TJ - "Gli incontri del JMuseum", MENEGHIN: "Buffon il Meneghin della Juve. Bianconeri sempre affamati". GALIMBERTI: "Gara con il Napoli non è finale di Champions. Con il Bayern possiamo giocarcela"

Per gli "Gli incontri del JMuseum", ospite Dino Meneghin. Una chiacchierata sullo sport, sul basket, ma anche ovviamente sul rapporto di Meneghin con i colori bianconeri, che è poi uno dei temi portanti della rassegna: proprio la sua targa della Hall of Fame è presente infatti all’interno della mostra permanente JSport, inaugurata lo scorso ottobre, che permette di ammirare i cimeli e i memorabilia di grandi campioni sportivi uniti dalla passione per la Juventus. Appuntamento introdotto dal Presidente del JMuseum, Paolo Garimberti, e moderato dal giornalista e scrittore Darwin Pastorin (presso il JMuseum)

Dino Meneghin

Chi è il Meneghin della Juve?

"Senza dubbio Buffon. Mi piace il suo carattere e il suo modo di "cazziare" la squadra. È quello che interviene nel periodo difficile, lo stesso che catalizza l'attenzione e si fa carico delle difficoltà nel momento opportuno. E il vero leader si vede proprio in quelle circostanze".

Cosa le piace della Juve di oggi?

"La continuità, la tecnica e l'aggressività. Non ci sono cali di ritmi e non è mai appagata. Il vero giocatore deve essere ingordo. Il campione smette di esserlo il giorno dopo la vittoria. Così come la società: da lì in avanti prende il via una caccia alla prossima vittoria. E per gli avversari comincia la rincorsa. La squadra forte gioca sempre bene, non solo quando deve. E la Juve lo sta facendo mettendoci sempre la giusta fame".

Paolo Garimberti

Fiducioso per la sfida di stasera?

"Le partite come quella di stasera sono le più pericolose. Il Genoa darà tutto. E' vincendo partite come queste che si conquistano i campionati. Saranno senza dubbio agguerriti. La Juve sta facendo delle cose straordinarie. E ricordiamoci, come dice il saggio Allegri, che la Juventus non ha ancora vinto nulla.

E' cominciato il duello a distanza con il Napoli?

"Fa parte del gioco. Faccio il giornalista da molti anni e sono a conoscenza dei meccanismi: servono i titoli. Quella contro il Napoli rimane una partita che vale tre punti. Credo che sia sbagliato enfatizzare troppo e darle un'importanza tale. Non è una finale di Champions". 

A proposito, come vede la doppia sfida contro il Bayern Monaco?

"Forse sarebbe stato meglio incontrarli più avanti... Ma la Juve di oggi può giocarsela con chiunque. E il campo darà la sua risposta".