Roma Capitale, impunità totale. Coni, Lega, Figc? Tutto tace

Ancora episodi di violenza nella Capitale, in occasione della gara contro il Cska Mosca. Dove sono i vertici dello sport nostrano? Tutto tace.
18.09.2014 17:45 di  Enrico Danna   vedi letture
Roma Capitale, impunità totale. Coni, Lega, Figc? Tutto tace
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sul campo, la squadra giallorossa ha spazzato via l'avversario di turno, iniziando alla grande l'avventura europea. Nulla da eccepire sulla vittoria degli uomini di Garcia, autori di una prova convincente e, a tratti, spettacolare. Certo, specie nel primo tempo, il Cska Mosca pareva una squadra che farebbe fatica anche nel campionato di Lega Pro, con picchi di comicità (Doumbia lanciato a rete che inciampa su se stesso mentre sta per calciare) degni delle migliori stagioni di Zelig, ma questo, nulla toglie all'ottima prestazione della Roma. Giusto che venga dato risalto ed enfasi al ritorno così in grande dei capitolini nella massima competizione continentale. Ciò che invece stona e stride, è il solito ritornello di contorno che accompagna ormai quasi stabilmente le gare che vengono disputate nella Capitale: feriti, lame, coltelli. Qui non si tratta più di rivalità con questa o quella tifoseria, si tratta di delinquenza allo stato puro. Sia chiaro che non si vuole fare di tutta l'erba un fascio, ma è lampante come si stia assistendo (impotenti) ad una escalation esponenziale di violenza gratuita. Ogni occasione è buona per brandire coltelli, lame, se non addirittura pistole. Possibile che certi fatti accadano sempre nella stessa città e vedano coinvolta sempre la stessa tifoseria? Attendevamo una presa di posizione dura ed immediata (almeno a parole) da parte dei vertici dello sport nostrano, ed invece tutto tace. I vari Tavecchio, Malagò (anche se tifoso giallorosso) etc, non hanno nulla da dire? Eppure, lo scorso anno, se non ricordiamo male, ci fu un grande polverone, un oceano di dichiarazioni di condanna (anche da parte degli allora vertici federali) in seguito ad un coro “Oh merda”, cantato dai bambini presenti allo Juventus Stadium.

Indignazione, prese di posizione; utilizzando le parole di Giampiero Mughini: “Aborro!” questi piccoli tifosi juventini così maleducati. E via col linciaggio morale, parole, parole, parole. Bene: oggi invece tutto tace, e si lascia passare la vicenda sotto silenzio. A quanto pare, Roma Capitale gode di una certa impunità anche nel calcio, che contempla anche una sorta di buonismo esasperato verso tutto ciò che riguarda il mondo del pallone capitolino (compreso l'indotto). “So ragazzi, via, cosa vuoi che sia....”. Sono mesi che si sente parlare di calcio italiano che deve ricrearsi un'immagine a livello europeo e mondiale; e questo deve avvenire non solo sul campo. Quali parvenze diamo all'Europa se puntualmente, quasi ad ogni partita, si ripetono e si consumano gli stessi gesti ed episodi di violenza? Sarebbe ora di passare dalle parole ai fatti. Certo, è piuttosto controverso il discorso relativo all' imputare alla Società di calcio atti e/o fatti compiuti dai tifosi della stessa, ma siamo arrivati al punto in cui non si può più tergiversare né tanto meno usare la mano leggera. I delinquenti vanno puniti e certe piazze vanno riportate alla giusta dimensione nella visione del calcio che è, e rimane sempre un gioco. Pensate se tutti questi episodi di reiterata violenza fossero accaduti a Torino, in prossimità dello Juventus Stadium cosa sarebbe successo.....