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Paco D'Onofrio: "Parole Porceddu? Non c'è spazio per nuova iniziativa Juve. Strasburgo strada percorribile"

24.02.2017 11:22 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Paco D'Onofrio: "Parole Porceddu? Non c'è spazio per nuova iniziativa Juve. Strasburgo strada percorribile"
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© foto di Federico De Luca

Nel suo cliccatissimo editoriale del giovedì, il nostro Andrea Bosco ha intervistato l'avvocato Paco D'Onofrio, difensore di Luciano Moggi durante il processo sportivo "Calciopoli". Al centro della chiacchierata, le rumorose dichiarazioni (ma ignorate inspiegabilmente da gran parte dei media) rilasciate a L'Unione Sarda dall'ex procuratore federale Carlo Porceddu, che come ricordato nel pezzo ha sparato due “bombe“. Ecco il passaggio dell'articolo del nostro editorialista, con le dichiarazioni del legale:

Ha rivelato Porceddu che il passaporto di Veron (nell'anno del diluvio di Perugia e dello scudetto della Lazio)  era autentico. Ma faceva parte di uno stock di passaporti rubati alla Questura di Latina. Quindi “autentico“ ma mai vidimato dall'autorità competente. Qualche “manina“, all'epoca, ha redatto il “compito“ . Per la cronaca, alla fine di quella stagione,Veron fu frettolosamente venduto in Inghilterra, salvo tornare successivamente in Italia con la maglia dell'Inter. Seconda “bomba“ sganciata da Porceddu a proposito dello scudetto attribuito a tavolino da Guido Rossi all'Inter. Ha spiegato Porceddu che Rossi si era fatto affiancare da alcuni suoi amici. E che decise poi da solo il da farsi, nonostante il parere negativo di due dei tre “saggi“ interpellati. A parere di Porceddu quel “regalo“ all'Inter fu una cosa sbagliata . E pare di capire - vista la posizione di Porceddu all'epoca (di procuratore federale) in dissenso con la valutazione di Rossi.

Sarebbe interessante capire per quale motivo Porceddu ci abbia messo 10 anni prima di parlare. Ma le sue esternazioni non stupiscono. Un anno dopo Calciopoli, un altro magistrato che aveva seguito la vicenda (Sandulli), rivelò che a proposito della retrocessione in serie B della Juventus si era deliberato  “sull'onda del sentire popolare“ .

Ci sono - alla luce delle rivelazioni di Porceddu - gli estremi per una nuova iniziativa giudiziaria da parte della Juventus? .

A parere dell'avvocato Paco D'Onofrio esperto di diritto sportivo, non ci sono.

 

Mi ha spiegato D'Onofrio: “Anche se la sostanza di quelle rivelazioni costituissero un reato -  cosa peraltro da dimostrare - quei reati sarebbero coperti da prescrizione. A mio parere non ci sono elementi e non c'è spazio per una nuova iniziativa“.

La Juventus è ricorsa al Consiglio di Stato chiedendo 581 milioni di risarcimento alla Federazione per le decisioni relative a Calciopoli: avvocato, come prevede finirà?

 

“Non lo so. Ma finora in tutti i gradi di giudizio la Juventus non ha ottenuto quanto chiedeva. Non mi sorprenderei se il Consiglio di Stato confermasse questa linea. Anche se non la condivido“

 

La strada di Strasburgo, il Tribunale dei Diritti Umani è una strada percorribile? 

“A mio parere sì. E con possibilità di vedere accolte le proprie richieste. Da tempo quel tribunale che una volta esaminava soprattutto questioni internazionali, si è espresso anche su singole querelle nazionali. E' un tribunale che valuta se i ' diritti umani” del ricorrente siano stati violati. Il processo sportivo che portò alla retrocessione della Juventus, durò troppi pochi giorni. E con una forte limitazione del diritto di difesa. E una violazione del principio costituzionale del giudice naturale, poiché i componenti furono scelti ad hoc“.

 

Avvocato, le dichiarazioni di Porceddu non hanno avuto eco nei grandi media: come se lo spiega?

 

“Non me lo spiego. In fondo è una notizia. Posso - tuttavia – ipotizzare che se le dichiarazioni di Porceddu fossero state relative ai vertici della Juventus, ai tempi di Calciopoli, la risonanza sarebbe stata diversa“.