Napoli: difesa e centrocampo i punti deboli

20.12.2014 20:00 di  Giovanni Spinazzola   vedi letture
Napoli: difesa e centrocampo i punti deboli

Il Napoli è una medaglia a due facce; da un lato c'è l'attacco, quasi atomico con ben 28 reti all'attivo, secondo in serie A dietro alla Juve, dall'altro una difesa stile banda del buco, con addirittura 20 gol subìti in 16 giornate di campionato che collocano il reparto arretrato azzurro al 10mo posto in A, nonchè punto debole della squadra di Rafa Benitez. Il tecnico, nel suo 4-2-3-1 d'ordinanza, ha variato quasi tutti gli elementi a sua disposizione, ma è logico credere come la coppia centrale di difesa da opporre lunedì alla Juve sia quella formata da Raul Albiol e Kalidou Koulibaly, in pratica i due giocatori che vantano maggior minutaggio rispetto a Miguel Britos ed Henrique (1260' giocati per lo spagnolo, 1255' per il francese, 372' per il brasiliano e 411' per l'uruguaiano) mentre sulle fasce, con Zuniga infortunato, la parte del leone l'hanno fatta Maggio (1080' giocati) e Ghoulam (915') con Mesto fermo appena a 95'. In porta Rafael Cabral, l'unico calciatore della rosa ad aver disputato tutte le gare di campionato ed ogni singolo minuto di gioco. Il portiere brasiliano, ripresosi dopo il grave infortunio dello scorso anno, ha fin qui lasciato molto a desiderare, dimostrandosi reattivo (non sempre) tra i pali quanto impreciso e debole nelle uscite fuori dalla porta, con molti gol subìti finiti sulla coscienza, mentre Albiol e Koulibaly, lenti ma bravi sui palloni aerei, sono capaci di grandi prestazioni alternate a momenti di amnesie paurose che espongono il Napoli a continue sofferenze. Sulle fasce non migliora la situazione, con Maggio decisamente attento alle diagonali difensive ma poco presente in proiezione offensiva e Ghoulam capace di dimenticarsi completamente la fase di copertura.

La maggior parte delle reti subìte avviene nei primi 15' della ripresa (il 30% del totale), con un 15% nella prima mezz'ora di gioco che scende al 10% negli ultimi quarti d'ora delle frazioni di gara; al contrario arriva al 32 la percentuale in materia di gol segnati dal 75' al 90', con gli azzurri capaci di giocare fino all'ultimo minuto senza arrendersi. Nella mediana a due di Benitez, invece, il più utilizzato è anche l'ultimo arrivato, quel David Lopez tanto criticato quanto prezioso nel regalare copertura e dinamismo ad un centrocampo che vede in Inler e Jorginho non proprio due velocisti. Lo spagnolo, con i suoi 1015' disputati è l'highlander, seguito a ruota dai 696' di Inler e dai 661' di Jorginho, mentre Gargano raggiunge i 549' con De Guzman - utilizzato anche sulla trequarti - fermo a soli 328'. E' facile ipotizzare che Rafa utilizzi David Lopez ed Inler contro i bianconeri, forse la coppia più omogenea, anche se non è da sottovalutare l'impiego di Jorginho in coppia con lo svizzero, proprio come accaduto l'anno scorso.