Giovanni Trapattoni: "Nonostante il divario esistente, Juve-Milan sfida incerta. Higuain mi ricorda Pablito, mentre su Buffon e Donnarumma..."
Venerdì, in quel di Doha, si assegnerà il primo trofeo stagionale in Italia. Per parlare approfonditamente del big match tra Juventus e Milan, la Redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex Giovanni Trapattoni:
Buonasera mister, che sfida si aspetta da Juventus e Milan? Quale squadrà sarà favorita in questa partita secca?
"Sarà una sfida aperta, sono entrambe dotate di calciatori internazionali e nonostante il divario esistente tra le due squadre, il livello tecnico sarà molto alto per garantire un match equilibrato. Juve e Milan sono distanti qualche punto in campionato, ma è difficile poter preveder l'esito poichè potrebbe bastare un errore del portiere oppure una giocata di un singolo per deciderla. Ricordo che quando ero allenatore della Juve, persi delle partite scontate sulla carta contro la quart'ultima in classifica. Sarà un orgoglio per il calcio italiano".
La Juventus avrà ancora il nervo scoperto per la sconfitta patita in campionato ad ottobre?
"No, questo match sarà un motivo in più di rivalsa. Basta vedere i colori per capire la storia di questa due squadre".
Crede che sarà Higuain uno dei maggiori protagonisti di questa partita?
"E' sicuramente uno dei maggiori indiziati, perchè nei sedici metri a me ricorda molto Paolo Rossi per la quantità di dribbling. Non lo riesci mai a prendere. Potrebbe far la differenza dal punto di vista tecnico e strategico, anche se la partita resta incerta".
Ci sarà anche la sfida tra Buffon e Donnarumma, il presente e il futuro dell'Italia...
"Sono due grandi portieri, li ho visti proprio recentemente fare delle belle parate e salvare il risultato. Sono un'arma in più reciproca, un punto di forza per le loro squadre".
Montella come può mettere in difficoltà i bianconeri?
"Si conoscono a memoria (ride ndr); io penserei a sviluppare il mio gioco individuale partendo dal davanti e non da dietro. Penserei a contenere la prima parte della gara per poi sviluppar la seconda, ma quello che farà la differenza sarà la capacità dei singoli calciatori".
Che cosa ne pensa di Caldara, obiettivo che sembra esser sempre più vicino a vestir la maglia bianconera?
"Non l'ho visto benissimo, quindi non posso dare un giudizio obiettivo sul ragazzo. In generale posso affermare che quando un giocatore viene seguito è perchè ha delle potenzialità che gli permettono, poi, di esplodere".
Infine, una curiosità: ricorda, in particolare, uno Juventus-Milan da poter raccontare?
"Quando penso a questa sfida, ricordo il grande Milan degli olandesi che era fuori dal mondo e la Juve, invece, di Platinì e Boniek. Meritano menzione anche Maldini e Baresi, due grandissimi difensori insormontabili".
Si ringrazia, come sempre, Giovanni Trapattoni per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.