Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Le scuse di Chiesa e l'ingaggio di Pogba..."

18.03.2023 17:43 di Xavier Jacobelli Twitter:    vedi letture
Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Le scuse di Chiesa e l'ingaggio di Pogba..."
TuttoJuve.com

Ogni sabato la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport. Ecco il suo intervento:

"Non capita tutti i giorni di ascoltare un giocatore che chieda pubblicamente scusa ai suoi tifosi dopo avere segnato il gol che ha sigillato la qualificazione ai quarti di finale di una coppa europea. Federico Chiesa a Friburgo l'ha fatto, con un gesto in diretta tv e con parole andate dritte al cuore dei suoi tifosi. 'Sì, ho chiesto scusa. Io voglio esserci sempre, voglio dare una mano alla squadra, alla società e purtroppo negli ultimi due anni non ci sono riuscito. Non sono al massimo, ero partito bene a gennaio ma ho avuto altri due problemi e mi spiace, al momento è così. Lavoro duro per esserci, le scuse erano sentite'. E ancora:  'Il mio primo pensiero è essere a disposizione, purtroppo nelle ultime settimane non ho potuto per il problema al ginocchio. Il fastidio c'è ancora, sto provando a lavorare con più efficacia per esserci con più continuità'.

Se un campione si vede dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia, non ci sono dubbi che Chiesa lo sia, dall'alto di un titolo europeo conquistato nel 2021 con l'Italia di Mancini, della quale è stato e tornerà a essere un caposaldo. Allegri fa la cosa giusta, centellinando il ritorno agonistico di Federico poiché consapevole della gravità dell'infortunio che egli riportò il 9 gennaio 2022, all' Olimpico (Roma-Juve 3-4) con la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L'attaccante è tornato in campo il 2 novembre scorso, dopo dieci mesi di lunga e faticosa riabilitazione post operatoria.

Con tutto quello che ha passato, Chiesa non aveva certo bisogno di chiedere scusa ai tifosi, eppure, facendolo, ha confermato quanto tenga alla maglia della Juve e, di riflesso, della Nazionale. L'una e l'altra hanno molto bisogno di lui. Così come la Juve avrebbe molto bisogno di Pogba. Superfluo rivangare tutte le tappe di questo suo annus horribilis.

Ciò che conta è auspicare un rapido e de-fi-ni-ti-vo ritorno in campo. Nel frattempo, Paul avrebbe un modo pratico per riguadagnare il consenso del club e dei tifosi: accetti la proposta societaria di riduzione del suo ingaggio che, sinora, alla Juve è costato 228.741 euro al minuto per ciascuno dei 35 minuti giocati. Non gli si chiede di imitare sic et simpliciter Redondo che, quando approdò al MIlan, si fece subito male e rinunciò all'intero emolumento fino al giorno in cui non fosse tornato in campo. Nella carriera di un calciatore ci sono momenti in cui bisogna compiere gesti significativi che testimonino il sincero attaccamento alla maglia. Redondo lo fece e prova ne è che se ne parla ancora oggi, a distanza di ventitré anni. Forza Pogba, faccia una cosa da juventino".