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Luca Fusi sul derby: "Spirito vincente contro tremendismo. Mihajlovic come Mondonico, Mandzukic e Ljajic i protagonisti"

10.12.2016 18:30 di Marco Spadavecchia   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Luca Fusi sul derby: "Spirito vincente contro tremendismo. Mihajlovic come Mondonico, Mandzukic e Ljajic i protagonisti"
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Non è un caso che Luca Fusi sia stato l'ultimo ad alzare trofei indossando entrambe le maglie della stracittadina della Mole, in scena domani all'Olimpico del Torino. Perché dove lo mettevi stava, e dove andava quasi sempre vinceva: sia alla Samp sia al Napoli, prima del Toro e della Juve. Oltre a essere uno dei rarissimi giocatori capaci di vivere il passaggio dal granata al bianconero pacatamente e senza clamori, guadagnandosi stima e rispetto ancora validi sull'una e sull'altra sponda del Po. Tra i due scudetti con Napoli e Juventus (uno per parte), dal '90 al '94 il puntualissmo mediano di Lecco visse anche l'indimenticato incubo di Amsterdam nel 1992, perdendo la rocambolesca finale di una Uefa conquistata ai punti. Entrando comunque nella storia granata e sollevando il più recente trofeo, la Coppa Italia del '93. Doppio ex di battaglie e di trionfi, quindi, Fusi oggi allenatore della berretti del Santarcangelo presenta il suo derby della Mole in esclusiva a Tuttojuve.

Buongiorno Fusi. Precedenza all'attualità: che derby si aspetta? "Il Toro sta facendo un ottimo campionato, non sarà un derby 'salva stagione' come in passato, anzi. La Juventus troverà una squadra piena di certezze e con un importante  affiatamento".

Come se lo immagina? Tanti gol? Un pari? "Potrà succedere ogni cosa. La Juve si è tolta il pensiero della Champions League e ora può dare tutto in campionato. I granata, arrivando da una prestazione non brillante (sconfitta al Ferraris contro la Samp 2-0, ndr), faranno di tutto per riscattarsi. Belotti da una parte e Higuain dall'altra sono i giocatori a cui sarà chiesto di fare gol. Mi aspetto anche una gara molto tattica e bloccata, però. Dipenderà molto da come gli allenatori la imposteranno".

Mihajlovic sembra essere molto audace da questo punto di vista... "E' un allenatore da Toro. Ricorda un po' Mondonico, che ha sempre saputo dare a queste partite la carica emotiva giusta. Allegri invece gestisce al meglio campioni, uomini e aspettative. E sta facendo strabene".

Se l'allenatore granata incarna un 'tremendismo' d'altri tempi, in quale bianconero rivede i valori di questa Juventus? "Penso allo zoccolo duro: Buffon, Chiellini e Marchisio, che quasi certamente saranno tutti in campo domenica".

Dove possono arrivare entrambe le squadre a fine stagione? "Il Torino all'Europa, certamente un'ambizione legittima. Poi c'è la Coppa Italia, competizione che i granata potranno provare a vincere, anche per lo stesso motivo. La Juventus ha l'obiettivo della Champions. L'anno scorso incontrò sul suo cammino subito una grande, il Bayern".

C'è il rischio che la incontri anche quest'anno, insieme ad altre big come Real, City e Psg. Lei quale eviterebbe? "In questo momento una vale l'altra. Molto dipenderà dalla forma delle squadre agli ottavi. Se Max Allegri avrà tutto l'organico al 100 per cento se la potrà giocare con chiunque".

Tornando al derby, chi pensa possano esserne i protagonisti? "Oltre a Higuain e Belotti, che finalizzano tanto... Mandzukic e Ljajic sono i giocatori più in forma. Senza escludere i portieri".
 
Come si ferma un Mandzukic così 'a palla'?
"Giocando allo stesso modo. La voglia del croato è quella tipica che viene trasmessa dall'ambiente Juve. Vestire quella maglia vuol dire avere quell'energia in più che ti porta a vincere".

Energia che contagiò anche lei, quando la indossava? "Certo. E' un ambiente diverso. Quando arrivi alla Juventus respiri da subito un'aria differente. Avviarsi a quello spirito, a quella voglia di vincere, spesso significa ottenere poi delle belle soddisfazioni".

Infine, pensando ai suoi derby ha un aneddoto o un'emozione particolare che vuole condividere? "Simpaticamente ricordo quello del '91 vinto dal Torino nei minuti finali grazie a un'autorete di Daniele Fortunato (Juve-Toro 1-2, ndr), giocatore che poi ritrovai in maglia granata e che divenne un caro amico".