TURNOVER E BUON SENSO

27.03.2015 15:45 di  Enrico Fattizzo   vedi letture
TURNOVER E BUON SENSO
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© foto di Federico De Luca

Il grave infortunio di Marchisio conferma ciò che il sottoscritto pensa e dice da tempo: il turnover nel calcio moderno è assolutamente indispensabile! Tutti gli allenatori che vogliono sempre andare sul sicuro, e tutti i soloni che osteggiano la tesi del turnover, devono capirlo. Marchisio quest'anno avrà già giocato cinquanta partite; è normale che poi fisico, e muscoli, possano risentirne. E ciò vale anche nel caso di infortunio traumatico: più si gestiscono e si risparmiano (quando il risultato lo permette ovviamente), meno corrono il rischio di un infortunio da contatto. Ed il fatto che si sia infortunato in nazionale non conta nulla. Non ha senso impiegare sempre gli stessi giocatori quando, nel campionato ad esempio, si hanno più di dieci punti di vantaggio. Allegri, che sta facendo comunque un lavoro notevole, non può non risparmiare i giocatori più importanti ed utilizzati, in partite casalinghe contro Genoa, Empoli, Atalanta (con tutto il rispetto per queste squadre), o in altre partite che si possono vincere anche con le cosiddette seconde linee. Altrimenti è inutile parlare di organico completo e rosa ampia. Magari le riserve, in alcune partite, ci mettono anche più cattiveria agonistica, avendo più motivazioni. Capisco rischiare Pogba (già affaticato) a Dortmund, ma non far giocare alcuni elementi anche in amichevole.

Ora, per farla breve, ci si gioca i quarti di finale di Champions senza Pogba, Marchisio, e con Pirlo da verificare. A questo punto sì che anche il Monaco diventa un avversario assai ostico. E se dovessimo approdare in semifinale, proprio quando sembrava che potessimo giocarcela, senza Pogba e Marchisio diventa a dir poco molto complicato. E questo in ossequio al principio che lo scudetto non è vinto fino a quando la matematica...Ma per favore. Lo scudetto è già vinto da mesi e non ha senso giocarsi la Champions solo per non rischiare nulla in campionato, per dare l'impressione di avere sempre fame, di non adagiarsi mai sugli allori, di non mollare di una virgola, e altre menate di questo tipo. L'anno scorso, per gli stessi motivi, ci siamo giocati l'Europa League (che è pur sempre un trofeo internazionale da mettere in bacheca e che ti permette di giocartene un altro, ovvero la Supercoppa europea) per vincere lo scudetto stabilendo il record dei 102 punti. Ma è meglio lo scudetto con il record oppure lo scudetto senza record più una (o forse due) coppa europea? Poi ci lamentiamo del fatto che la Juve abbia una dimensione internazionale inferiore alle sue potenzialità. Basta con questa attenzione esclusiva per gli scudetti: vogliamo l'Europa! Ora speriamo solo che si voglia concedere un po' di riposo agli altri giocatori fondamentali che hanno già timbrato quaranta o cinquanta partite in stagione perché le partite che contano ora sono solo due (poi magari altre due e poi chissà...).