentendosi già a -1, rischia il botto e resta a -3 solo grazie a un paio di provvidenziali concessioni arbitrali. Occasione d’oro per il Napoli per farsi sotto, ma sotto ci va 0-2 contro l’Empoli prima di rimontare e raggiungere l’ennesimo pareggino contro una medio-piccola al San Paolo. Chi brilla sono le genovesi che scavalcano entrambe il Napoli. Il Genoa che stende il Milan, si issa solitario al terzo posto, tallonato proprio dalla Sampdoria vittoriosa a Verona contro l'Hellas nel posticipo. Sprofondano in piena crisi l'Inter, dodicesima, e il Cagliari di Zeman, ora in piena zona retrocessione..

Sul pareggio della Juve a Firenze c’è poco da dire anche perché ormai sembra già passato remoto. Max Allegri ha azzardato sì un turnover, ma andando sul sicuro con il 3-5-2. Ergo, poco gioco, ma difesa blindata. Un punto buono portato a casa senza correre rischi e senza lamentarsi per il fallo di mano di Pizarro allo scadere. Figuriamoci se Rizzoli lo fischierebbe mai il rigore per la Juve a Firenze al 93’ rischiando un’insurrezione popolare. Il meglio però lo si è visto in Roma-Sassuolo, la partita più divertente della giornata. Confesso di essermi perso in diretta il primo gol di Simone Zaza. D’altronde l’azione sembrava finita. Chi mai avrebbe immaginato che Morgan De Sanctis (quello che vorrebbe insegnare a vincere a Gigi Buffon…) regalasse all’Italia pallonara l’assist all'attaccante del Sassuolo per il gollonzo più bello del campionato? Ti aspetti la relazione della Roma e invece Zaza te ne mette dentro un altro. Daniele De Rossi fuori per somma d’ammonizioni e giallorossi in 10. Partita finita? Macché! Ci pensa il supereroe di giornata, l’avvocato Massimiliano Irrati da Pistoia in veste di arbitro. Prima regala alla Roma un rigore, poi riesce nell’impresa di farla pareggiare, grazie in particolare al suo collaboratore di linea, che non si accorge come il piedino di Alessandro Florenzi sia oltre quello dell’ultimo difensore del Sassuolo. 

Questione di centimetri, valutazione al limite, errore che ci sta e può essere accettato serenamente. Mica come in Juve-Roma, con quel fallo di mano di Maicon e il fallo di Pjanic su Pogba "nettamente" fuori area e quel gol di Bonucci con Vidal in fuorigioco! E pazienza se poi la moviola ha detto ben altro sui due rigori concessi ai bianconeri e l’Uefa abbia sancito come regolare il gol di Bonucci. In tutto il raccordo anulare si continua a parlare di quella partita tanto che, se domandi a Rudi Garcia del rigore di Roma-Sassuolo lui ti risponde parlando ancora di Juve-Roma. Il bello è che, ne sono convinto, loro si sarebbero lamentati anche se gli episodi di quella partita fossero stati a parte invertite. A proposito di parti invertite. Provate a immaginare un rigore non concesso alla Roma al 93’ e il giorno dopo la Juve che, sotto di due gol, rimonta solo per un gentile omaggio arbitrale e un’altra mezza svista. Per amore del calcio pulito ci sarebbero almeno un paio di deputati che starebbero già preparando l’ennesima interrogazione parlamentare, il Corriere dello Sport, dopo aver già titolato “Campionato falsato”, potrebbe puntare sull'escalation titolando un “Fermiamo il campionato” e per l’Adiconsum si tratterebbe di una partita irregolare tanto da chiedere di rimborsare gli scommettitori. Tutto vero! E' già successo. La buona notizia è che tutto questo stavolta non è successo. Fortunatamente il calcio italiano ha evitato di coprirsi nuovamente di ridicolo agli occhi del mondo.

Una cosa bella di questo campionato è il Genoa di Gian Piero Gasperini, ora terzo, mai così in alto dal 1929. Nove risultati utili consecutivi per il Grifone (6 vittorie e 3 pareggi) che, per continuare a sognare, domenica prossima, a Marassi, sfiderà chi le sta davanti, ovvero la Roma che sarà reduce dalle fatiche di Champions. Terzo pareggio consecutivo per il Napoli che, si sa, gioca spesso con il freno a mano tirato se non respira l’aria del big match. La Lazio ritorna a vincere, non lo faceva da più di un mese (4-2 contro il Cagliari il 3 novembre). Da sottolineare positivamente le prestazioni di Sassuolo, Empoli e Palermo che hanno sfiorato il colpo grosso esterno per poi pareggiare tutte curiosamente per 2-2. Male, malissimo le milanesi. Il Milan sconfitto dal Genoa ha vinto solo una partita delle ultime 7. Inzaghi, coccolato da tutto l’ambiente, in 14 partite ha raccolto 1,5 in media a partita, mentre Seedorf, inviso a tutti, in 19 partite avevo ottenuto una media punti di 1,84 a partita. Così, per dire. Numeri impietosi anche per l’Inter Doctor Jekill and Mister Hide vista a San Siro contro l’Udinese. Padrona del campo e meritatamente in vantaggio nel primo tempo per poi farsi incredibilmente rimontare perdendo la partita nella ripresa contro la squadra allenata dall'ex Stramaccioni. Un pareggio in 3 partite per Roberto Mancini fino ad ora e la squadra che scivola al dodicesimo posto, più vicina alla zona retrocessione che a quel terzo posto che, a parole, sembra sempre raggiungibile. Un guaio per gli interisti è che ora non c’è più nemmeno un Mazzarri con cui prendersela.

Scossoni in zona retrocessione. L'Atalanta rimonta due gol al Cesena vincendo 3-2, segnando in 10 minuti più della metà dei gol che aveva segnato nelle precedenti 13 partite di campionato. La sconfitta è costata l'esonero all'allenatore del Cesena Pierpaolo Bisoli rimpiazzato da Domenico Di Carlo, reduce dalla breve esperienza a Livorno, con relativo esonero, nella scorsa stagione. Il Toro, che non vince dal 29 ottobre (1-0 al Parma), non va oltre il pari contro il Palermo e ora è ad appena 2 punti dalla zona retrocessione. Sempre più ultimo il Parma sconfitto in casa dalla Lazio, i punti che valgono doppio sono quelli che il Chievo ha raccolto battendo il Cagliari al Sant'Elia. Per la squadra allenata da Rolando Maran è il quinto risultato utile consecutivo che permette ai clivensi di allontanarsi dalla zona calda. Per i sardi invece si tratta di una sconfitta che fa sprofondare la squadra di Zdenek Zeman in piena zona retrocessione. Cagliari che non vince dal 25 ottobre (0-4 a Empoli) e che nelle ultime 6 partite ha raccolto la miseria di 3 punti frutto di altrettanti pareggi. Ora anche in Sardegna si stanno accorgendo di una componente non secondaria della grande fama dell'allenatore ceco: il fumo!