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Carlo Nesti: "A Firenze come un derby. La vera Juve arriverà presto. Rincon prezioso ma non risolutivo. Dybala deve restare, può diventare il nuovo Messi"

14.01.2017 22:50 di Marco Spadavecchia   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Carlo Nesti: "A Firenze come un derby. La vera Juve arriverà presto. Rincon prezioso ma non risolutivo. Dybala deve restare, può diventare il nuovo Messi"
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Distillando passato e presente del mondo Juve sono pochi i personaggi che resistono in entrambe le dimensioni. E Carlo Nesti è certamente uno di quei pochi: nella timeline bianconera il giornalista torinese ritorna al futuro dopo aver raccontato un passato pieno di gloria. Oggi sulle frequenze di Telecity 7 Gold, arricchito dal commento tecnico di Roberto Bettega, uno dei protagonisti di quel passato in campo e fuori. In attesa di sentirli domani in cronaca, Nesti ai microfoni di Tuttojuve parla dell'attualità bianconera presentando la sfida tra Fiorentina e Juventus in scena al Franchi. "Vale come quella del Toro contro la Juve, a Firenze si vive in modo del tutto speciale. I bianconeri si troveranno di fronte una squadra iper-motivata. L'importante è saperlo prima. Max Allegri non correrà il rischio di avere approcci sbagliati. Tra le partite del girone di ritorno sarà certamente la più difficile da gestire" spiega il tele e radiocronista, l'unico dopo Carosio ad aver vinto da commentatore due Mondiali, nel 1982 e nel 2006.

Buonasera Nesti. Contro l'Atalanta si è vista una Juve a due facce, colpevole di essersi addormentata invece di chiudere la partita. Perché secondo lei certi cali? "L'evoluzione della Juventus procede a strappi, non in modo del tutto lineare. Mi permetto di parlare di evoluzione nonostante il campionato sia ormai a metà. Per vari motivi credo che la vera Juve non l'abbiamo ancora vista, arriverà presto. Ci sono state delle defezioni che hanno impedito, in larga misura, di vedere la squadra migliore. Hanno pesato le assenze di giocatori creativi come Dybala e Pjaca, con Pjanic alla ricerca del ruolo giusto anche come vice Marchisio, pure lui fuori a lungo. Oggi il bosniaco sembra aver trovato la sua collocazione nel 4-3-2-1, partendo dalla stessa posizione di Dybala sulla trequarti. E la Juve di oggi gira meglio rispetto a quella di inizio stagione. L'unico aspetto da rivedere è attribuibile ai cali di tensione che si verificano ogni 'mesetto', come ha ammesso lo stesso Allegri. A volte vedo i bianconeri con meno gamba rispetto agli avversari: è accaduto proprio mercoledì sera nel finale contro l'Atalanta".

Con il ritorno della BBC cosiddetta Allegri valuterà di tornare alla difesa a tre? O è quello attuale, con la linea a quattro di partenza, il modulo definitivo di questa Juve? "Continuerà a essere molto elastica, così come è stata da quando il livornese siede sulla panchina bianconera. In questo momento il più indicato sembra essere quello con la difesa a quattro e Pjanic sulla trequarti, tenendo conto della mobilità di Dybala. Pensando però al potenziale di Cuadrado, con Bonucci, Barzagli e Chiellini non mi sento di escludere una linea a tre, proprio con il colombiano sulla fascia destra. Cuadrado è davvero un titolare aggiunto, non ha nulla della riserva. Resta fuori solo per esigenze di modulo".

Quanto spazio avrà Pjaca in questa Juve? "Tutto dipenderà dalla disponibilità dei giocatori. Dal primo minuto sarà difficile vedere un tridente, o qualcosa del genere. Francamente, però, rispetto a quello di una volta il calcio di oggi permette di giocare fino a tre partite in novanta minuti, dal punto di vista tattico. Senza dimenticare che la Juve corre su tre fronti. Spazio ci sarà anche per Pjaca, e per molti come Cuadrado che sono scesi in campo meno dei titolari".

Pensando agli acquisti estivi, Pjanic, Dani Alves, Benatia, Higuain, Pjaca e Cuadrado, al netto della lunga assenza del croato, chi l'ha convinta? "Non è che mi aspettassi di meglio da Benatia... nonostante il marocchino, insieme a Rugani e a Evra, non abbia fatto sentire troppo la mancanza del trio al completo, la BBC. Stessa cosa per Dani Alves: i laterali sono quelli che invecchiano prima giocando di velocità e resistenza. Il brasiliano ha 33 anni, è partito bene ma è rimasto un po' a metà del guado. Poca spinta in fase offensiva e ridotta assistenza in quella difensiva. Mi è dispiaciuto molto vedere fuori Lichtsteiner dalla Champions". 

E' arrivato Rincon ed Evra potrebbe partire. Cosa serve ancora a Marotta? "Quando Marotta parla non è mai un venditore di fumo come altri. Nel momento in cui dice che la Juve segue con interesse Kolasinac ci fa anche capire che l'ha praticamente già preso. Resta da vedere per quando. A centrocampo non penso arriverà qualcun altro a gennaio. Le porte potrebbero rimanere aperte solamente per Bentancur. Rincon? Non soddisfa completamente le esigenze della Juve. Una squadra che punta a competere a livello internazionale dovrebbe cercare un giocatore di spessore là in mezzo. Quel Witsel sfumato all'ultimo pesa ancora, soprattutto pensando al centrocampo del recente passato, composto da Vidal, PirloPogba e Marchisio. Manca un Vidal, in un certo senso. Rincon è uno Sturaro più maturo e un Vidal con meno classe. Il venezuelano è un acquisto prezioso ma non risolutivo".

Per ragioni differenti il mercato parla anche di diverse uscite dallo spogliatoio bianconero. In merito, pensa che Dybala e Allegri saranno ancora alla Juve l'anno prossimo? "Dovessi scommettere credo che quella in corso sia l'ultima stagione di Max Allegri alla Juve. Anche se vincesse il sesto scudetto. La grande ossessione del tifoso resta la Champions. Coppa che Allegri ha sfiorato nel 2015 facendo anche una gran bella figura. Il toscano è orientato a scegliere l'esperienza estera. E ci sta, oggi, dopo tre anni vincenti. Lo penserei anche se la Juve dovesse centrare l'impresa della Champions League: quella, poi, sarebbe un'uscita davvero trionfale... Per Dybala si parla di offerte da capogiro, quella del Real, più che altro per il giocatore. E' vero, la Juventus ha sempre venduto i suoi pezzi grossi. E' altrettanto vero, però, che Marotta e Paratici hanno capito che alcuni giocatori siano insostituibili, come l'argentino. La Juve ha fatto bene a vendere Pogba, farebbe malissimo cedere Dybala. Non so se diventerà il nuovo Messi ma certamente è sulla buona strada".