Juve, è una Berlino amara. Buffon il migliore, bene Morata, male Tevez e Vidal. La base è ottima; si deve ripartire da qui

06.06.2015 22:58 di  Giovanni Spinazzola   vedi letture

 

BUFFON 7: Una super parata nel primo tempo su Dani Alves, un’altra nella ripresa e poi tanti ottimi interventi decisivi.

LICHTSTEINER 5,5: Sulla corsia destra di difesa, lo svizzero non è certo illuminante come nelle giornate migliori. Eppure Jordi Alba e Neymar non sono certo avversari irresistibili stasera.

BONUCCI 6: Sul centro sinistra per arginare Messi, Bonny disputa una buona gara. Piccola sbavatura sul gol catalano.

BARZAGLI 6: Tiene per tutti i 90’ di gioco ed è perfetto nei suoi interventi.

EVRA 6: Spinge poco perché preoccupato di Messi e Rakitic, ma quando lo fa è sempre utile sulla corsia mancina.

(Dall’89’ COMAN S.V.)

MARCHISIO 6: Interno di centrocampo è sicuramente il più lucido dei suoi. Una buona partita, tenta anche la conclusione personale.

PIRLO 5,5: In cabina di regia, perde la sfida con Iniesta che disegna calcio in maglia blaugrana. Pochissime le invenzioni del 21.

POGBA 5,5: Gigioneggia troppo con il pallone tra i piedi, eppure è lui che subisce il fallo di un possibile rigore negato alla Juve.

VIDAL 5: Un primo tempo orrendo, con la marcatura sbagliata in occasione del vantaggio blaugrana e due falli che gli valgono anche un quasi rosso. Nella ripresa cresce ma dal guerriero ci si aspetta di più.

(Dal 79’ PEREYRA S.V.)

TEVEZ 5: Deludente. Mai un’illuminazione, mai uno spunto ed una considerazione amara: insieme a Vidal, è stato lui l’uomo in meno dei bianconeri.

MORATA 6,5: Gioca solo a sprazzi puntando sulla profondità eppure in area è un cecchino infallibile. Segna il gol del momentaneo 1-1.

(Dall’85’ LLORENTE S.V.)

All. ALLEGRI 6: Prepara bene la partita, ingabbia il trio d’attacco blaugrana ma viene tradito dalle coperture preventive saltate sui mediani avversari. Perde la finale ma esce a testa altissima, perché la Juve avrebbe meritato di più. Ha dimostrato di non essere arrivata in finale per caso. La base è buona. Da lì si deve ripartire.