Serie A, Lazio-Juventus 2-1: Rabiot il migliore, Chiesa entra e spacca la partita ma non basta. Di Maria luci e ombre. Male Cuadrado e Vlahovic

08.04.2023 23:00 di Martino Cozzi   vedi letture
Serie A, Lazio-Juventus 2-1: Rabiot il migliore, Chiesa entra e spacca la partita ma non basta. Di Maria luci e ombre. Male Cuadrado e Vlahovic
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Szczesny 6: incolpevole sui due gol della Lazio. Risponde sempre presente quando viene chiamato in causa, ha poche colpe sulla sconfitta dell'Olimpico. 

Gatti 6: prova positiva dell'ex difensore del Frosinone. Ormai ci sta prendendo gusto a giocare i big match e anche questa volta si comporta bene contro degli avversari difficili da affrontare. Ordinato e preciso, bene così. 

Bremer 6,5: contiene benissimo un avversario ostico come Immobile, in più occasioni si rende autore di interventi difensivi di alto livello. Uno su tutti quello nel primo tempo su Milinkovic-Savic lanciato a rete. Importante la sua presenza anche in fase offensiva: sul gol di Rabiot stacca benissimo e solo un miracolo di Provedel gli nega la rete. Altra prova di grande spessore, un muro. 

Alex Sandro 6: la sua prova è condizionata dal dubbioso gol del vantaggio di Milinkovic-Savic. Il brasiliano, però, mette insieme un'altra prova positiva dimostrando di poter starci ancora bene a questi livelli. Una sicurezza. 

Cuadrado 5: partita complicata per il colombiano, che non riesce mai a prendere le misure a Zaccagni. Rischia più volte la seconda ammonizione. Troppo nervoso, da un veterano come lui ci si aspetta sempre molto. Si perde anche Zaccagni sul terzo gol, che per sua fortuna viene annullato (dal 70' Danilo 6: entra bene e il suo apporto tecnico alla squadra permette ai bianconeri di rendersi pericolosi. Ma non basta).

Fagioli 5,5: prova difficile per il numero 44 bianconero, che, come i compagni, soffre il grande pressing della Lazio. Ha sul mancino la palla del pareggio, ma la colpisce male vanificando tutto. Esce sconsolato com'è normale che sia (dall'86' Miretti 5: entra ma fa troppa confusione, si prende un giallo ingenuo). 

Locatelli 5: dopo una serie di gara in netta crescita, questa sera si perde totalmente. Non riesce mai a entrare nel vivo dell'azione e soffre moltissimo il pressing della squadra di Sarri. Ma non c'è da preoccuparsi, fa parte del percorso di crescita e lui lo sa (dal 63' Paredes 6: entra bene rispetto alle ultime volte, bravo nello smistare il gioco). 

Rabiot 7: decimo gol stagionale. E' il primo centrocampista bianconero ad andare in doppia cifra dalla stagione 2015/2016: basterebbe questo dato per confermare la bontà della sua stagione. Sempre pronto a battagliare, è una minaccia costante nell'area di rigore della Lazio. Tutto questo, però, non basta per evitare la sconfitta alla squadra bianconera. Oggi di gran lunga il migliore. 

Kostic 5,5: mai veramente in partita. Un po' per colpa sua, un po' anche perché i suoi compagni non lo servono con costanza e precisione. Dopo una serie di prestazioni di alto livello, in questa fase della stagione sembra un po' in difficoltà (dal 63' Chiesa 6,5: il suo ingresso in campo spacca la partita. Piazza un paio di strappi di grande livello dimostrando di essere in ripresa. Può essere l'uomo in più nel finale di stagione).

Di Maria 6+: un'ombra di se stesso nella prima ora di gara. Ma quando viene spostato nel tridente fa vedere a tutti di cosa è capace diventando imprendibile per la difesa della Lazio. Suo anche il calcio d'angolo che porta alla rete del momentaneo pareggio. La Juve punta molto su di lui per questo rush finale.    

Vlahovic 5: altra prova insufficiente dell'attaccante serbo, che non riesce mai a imporsi nel duello fisico con Casale e Romagnoli. E' in un momento di grande difficoltà, ma Allegri continua a puntare su di lui. Esce dolorante a una caviglia, serata storta (dal 63' Milik 5,5: non riesce mai a entrare veramente in partita, anche perché viene poco servito dai propri compagni). 

Landucci 5,5: forse un po' troppo tardivo il cambio di modulo che permette alla squadra di mettere in grande difficoltà la Lazio. Una sconfitta che frena l'entusiasmo della rimonta, ma certifica una cosa: la condizione fisica della squadra c'è. Ora il focus deve spostarsi sull'Europa League.