Honda punisce i bianconeri nella gara d'esordio, da rivedere la difesa a quattro. Con il Sassuolo tanti cambi, buone indicazioni da Vitale e Mattiello, a decidere il match è Pereyra

23.08.2014 23:30 di Antonio Guerra   vedi letture
Honda punisce i bianconeri nella gara d'esordio, da rivedere la difesa a quattro. Con il Sassuolo tanti cambi, buone indicazioni da Vitale e Mattiello, a decidere il match è Pereyra
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Storari 6- Parte titolare, in ottica mercato il Sassuolo lo cerca per affidargli la porta, la Juventus per il momento non lo lascia partire, i suoi guantoni continueranno a difendere la Signora. Dalle sue parti non arrivano tanti palloni, esce in maniera perfetta in occasione di un angolo per i rossoneri, non può nulla sul gol di Honda.

Lichtsteiner 5,5 – Al minuto numero tre è subito protagonista, si immola sulla conclusione in area di Menez, intervento efficace del pendolino svizzero. Il binario di destra è molto utilizzato dai bianconeri, Pirlo e soci lo servono, lui arriva sempre puntuale. Acquista anche la modalità muro difensivo, prima su Menez poi su Honda. Con il passare dei minuti si spegne, perde De Sciglio in occasione del vantaggio rossonero, completano l’opera Bonucci ed Ogbonna.

Bonucci 5,5 – Prove tecniche di difesa a quattro, fa coppia assieme ad Ogbonna, i due centrali hanno il compito si spegnere gli ardori rossoneri. Preciso in alcune disimpegni difensivi, suicida quando regala al 25’ regala un pallone a Muntari, il ghanese non è Drogba e spara alto. Errore di reparto quando Honda trova il gol, il giapponese indisturbato batte Storari.  

Ogbonna 5,5 – Non proprio positiva la sua prova accanto a Bonucci, Allegri cambia modulo, da oliare i meccanismi difensivi nella difesa a quattro. In occasione del gol rossonero, Honda viene lasciato solo in area di rigore, distanti i due centrali bianconeri, il giapponese non ha problemi a superare Storari. Pacchetto difensivo da rivedere.

Evra 5,5 - Abbastanza timido l’esterno francese in fase offensiva, si nota in quella difensiva. Provvidenziale il suo tocco sulla conclusione di Honda nell’area di rigore, solo angolo per il giapponese.  Soffre quando viene preso alle spalle dalle ripartenze rossonere, riesce a rimediare con l’esperienza.

Vidal 6 -  Il ritorno del Guerriero. Allegri lo schiera titolare nel match inaugurale con il Milan, tanta la voglia del cileno di tornare a macinare chilometri ed avversari. Solita grinta nel rettangolo verde, amichevole o campionato non fa differenza, Vidal ci “mette” sempre la gamba, poi la stanchezza prende il sopravvento. La prima conclusione verso la porta rossonera porta la sua firma, destro alto sulla traversa. Ha bisogno di minutaggio per tornare a regnare nel suo ruolo.

Pirlo 6 - E’ geniale quando serve con un tocco morbido Pogba, il francese non riesce a concludere con potenza. Subisce diversi falli duri dai suoi ex compagni, calcia sulla barriera una punizione da una delle “sue” mattonelle. Non è la solita Juventus, ad incidere è probabilmente il cambio di modulo, in settimana Allegri lavorerà in cista dell’esordio in campionato con il Chievo, il Professore poi darà nuove istruzioni in campo.

Pogba 5,5- Non sembra sia la giornata migliore del francese, lo si intuisce quando servito in maniera perfetta da Pirlo calcia debolmente verso Diego Lopez. Si accende al 43’, pallone invitante per Giovinco, l’attaccante bianconero arriva in ritardo.  

Marchisio 5,5 - Poco visibile nella manovra bianconera nella gara d’esordio con il Milan. Il Principino nel primo scudetto dell’era Conte manda al tappeto con una doppietta i rossoneri, questa volta non incide, il 21 settembre a San Siro avrà modo di rifarsi.

Tevez 6 – Llorente dà forfait, a scopo precauzionale salta il Trofeo Tim, Allegri lo schiera come terminale offensivo, l’Apache è in versione funambolo, prove a saltare in slalom gli avversari ma non trova cooperazione  nei compagni. E’ costretto ad abbassarsi quasi sulla linea dei centrocampisti per ricevere palla, non riesce ad essere incisivo negli ultimi metri.  

