Gli eroi in bianconero: Felipe MELO

Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia
27.06.2016 10:23 di  Stefano Bedeschi   vedi letture
Gli eroi in bianconero: Felipe MELO
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© foto di Federico Gaetano

Felipe Melo Vicente de Carvalho nasce in Brasile a Volta Redonda, il 26 giugno 1983. Arriva alla Juventus il 15 luglio 2009, proveniente dalla Fiorentina. Debutta in campionato il 30 agosto seguente in trasferta contro la Roma, segnando anche il goal dell’1-3 finale dopo una stupenda progressione palla al piede. Si ripete andando in rete anche il 7 novembre contro l’Atalanta (5-2) con un tiro dalla distanza sotto l’incrocio dei pali e nella gara di ritorno del 28 marzo 2010, sempre contro i bergamaschi, mette a referto il decisivo goal del 2-1 con un colpo di testa. Disputa però un campionato al di sotto delle aspettative, sicuramente non all’altezza dell’enorme cifra spesa per acquistarlo: questa situazione lo porta a un rapporto difficile con i tifosi, che spesso lo contestano. Comunque sia, ha la piena fiducia sia di Ciro Ferrara sia di Alberto Zaccheroni e, al termine della sua prima stagione in bianconero, colleziona quaranta presenze e tre goal.
Quella stessa estate è convocato dal Commissario Tecnico brasiliano, Carlos Dunga, per il Mondiale 2010 in Sudafrica, dove i verdeoro sono eliminati ai quarti di finale contro l’Olanda (2-1). In questa partita, dopo aver fornito l’assist a Robinho per il goal del vantaggio, causa un’autorete, perde la marcatura di Sneijder su un calcio d’angolo, consentendogli di segnare di testa il goal del definitivo 2-1, e rimedia un’espulsione dopo un pestone all’avversario, venendo duramente criticato in patria. «Dopo il Mondiale non avevo più motivazioni per giocare. Non avevo allegria e avevo deciso di lasciare il calcio. Ho giocato un buon Mondiale, ma in Brasile dicevano tutti che si era perso per colpa di Felipe. Non è giusto. Chi ne capisce di calcio, sa che basta vedere gli occhi dei giocatori olandesi prima della mia espulsione per capire come mai hanno vinto. Io non sono un angelo, ma ho capito che posso essere duro, ma senza esagerare. A ventisette anni si può ancora cambiare. La fiducia di Delneri e Marotta? Questo mi ha aiutato a cambiare, ho capito che c’è chi crede in Felipe Melo».
Parte da titolare anche la stagione successiva e realizza il suo primo goal stagionale, su rigore con tanto di “cucchiaio”, nella partita casalinga contro il Lecce vinta per 4-0 il 17 ottobre 2010. Il 6 gennaio 2011, nella partita casalinga persa contro il Parma è autore di un fallo di reazione ai danni di Massimo Paci che gli costa l’espulsione al 16’ del primo tempo e lo obbliga a scontare tre giornate di squalifica. Rientra nella partita in casa persa del 30 gennaio contro l’Udinese per 1-2. Il 5 marzo contro il Milan si procura un trauma da impatto alla caviglia destra con sofferenza dell’osso astragalico ed è costretto dunque a uno stop di dieci giorni. Rientra poi dall’infortunio, il 3 aprile, nella gara vinta in trasferta contro la Roma. Chiude la sua seconda stagione bianconera con trentotto presenze e un goal.
Il 22 luglio 2011 è ceduto in prestito oneroso al Galatasaray, terminando la sua avventura a Torino, senza lasciare un ricordo particolarmente felice.