Giovinco 5,5 – Allegri gli dà fiducia, il piccolo attaccante bianconero però non offre una prova sufficiente. Tocca pochi palloni, Abate ed Alex non hanno particolari problemi nel controllarlo. Dopo le prove positive nella tournée asiatica, un passo indietro per Sebastian.

 

Rubinho 6-  Allegri gli concede quarantacinque minuti con il Sassuolo, nonostante per lui ci siano solamente scampoli di partita è bravo e attento in uscita su Sereni,  reattivo nella conclusione di Chibsah, si accartoccia sul pallone e disinnesca il potente destro del centrocampista neroverde.

Caceres 6 – Poco impegnato nel corso della gara con il Sassuolo, svolge il suo compito senza particolari sussulti, al minuto numero trentotto dà un’accelerazione alla gara, Romulo lo innesca, l’uruguaiano mette un pallone invitante in area di rigore, Pepe non ne approfitta.

Marrone 6 – Bonucci – Ogbonna con il Milan, Chiellini – Marrone con il Sassuolo, mister Allegri anche con gli emiliani insiste con le prove di difesa a quattro. La formazione di mister Allegri si vede solo nei primi minuti in fase offensiva, lavoro di ordinaria amministrazione, il tecnico toscano insiste nel schierarlo come difensore centrale, dopo l’esperienza con Conte, il suo ruolo sembra ormai definito.  

Chiellini 6 –  Solita grinta in campo del Gorilla, va a nozze quando si tratta di dover fare a sportellate con gli avversari. Nelle prime due giornate di campionato non ci sarà perché squalificato, sarà costretto a soffrire dalla tribuna, poi rientrerà, da terzino o centrale, per il Chiello l’importante è essere protagonista.

Asamoah 6 – Il ghanese nella scorsa stagione ha già ricoperto il ruolo di esterno basso di difesa, Allegri lo ripropone a sinistra, Asa ha corsa e muscoli, i suoi polmoni saranno più che utili nel corso della stagione.

Pereyra 6,5 -  L’argentino può svolgere più ruoli, interno, trequartista, attaccante esterno, nel 4-3-2-1 utilizzato con il Sassuolo assume la posizione di interno di centrocampo, piedi buoni e corsa, il Tucumano cresce di gara in gara. Suo il gol che permette ai bianconeri di superare il Sassuolo, puntuale in area di rigore a raccogliere il cross di Mattiello, rischia anche di farsi male, il suo destro batte comunque l’estremo difensore emiliano.

Padoin 6 – Più che alla manovra di costruzione, bada soprattutto a fungere da frangiflutti. In teoria dovrebbe ricoprire il ruolo di vice Pirlo, il Professore però è tanta roba. Impossibile trovarne il sostituto. Il jolly bianconero ha altre caratteristiche che risulteranno utili nella lunga stagione della Signora.

Vitale 6- Dalla tournée asiatica alla festa di Villar Perosa, poi il Trofeo Tim, Allegri crede nelle sue potenzialità e lo schiera a centrocampo assieme a Padoin e Pereyra nella seconda gara con il Sassuolo. Prova la grande giocata, salta uno, due avversari, si arrende solamente al terzo. Tanta voglia di crescere, accanto a campioni come Pirlo, Pogba e Vidal proverà a “rubarne” i segreti.

Romulo 5,5 – Ha bisogno di carburare l’esterno italo-brasiliano, è in ritardo di condizione e si nota, una più attenta valutazione sarà fatta quando avrà il pieno di benzina nelle gambe.

Mattiello 6,5 – Il duo Mattiello – Romulo ha il compito di assistere Pepe in attacco, buona personalità, il mancino è preciso e in diversi cross prova a servire in area di rigore i compagni. Se con il Milan il binario di destra è molto utilizzato, con il Sassuolo è la corsia di sinistra a sviluppare le azioni più pericolose della gara, intraprendente il giovane bianconero. In chiusura di gara è dal suo piede che parte il passaggio vincente che Pereyra trasforma in oro.  

Pepe 6 – La voglia di giocare è tanta, si adatta anche quando Allegri lo schiera come falso nueve in avanti, la stazza non è quella di Llorente, si impegna, lotta. Simone sarà sicuramente utile nel corso della stagione. Dimentica il suo passato da attaccante, prima spara sul portiere neroverde, poi manca per un soffio l’appuntamento con il gol. Il lungo calvario sembra sia ormai alle spalle, ora è il campo il suo pane quotidiano.